Come recuperare un credito: la guida completa

Come recuperare un credito: la guida completa

Se il debitore ritarda nel suo adempimento, ci sono diverse strade che si possono seguire per recuperare un credito. Queste sono molto diverse a seconda della tipologia di documenti in possesso del creditore e della disponibilità del debitore. Vediamo insieme tutto quello che è possibile fare per rintracciare i debitori e recuperare il proprio credito.

In questo articolo esamineremo:

  1. Come recuperare un credito da un privato
  2. Rintracciare il debitore per il recupero crediti
  3. E se il debitore è deceduto?
  4. Cosa fanno le società di recupero crediti?
  5. Crediti inferiori a 50mila euro
  6. Recupero crediti fatture insolute: qual è la prescrizione?
  7. Come si recupera un credito: la procedura in breve
  8. Quando un credito non è più esigibile?

Come recuperare un credito da un privato

Un credito è esigibile quando è possibile richiederne il pagamento, in quanto non sottoposto a nessun termine e condizione. In questo caso, se il debitore non adempie, è possibile attivare le procedure di recupero crediti.

Il debitore, secondo il Codice Civile, risponde del proprio debito non solo con il suo patrimonio attuale ma anche con quello futuro, con lo stipendio o la pensione e con eventuali eredità e acquisti futuri. Come anticipato ad inizio articolo, abbiamo diverse opzioni per recuperare il nostro credito:

  • la messa in mora
  • il decreto ingiuntivo
  • l’atto di precetto
  • il pignoramento mobiliare o immobiliare

Prima di arrivare ad usare questi strumenti, è consigliabile cercare di risolvere bonariamente la situazione.

Rintracciare il debitore per il recupero crediti

Ci possono essere casi in cui per poter procedere con il recupero del credito, è necessario rintracciare il debitore, in quanto di è reso irrintracciabile proprio per non pagare il debito.

Come rintracciare un debitore?

Le attività di rintraccio debitori riguardano innanzitutto la reperibilità del soggetto, in quanto sono finalizzate alla ricerca di residenza, domicilio e reperibilità telefonica per la notifica di atti legali, decreti ingiuntivi, sequestri o pignoramenti. Queste informazioni possono essere individuate attraverso i seguenti servizi:

Rintraccio residenza anagrafica e domicilioRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Rintraccio residenza anagrafica e domicilio
Verifica residenza anagraficaRichiedilo qui

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Verifica residenza anagrafica
Rintraccio proprietario immobileRichiedilo qui

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Rintraccio proprietario immobile
Visura partita iva professionistiRichiedilo qui

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Visura partita iva professionisti
Visura enti non commercialiRichiedilo qui

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Visura enti non commerciali
Rintraccio amministratoriRichiedilo qui

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Rintraccio amministratori

Essere a conoscenza dell’attuale residenza anagrafica di un soggetto debitore, del domicilio di fatto per la reperibilità e degli eventuali recapiti telefonici è fondamentale per procedere con la notifica di un atto legale o di una lettera raccomandata.

Può essere utile inoltre individuare il posto di lavoro e il reddito di una persona fisica morosa, in modo da ricostruire lo stato patrimoniale completo del debitore e dedurne anche la solvibilità. Con il rintraccio posto di lavoro e reddito di un debitore è possibile ottenere online un report contenente i seguenti dati:

  • denominazione datore di lavoro
  • sede legale di svolgimento dell’attività lavorativa
  • redditualità annua.

In caso di debitore pensionato invece è possibile verificare la posizione pensionistica del soggetto presso un ente pensionistico con il rintraccio pensione Inps.

E se il debitore è deceduto?

Cosa fare, infine, se il debitore è deceduto? Anche in questo caso si può recuperare il credito rintracciando gli eredi del debitore. È possibile infatti richiedere una visura rintraccio eredi online per attività di notifica atti o recupero crediti.

Il servizio di Rintraccio Eredi consente di rilevare i nominativi degli eredi del de cuius, comprensivi dei dati anagrafici (nome, cognome, data e luogo di nascita) e di disporre di un documento ufficiale rilasciato dal Comune.

Cosa fanno le società di recupero crediti?

Un’agenzia recupero crediti è un ente commerciale che, previo il riconoscimento di un’autorizzazione del prefetto, agisce in nome di un creditore per recuperare i crediti non pagati.

Come funziona una società di recupero crediti? Materialmente il recupero crediti avviene quando l’agenzia di recupero crediti si interessa in prima persona della gestione e dell’incasso dei debiti, anche mettendo in pratica delle azioni di sollecito.

La situazione tipo è quella di una banca o di una finanziaria (ma può benissimo essere anche un privato) che, necessitando di rientrare in possesso dei crediti erogati, si rivolge questo tipo di agenzia. Se il creditore rimane titolare del proprio credito e non lo cede quindi alla società di recupero crediti, a quest’ultima viene conferito solo il mandato alla riscossione. Altra possibilità è la cessione del credito all’agenzia e quest’ultima ne diventerà titolare.

Come farsi dare i soldi da un debitore senza causa

Passare attraverso il Tribunale, soprattutto quando si tratta di crediti di piccola entità, non ne vale sempre la pena. L’ideale sarebbe infatti cercare di risolvere bonariamente la situazione. Ma come?

Il primo strumento utilizzabile per stabilire un contatto bonario sono le telefonate di sollecito, le quali hanno la funzione di remainder della scadenza. Queste però devono essere fatte con criterio, in quanto non devono avere una frequenza tale da essere considerate delle molestie telefoniche, in quanto rappresenterebbero un reato.

