Qual è il termine per le cartelle di pagamento nel 2022?

Qual è il termine per le cartelle di pagamento nel 2022?

Come saprai, le cartelle di pagamento impongono di versare una determinata somma a un ente creditore. Ma quali sono i termini di pagamento delle stesse secondo le ultime disposizioni della recente legge di bilancio 2022? Te lo spieghiamo subito.

In questo articolo scoprirai:

  1. Che cosa sono le cartelle di pagamento?
  2. Come verificare la propria situazione debitoria online?
  3. Quali sono le ultimissime notizie sulle cartelle esattoriali?
  4. Come si pagano le cartelle esattoriali?
  5. Come avviene la sospensione delle cartelle di pagamento?
  6. Quali cartelle si prescrivono in 5 anni?

Che cosa sono le cartelle di pagamento?

Le cartelle di pagamento o esattoriali costituiscono il primo strumento utilizzato dai concessionari per recuperare un credito. Non tutte le cartelle sono relative a tributi erariali di competenza dell’Agenzia delle Entrate. Molte, infatti, contengono inviti a pagare somme che derivano da multe, sanzioni amministrative di vario tipo, tasse comunali e così via.

Per questo motivo, quindi, è importante identificare l’ente responsabile dell’addebito indicato nel frontespizio della cartella, in modo tale da comprendere quale sia la violazione contestata.

La notifica delle cartelle di pagamento, inoltre, avviene nei confronti dei contribuenti mediante una raccomandata che contiene l’invito a pagare entro 60 giorni le somme iscritte a ruolo a carico del contribuente. In aggiunta, le cartelle esattoriali contengono le seguenti informazioni:

  • l’indicazione dell’ufficio emittente;
  • la descrizione degli addebiti e le motivazioni;
  • le istruzioni su come effettuare il pagamento;
  • l’indicazione delle modalità per ricorrere.

Come verificare la propria situazione debitoria online?

Per sapere se hai debiti con Equitalia oppure se ci sono procedure in corso come il fermo amministrativo, puoi conoscere queste informazioni richiedendo l’estratto conto Equitalia. Ottieni subito il documento online su VisureItalia in pochi clic:

Estratto conto equitaliaRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Estratto conto equitalia

L’estratto conto Equitalia, rilasciato dall’Agenzia delle Entrate Riscossione, certifica dall’anno 2000 lo stato dei seguenti elementi, compresi interessi e sanzioni:

  • debiti maturati,
  • pagamenti effettuati,
  • eventuali insoluti,
  • residuo passivo.

Si tratta, quindi, di un documento ufficiale che certifica la posizione debitoria di una persona e le procedure in atto svolte dall’ente di riscossione. Queste ultime, ad esempio, possono essere iscrizioni a ruolo, cartelle di pagamento, rateizzazioni e solleciti di pagamento.

Quali sono le ultimissime notizie sulle cartelle esattoriali?

Come specificato da FiscoOggi, la legge di bilancio 2022 ha previsto un termine più ampio (da 60 a 180 giorni dalla notifica) per il pagamento, senza interessi di mora, delle cartelle notificate tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2022.

Prima di questo termine non sarà possibile per l’Agente recuperare il debito iscritto a ruolo. Per le cartelle che saranno notificate a partire dal 1° aprile 2022, poi, sarà ripristinato il termine di 60 giorni dalla data di notifica.

Inoltre, si ricorda che per il pagamento delle cartelle notificate tra il 1° settembre e il 31 dicembre 2021, l’art. 2 del decreto legge n. 146/2021 aveva già fissato un termine più ampio di pagamento (150 giorni, in seguito incrementati a 180 con la legge n. 215/2021 di conversione del decreto).

Come si pagano le cartelle esattoriali?

La cartella di pagamento contiene uno o più bollettini di versamento precompilati (RAV), utilizzabili soltanto se il pagamento avviene entro la scadenza indicata. Se ciò non accade, invece, dovrai aggiornare l’importo.

Il pagamento può anche essere effettuato:

  • tramite il servizio “Paga-on line” sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione e sull’App Equiclick,
  • tramite i canali telematici delle banche, di Poste Italiane e di tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti a pagoPA,
  • presso banche, Poste e tabaccai,
  • presso gli sportelli dell’Agente della riscossione.

Come avviene la sospensione delle cartelle di pagamento?

Se ritieni che la richiesta di pagamento presente nella cartella non sia dovuta, puoi chiedere all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, entro 60 giorni dalla notifica della cartella, di sospendere le procedure di riscossione per verificare la situazione. La Legge n. 228/2012, infatti, stabilisce che si può chiedere la sospensione legale della riscossione degli importi indicati in una cartella in caso di:

  • pagamento effettuato prima della formazione del ruolo;
  • provvedimento di sgravio emesso dall’ente creditore;
  • prescrizione o decadenza intervenute prima del giorno in cui il ruolo è diventato esecutivo;
  • sospensione amministrativa dell’ente creditore o giudiziale;
  • sentenza che abbia annullato la pretesa dell’ente creditore emessa in un giudizio al quale l’Agenzia delle Entrate-Riscossione non abbia preso parte.

La richiesta di sospensione, inoltre, può essere presentata nell’area riservata del sito dell’Agenzia oppure via e-mail agli indirizzi indicati nel Modello SL1.

Quali cartelle si prescrivono in 5 anni?

Esistono due forme di prescrizione: quella ordinaria che si compie nel termine di 10 anni e un’altra che decorre in minor tempo.

La prescrizione ordinaria, disciplinata dall’art. 2946 c.c., si compie dopo 10 anni e si verifica in tutti i casi in cui non vi siano contrarie disposizioni di legge.

Le prescrizioni più brevi, invece, vengono disciplinate dagli articoli. 2947 c.c. e seguenti. Esiste, infatti, un’eccezione, secondo cui i debiti da pagare tutti gli anni o per frazioni più brevi (come una volta ogni 6 mesi) sono caratterizzati da una tempistica di prescrizione di 5 anni. Nello specifico, si prescrivono in 5 anni:

  • multe stradali,
  • Imu,
  • Tasi,
  • Tari,
  • sanzioni amministrative,
  • crediti previdenziali (Inps o Inail).

Facciamo un esempio pratico. Se si notifica una cartella esattoriale con la quale si richiede il pagamento di una vecchia multa non pagata, e sono decorsi 5 anni dalla notifica del verbale, le somme non corrisposte non saranno più esigibili.

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Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

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