Accatastamento di immobili abusivi: cosa fare?

Accatastamento di immobili abusivi: cosa fare?

Esistono delle irregolarità edilizie fatte di proposito perché sottovalutate, altre scaturite da dimenticanze in quanto non ci si accorge di averle commesse e altre ancora delle quali non si è proprio coscienti di averle compiute perché magari derivanti da un’eredità. È possibile procedere con l’accatastamento di immobili abusivi? Vediamolo insieme.

Cosa si intende per accatastamento di un immobile?

L’accatastamento è una procedura necessaria per il censimento ai fini fiscali di un immobile, infatti l’Agenzia delle Entrate procede al calcolo di alcune imposte proprio in base ai dati catastali. Consente quindi di attribuire a un immobile un valore fiscale, nonché la categoria immobiliare di appartenenza.

La procedura di dichiarazione al Catasto è obbligatoria in caso di edificazione di nuovi immobili, ma anche per le successive modifiche poste in essere rispetto a quelle già esistenti che influiscono sul classamento o sulla consistenza dell’unità immobiliare (ad esempio per fusione o frazionamento, cambio di destinazione, nuova distribuzione degli spazi interni, ecc.). Non effettuare l’accatastamento o l’aggiornamento dei dati catastali comporta l’applicazione di sanzioni amministrative per inadempienza nella dichiarazione.

Come accatastare un immobile

Le denunce di accatastamento e di variazione relative alle unità immobiliari urbane censite o da censire presso gli Uffici del Catasto avvengo attraverso il DOCFA, un programma informatico realizzato dall’Agenzia delle Entrate e messo a disposizione di tecnici quali geometri, ingegneri e periti:

Pratica di accatastamento fabbricati docfaRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Pratica di accatastamento fabbricati docfa

Per eseguire l’accatastamento è indispensabile disporre della seguente documentazione:

  • titolo di provenienza (atto di compravendita, successione, donazione etc.), acquisibili tramite una visura ipotecaria per nota
  • dati (numero protocollo e data) dell’ultima pratica edilizia relativa all’immobile (denuncia inizio attività, licenza edilizia, autorizzazione edilizia, pratica di condono edilizio etc.)
  • dati catastali identificativi dell’immobile (comune, foglio, mappale ed ex particelle, subalterno) e destinazione d’uso, ottenibili richiedendo una visura catastale per immobile
  • estratto di mappa catasto terreni, numero delle unità immobiliari e loro consistenza in mq (per la quale è necessaria una planimetria catastale).

Un immobile abusivo può essere accatastato?

In Catasto sono quindi depositati oltre ai documenti riguardanti l’immobile, anche le pratiche edilizie rilasciate dal Comune di riferimento. 

Un immobile è abusivo quando non esiste alcun titolo abilitativo, ovvero è stato realizzato senza nessun provvedimento amministrativo, licenza edilizia, concessione edilizia o permesso di costruire. L’immobile risulta, quindi, in difetto della conformità urbanistica, cioè della corrispondenza tra lo stato di fatto ed il titolo abilitativo con cui il Comune ha autorizzato la realizzazione dell’immobile.

Il titolo abilitativo è indispensabile per accatastare un edificio. Per questo motivo non è possibile l’accatastamento di immobili abusivi.

Se l’edificio è abusivo un nuovo condono edilizio o un permesso di costruire in sanatoria possono, in alcuni casi, risanare la situazione.

L’abuso edilizio successivo all’accatastamento

Ciò che può succedere è, invece, che l’abuso sopraggiunga successivamente all’accatastamento. Questo avviene, ad esempio, quando il proprietario esegue degli interventi non autorizzati che comportano la perdita della conformità urbanistica, ma la commerciabilità del bene risulta comunque garantita.

Per tale motivo è essenziale che il potenziale acquirente faccia verificare da un tecnico abilitato la regolarità urbanistica dell’immobile in vendita e che i dati catastali corrispondano al cosiddetto stato di fatto, in quanto non vi è responsabilità del notaio per non aver verificato eventuali difformità edilizie.

 

Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

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78 commenti per "Accatastamento di immobili abusivi: cosa fare?"