Anche l’invio di una raccomandata o di una PEC è un valido mezzo per sollecitare di pagamento dovuto dal creditore. Quando però questo non porta alcun risultato è possibile ricorrere alla diffida scritta e firmata da un avvocato.

Crediti inferiori a 50mila euro

Dal 9 febbraio 2015 due o più parti in lite tra loro su diritti disponibili in alcuni casi hanno l’obbligo o la possibilità, a seconda dei casi, di impegnarsi reciprocamente concludendo una “convenzione di negoziazione”. Di cosa si tratta? Della possibilità di cooperare e risolvere la controversia in via amichevole, senza passare per il processo civile. La negoziazione deve essere fatta con l’assistenza di uno o più avvocati e, in caso di successo, sfocia in una conciliazione che confluisce in un accordo sottoscritto dagli avvocati.

Il procedimento di negoziazione assistita obbligatoria inizia con un invito a stipulare la convenzione di negoziazione rivolto alla controparte e finisce con il raggiungimento di un accordo o con un mancato accordo. Il suo mancato esperimento comporta l’improcedibilità della successiva domanda giudiziale.

La negoziazione assistita non è obbligatoria nei casi in cui il creditore abbia le carte per agire con decreto ingiuntivo: entro 30 giorni dalla ricezione dell’invito la controparte può decidere esplicitamente di non aderire all’invito, in alternativa può lasciare decorrere il termine, in quanto la mancata risposta nei 30 giorni equivale all’espresso rifiuto di aderire. Il procedimento di negoziazione in tali ipotesi si considera esperito. In tal caso entro 30 giorni decorrenti dal rifiuto o dalla mancata accettazione nel termine la parte invitante deve proporre la domanda giudiziale.

All’esito della negoziazione le parti possono raggiungere un accordo, anche parziale. L’accordo tra le parti ha l’efficacia di titolo esecutivo e consente di procedere, in caso di mancato adempimento, alla notifica del precetto e al pignoramento.

Recupero crediti fatture insolute: qual è la prescrizione?

La risposta non è semplice, almeno perché il termine della prescrizione viene influenzato anche dal soggetto che ha emesso fattura e anche dalla ragione che sta dietro la fattura.

Non tutte le fatture quindi hanno lo stesso termine di prescrizione, essendo questo condizionato non dalla fattura in quanto tale ma dalla prestazione lavorativa o professionale collegata alla fattura.

Il termine per la prescrizione di una fattura quindi, varia dai 10 anni prescritti dal Codice Civile con regola generale ai 5 anni per la prescrizione di fatture per prestazioni periodiche, ai 3 anni per la prescrizione delle fatture per le prestazioni professionali, a 1 anno per la prescrizione delle fatture di un agente immobiliare, per trasporti, per scuole e palestre private, per le fatture di ditte edili e di costruzione, fino ai soli 6 mesi per il termine della prescrizione delle fatture di alberghi e bed and breakfast.

Come si recupera un credito: la procedura in breve

La procedura del recupero crediti inizia con la messa in mora, un atto scritto con cui il creditore intima al debitore di pagare entro un termine stabilito. Se il pagamento non avviene, il creditore può procedere legalmente. Se dispone di cambiali o assegni, può notificare un atto di precetto, avvisando il debitore che, dopo 10 giorni, potrà avviare l’esecuzione forzata.

Nel caso in cui invece il credito sia basato su una sentenza o un contratto notarile, il creditore può procedere direttamente con l’esecuzione. Quando il credito deriva da una fattura non pagata o una promessa di pagamento, il creditore può ottenere un decreto ingiuntivo, con cui il giudice ordina al debitore di pagare entro 40 giorni.

In assenza di pagamento, si passa all’esecuzione forzata, che può avvenire tramite pignoramento immobiliare, con la vendita di case o terreni, pignoramento mobiliare, con il sequestro di beni di valore, o pignoramento presso terzi, che consente di prelevare somme da conti correnti, stipendi o pensioni. Inoltre, il decreto ingiuntivo può essere contestato dal debitore tramite opposizione, ma in alcuni casi il giudice può renderlo provvisoriamente esecutivo, permettendo comunque al creditore di procedere.

Quando un credito non è più esigibile?

Come abbiamo visto la riscossione di un credito non pagato, è un’azione che può essere mossa da qualunque soggetto che rientra nel diritto di richiedere il pagamento di un debito, a patto che siano rispettati i termini temporali previsti per la prescrizione.

Trascorso questo periodo infatti, il credito non potrà più essere riscosso e il creditore non potrà agire per ottenere il debito non pagato. Il debito, in questo caso, si considera estinto per prescrizione. A tal proposito ti consigliamo di consultare la tabella dei termini di prescrizione dei debiti.

 

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Ho conseguito la laurea in Economia e Gestione Aziendale e da sei anni mi occupo di digital marketing. Sono responsabile del blog SmartFocus e gestisco i canali social di VisureItalia® curando i rapporti con la community dei lettori. Ogni giorno mi informo su nuove normative in campo fiscale, tributario o economico e mi piace condividere le mie conoscenze con i nostri lettori.

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2 commenti per "Come recuperare un credito: la guida completa"

  • Fabio ha detto:

    Buon giorno, ho lavorato per una cooperativa ho un regolare contratto di lavoro a tempo determinato ho effettuato il mio lavoro ora la cooperativa non vuole pagare cosa posso fare?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Fabio,
      in base a quanto scritto, possiamo suggerirle diverse opzioni. Tuttavia, la tipologia del servizio dipende dall’ammontare del credito e dalla sua posizione in cooperativa. La invitiamo a contattarci al nostro numero verde 800171035 oppure via mail a info@visureitalia.com.

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