Qual è la differenza tra certificati di stato civile e certificati anagrafici?

Qual è la differenza tra certificati di stato civile e certificati anagrafici?

I certificati sono documenti ufficiali che permettono ai cittadini di dimostrare fatti, stati o condizioni personali, riconosciuti da un’autorità pubblica. Una definizione formale è fornita dall’art. 1, lett. f) del DPR 445/2000, secondo cui il certificato è “il documento rilasciato da una amministrazione pubblica avente funzione di ricognizione, riproduzione o partecipazione a terzi di stati, qualità personali e fatti contenuti in albi, elenchi o registri pubblici, o comunque accertati da soggetti titolari di funzioni pubbliche.”

Tra i più richiesti troviamo i certificati anagrafici e i certificati di stato civile, che, pur simili per forma, presentano differenze significative. In questo articolo vediamo in cosa si distinguono e come è possibile richiederli.

INDICE:

  1. Il certificato di stato civile
  2. Il certificato anagrafico
  3. Certificati di stato civile e certificati anagrafici: quali sono le differenze?
  4. Rilascio e utilizzo dei certificati di stato civile e anagrafici
  5. FAQ

Il certificato di stato civile

I certificati di stato civile attestano situazioni desunte dagli Archivi di Stato  Civile. Tra questi certificati rientrano i seguenti:

Analizzandoli singolarmente, il Certificato di  morte attesta la data ed il luogo di decesso di una persona presso il Comune e l’indirizzo dell’ultima residenza anagrafica.

Il Certificato di matrimonio, invece, contiene i dati anagrafici relativi ai coniugi, la data ed il luogo in cui è stato celebrato e registrato il rito del matrimonio con effetti civili. Infine, il Certificato di nascita riporta il luogo e la data di nascita della persona.

Come anticipato, i certificati attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni e hanno, quindi, validità illimitata.

Nel caso sussistano particolare situazioni, queste certificazioni possono essere richieste in forma di estratto. Oltre al luogo e data di nascita/matrimonio/decesso vengono riportate anche tutte le annotazioni contenute nell’atto, come ad esempio la scelta del regime patrimoniale tra i coniugi, la sentenza di divorzio, il riconoscimento, l’addizione, ecc., risultanti solo dai registri conservati nell’Archivio Centrale dello Stato Civile. I documenti da richiedere saranno:

  1. Estratto per riassunto dell’atto di  morte
  2. Estratto per riassunto dell’atto di matrimonio
  3. Estratto per riassunto dell’atto di nascita

Il certificato anagrafico

I certificati anagrafici sono documenti attestanti situazioni ricavate dagli archivi anagrafici, quali, ad esempio:

  1. Residenza
  2. Stato di famiglia
  3. Stato libero
  4. Cittadinanza Italiana
  5. Esistenza in vita
  6. Iscrizione AIRE
  7. Godimenti dei diritti politici
  8. Iscrizione liste elettorali

In questi documenti non sono comprese, per motivi di privacy, l’indicazione dei gradi di parentela (fatta eccezione per il certificato di stato di famiglia rilasciato per l’erogazione di assegni familiari) e le informazioni relative allo stato civile dei membri della famiglia.

Certificati di stato civile e certificati anagrafici: quali sono le differenze?

La differenza tra i certificati anagrafici e certificati di stato civile risiede nella loro differente validità. Le informazioni riportate nei primi variano in base a quanto riportato in Anagrafe al momento dell’iscrizione, mentre quelle presenti nei secondi non sono soggette a modificazioni.

I certificati anagrafici sono attestazioni che riguardano i dati contenuti nell’Anagrafe della Popolazione Residente e nei registri dell’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE). 

I certificati di stato civile contengono, invece, le generalità dei soggetti a cui i singoli eventi si riferiscono e gli estremi dei relativi atti. 

Rilascio e utilizzo dei certificati di stato civile e anagrafici

I certificati rilasciati dalla Pubblica Amministrazione devono essere utilizzati esclusivamente:

  • nei rapporti tra privati
  • per l’estero

Devono riportare, inoltre, pena la loro nullità, la dicitura: “Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi” (art. 40 Dpr n. 445/2000, modificato dalla legge n. 183/2012).

Nei rapporti con la Pubblica amministrazione questi certificati devono essere sostituiti con la presentazione di dichiarazioni sostitutive di certificazione.

FAQ

I certificati sono validi all’estero o per uso notarile?

Sì, i certificati di stato civile e anagrafici possono essere utilizzati all’estero e per uso notarile. Per l’estero, si consiglia di richiedere un estratto plurilingue (nascita, matrimonio, morte), valido senza apostille né traduzione nei Paesi aderenti alla Convenzione di Vienna (1976) e alla Convenzione di Parigi (1956). Tra questi: Austria, Francia, Germania, Spagna, Svizzera, Paesi Bassi, Croazia, Romania e altri. Negli altri casi può essere necessaria la legalizzazione o l’apostille, a seconda della normativa del Paese di destinazione.

Che valore hanno i certificati in un processo legale?

I certificati anagrafici hanno un valore probatorio presuntivo: le informazioni in essi contenute si presumono corrette, ma tale presunzione può essere superata con prova contraria, anche tramite altri elementi di convincimento. Lo ha chiarito la Corte di Cassazione (ordinanza n. 1724/2018), sottolineando che i dati anagrafici potrebbero essere non aggiornati o inesatti, quindi non hanno valore assoluto in sede giudiziaria.

 

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Ho conseguito la laurea in Economia e Gestione Aziendale e da sei anni mi occupo di digital marketing. Sono responsabile del blog SmartFocus e gestisco i canali social di VisureItalia® curando i rapporti con la community dei lettori. Ogni giorno mi informo su nuove normative in campo fiscale, tributario o economico e mi piace condividere le mie conoscenze con i nostri lettori.

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