  • Ion ha detto:

    Buongiorno abito in affitto la proprietaria del immobile su stesso palazzo ne ha altri 3 apartamenti tra 1 di questi 3 e fatto abusivo senza averne un numero civico e non essere inscritto al catasto però con tutto questo apartamento viene affittato in nero

    • Redazione ha detto:

      Gentile Ion, in base a quanto stabilito dalla Sentenza 13/04/2017 n° 9558 della Cassazione civile, sez. III, il contratto di affitto è da ritenersi valido anche se ha come oggetto un immobile con un abuso. Possono verificarsi due casi possibili:

      1. il proprietario informa l’inquilino dell’abuso e riporta questo aspetto all’interno del contratto di affitto >> il contratto è valido a tutti gli effetti;
      2. il proprietario affitta l’immobile con l’abuso edilizio senza informare l’inquilino >> in questo caso possono aprirsi due scenari:

      a) l’abuso edilizio non compromette l’utilizzo del bene da parte dell’inquilino e il contratto continua a rimanere valido;
      b) l’abuso edilizio impedisce il godimento dell’immobile e, in questo caso, il contratto può essere considerato non valido e l’inquilino può chiederne la risoluzione.

      Per una valutazione precisa della situazione, comunque, le suggeriamo di richiedere la consulenza di un legale. Cordiali saluti.

  • Francesco ha detto:

    Buongiorno una cortesia ho ereditato degli appartamenti in un condominio di 6 unità , ho scoperto che nel 1991 e stato costruito nelle parti comuni una tettoia, con regolare concessione edilizia da parte del comune , ma mai accatastata/sanata , ora gli altri condomini vogliono abbatterla , e possibile sanarla senza abbatterla anche dopo 32 anni dalla costruzione ,nel caso vendessi gli appartamenti prima di essere sanato/abbattuto , questo può annullare l’atto

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Francesco, in questo caso è consigliabile rivolgersi ad un geometra per verificare se la tettoia sia sanabile. Cordiali saluti.

  • Marcella Marongiu ha detto:

    Salve, mio padre, mi ha donato una casa rurale costruita nel 1964. Nel 1974 è stata aggiunta una stanza. Ora ho chiesto di ristrutturarla ma mi chiedono di demolire la stanza in più. Non esiste progetto di nessuna parte della casa ma questa risulta accatastata per intero, anche stanza abusiva, anche se su consiglio, errato, dell’impiegato del catasto, è stata accatastata come ricovero attrezzi. Inoltre per la parte abusiva ho pagato 500 euro. Le risulta corretto? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Marcella, trattandosi di un caso particolare, le suggeriamo di chiedere il supporto di un geometra. Cordiali saluti.

  • Michela Farris ha detto:

    Buonasera… Viviamo da 29 anni in una di proprietà dei genitori di mio marito.. Utenze a nome di mio marito… Ci poniamo il problema se possiamo chiedere usucappione. Tenendo conto che si tratta di un immobile abusivo di cui è stata chiesta la sanatoria nel 1985.. Faccio presente che nessun parente erede si opporebbe alla richiesta di usucappione.. Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Michela, si tratta di una situazione in cui non trova applicazione l’usucapione, in quanto non è possibile tra parenti. Le suggeriamo di confrontarvi con un notaio. Cordiali saluti.

  • Alda ha detto:

    Buongiorno ho un piccolo appartamento di tre piani di 90 mq suddiviso in tre piani, di cui il terzo piano abusivo ma regolarmente accatastato. Al comune risulta la modifica di ampliamento di cui il terzo piano. Come posso venderlo?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Alda, non è possibile vendere un immobile abusivo, seppur sia stato in parte accatastato. Per fare chiarezza sulla situazione e verificare che l’immobile sia effettivamente sanabile, le consigliamo di rivolgersi ad un tecnico abilitato che possa svolgere tutte le verifiche del caso. Cordiali saluti.

  • Zezzi Rosa ha detto:

    Buona sera volevo un informazione ho ereditato una casa dai miei genitori ..ma due stanze sono registrate mentre in vece le altre tre stanze sono abusive,si può fare una sanatoria ??e a cosa vado incontro visto che c è dell abusivo ???grazie attendo una sua risposta

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Rosa, in questo caso è necessario rivolgersi ad un geometra per una consulenza sul suo caso specifico. Codiali saluti.

  • Francesco ha detto:

    salve ho un terreno della mamma frazionato e diviso fra eredi, un po di anni fa circa 30 e stato realizzato un recinto,e un casolare per attrezzi abusivo adesso la stessa a provveduto a fare un testamento olografo dividendo il terreno a me e mia sorella essendo ancora in vita posso accatastare il terreno con il locale abusivo?grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Francesco, è necessario regolarizzare la situazione per poter accatastare l’immobile. Per fare chiarezza sulla situazione e verificare che l’immobile sia effettivamente sanabile, le consigliamo di rivolgersi ad un tecnico abilitato. Cordiali saluti.

  • Ruxandra Giorgiana Martin ha detto:

    Salve mio marito ha acquistato una campagna ma al momento del atto il notaio ha detto che il magazzino non lo può mettere nel atto poiché non è stato catastato questa stanza che appunto è un magazzino e stata fatta prima della guerra. Adesso il vicino ci ha denunciato e sostiene che l’atto è nullo .in poche parole vorrei sapere se ha qualche possibilità di toglierci la proprietà grazie mille cordiali saluti

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno, in questi casi è necessaria la consulenza di un legale, affinché analizzi nel dettaglio la vostra situazione. Cordiali saluti.

  • Rudi Pagan ha detto:

    Salve io acquistato terreno agricolo poi costruito il legno 2 magazini per Lo catastati senza licenza del comune cosa può succedere saluti rudi grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Rudi, le consigliamo di verificare attraverso il certificato di destinazione urbanistica se vi è in quel terreno la possibilità di costruire dei magazzini in legno provvisori e rimovibili, onde evitare successive sanzioni o denunce da parte delle autorità competenti. Cordiali saluti.

  • Marco Q ha detto:

    Salve, stavo per acquistare una casa ma col tecnico ci siamo accorti che è in parte abusiva: si tratta di casa costruita prima del 1942: il titolo abitativo riporta una certa situazione, mentre il costruito differisce sia nella disposizione interna delle stanze che in volume (c’è una stanza in più).
    La cosa curiosa è che l’immobile è stato oggetto di compravendita tra due fratelli che prima lo possedevano a metà…quindi di fatto l’acquirente ha comprato sia l’immobile che l’abuso.
    Cosa dovrebbe fare il proprietario per sanare e rendere l’immobile regolarmente vendibile?

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Marco, sicuramente non è possibile vendere o acquistare un immobile abusivo. Per fare chiarezza sulla situazione e verificare che l’immobile sia effettivamente sanabile, le consigliamo di rivolgersi ad un tecnico abilitato. Cordiali saluti.

  • Vito ha detto:

    Buongiorno vorrei delucidazione in merito ad un immobile abusivo in campagna,sono proprietario contestualmente ai miei fratelli e sorelle di un appezzamento di terreno con un immobile abusivo che abbiamo realizzato piu di 10 anni fa. questo immobile abusivo il comune piu di 10 anni fa ha dato la possibilita a chi aveva questi immobili abusivi di poter regolarizzare in parte l’abuso edilizio dandoci la possibilità di poterla accatastare ma non condonarla. quindi paghiamo l’imu, ICI, tari ecc. Vorrei sapere a quali sanzioni possiamo andare incontro e se uno dei proprietari vuole aquistare tutte le quote dagli altri fratelli si puo stipulare l’atto. Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Vito, la informiamo che non è possibile in nessun caso vendere o acquistare un immobile abusivo, seppur sia stato in parte accatastato. Se non procederete con la regolarizzazione dell’abuso edilizio, quindi, la situazione resterà invariata. Cordiali saluti.

  • Anna Paola ha detto:

    Buongiorno, vorrei acquistare un locale sotto casa accatastato come c/6. Di fatto è aperto quindi vi è un errore nell’accatastamento. L’immobile però, nonostante tale accatastamento è difforme dal progetto iniziale poiché doveva essere interrato.
    È possibile fare una demolizione catastale e conseguentemente farlo diventare area urbana ed eventualmente acquistarlo?

  • Miriam ha detto:

    Buonasera vorrei sapere con una domanda di condono non pagato posso accatastare grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Miriam, è necessario regolarizzare la situazione per poter accatastare l’immobile. Cordiali saluti.

  • Andrea ha detto:

    Buongiorno, avrei bisogno di un chiarimento.Ho costruito una casa senza concessione edilizia, di cui ci abito ancora adesso 30 anni fa.La casa è accatastata, pago l’imu e la tari.Volevo sapere dato che sono passati 30 anni che cosa succede è andata in prescrizione o cosa? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Andrea, sembra che vi siano delle incongruenze nella situazione descritta, in quanto non è possibile che un immobile costruito senza concessione edilizia sia stato accatastato. Le suggeriamo pertanto di recarsi presso un tecnico abilitato che esegua le dovute verifiche del caso. Cordiali saluti.

  • Franco ha detto:

    Ho acquistato, nel 1995,da uno zio un appartamento condonato,ho vissuto all’estero fino al 2013,l’appartamento non risulta al catasto e nelle pratiche di condono non c’è la planimetria ma soltanto i mq condonati, ora vorrei poterlo accatastare per lasciarlo a mio figlio, come posso fare? Grazie. Franco

    • Redazione ha detto:

      Gentile Franco, la informiamo che il condono dell’appartamento implica anche l’accatastamento dello stesso. Se l’acquisto è avvenuto tramite Notaio, infatti, l’immobile è stato necessariamente accatastato. Nel caso in cui non si fosse mai presentata la planimetria, inoltre, dovrà rivolgersi ad un tecnico abilitato come un ingegnere in modo tale che possa procedere alla presentazione del documento catastale insieme alla copia dell’atto di avvenuto accatastamento. Cordiali saluti.

  • Gaspare ha detto:

    Salve vorrei aquistare un terreno agricolo con un magazzino che purtroppo è abusivo volevo sapere se togliendo il tetto si può fare l’atto dal notaio. Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Gaspare, la informiamo che anche togliendo il tetto l’immobile resta comunque abusivo. Tenga presente, inoltre, che se dovesse decidere di acquistare il terreno, incorrerebbe nelle sanzioni penali previste in riferimento agli abusi edilizi. Cordiali saluti.

  • Clara ha detto:

    Buongiorno avrei una domanda… Vorrei acquistare una casa al mare e dopo tante ricerche ne avrei trovata una il problema è che I proprietari di questa casa, che hanno avuto in eredità, non trovano le sanatoria fatte dal nonno per costruire appunto questa casa ma mi hanno inviato la planimetria catastale e ci sono pure tutte le utenze attive… Posso cmq acquistarla? Grazie mille

    • Redazione ha detto:

      Gentile Clara, le suggeriamo di approfondire la questione in quanto il Notaio per il finalizzare l’atto vi chiederà la copia conforme della domanda di condono edilizio. Cordiali saluti.

  • carmine ha detto:

    Salve una casa costruita nel 1985 e poi condonata come si fa ad ottenera la licenza a napoli? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Carmine, se l’immobile è stato edificato prima dell’ottenimento della licenza edilizia, dovrà richiedere il condono all’Ufficio Tecnico del Comune di competenza, Se, invece, la casa è stata edificata con regolare licenza edilizia, dovrà richiederne una copia al medesimo Ufficio del Comune. Cordiali saluti.

  • giacomo STINCONE ha detto:

    ad onor del vero, pare che per l’agenzia delle entrate nulla rileva ai fini dell’obbligo di accatastamento, la conformita urbanistico-edilizia. infatti la necessità o meno di accatastare ricorre solo e soltanto in presenza della cosidetta unita immobiliare urbana, vale a dire un fabbricato utile all’uso per il quale è stato costruito, non precario e con una superficie di perimetro maggiore di 8 mq e altezza utile netta maggiore di mt 1.80. tant’è che con inizio al 2007, l’agenzia del territorio ha dato inizio ad una campagna di accertamento sommario tramite Agea, dei cosidetti fabbricati”fantasma” in gergo giornalistico, tecnicamente-fabbricati non dichiarati-, senza fare alcuna distinzione tra quelli legittimi e quelli che non lo sono, anche se parzialmente. tra l’altro come tecnico oltre ad informare debitamente, ho pure mio malgrado assistito a liti furibonde tra tecnici della agenzia del territorio e cittadini “informati”, i quali con o senza buona fede erano convinti che i fabbricati abusivi fossero “esenti” da acccatastamento, tutt’altro. questo ad onor del vero.
    cordiali saluti

  • Andrea ha detto:

    Buongiorno
    Ho acquistato un locale classificato al catasto c3 ( bottega) che utilizzo come garage pertinenziale della casa di abitazione. Nella planimetria al catasto risulta annesso al locale uno spazio libero dove in realta trovasi un bivani per il quale e’ stata presentata nel 2004 dal vecchio proprietario una pratica di sanatoria edilizia con relativi versamenti senza tuttavia fare eseguire la variazione catastale. Cosa posso fare per aggiornare la situazione al catasto? Quanto puo’ costare?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Andrea, le suggeriamo di rivolgersi al Notaio con il quale ha stipulato l’atto in modo tale da procedere con l’eliminazione dalla planimetria dello spazio libero in cui si trova il bivano. Cordiali saluti.

  • Stefano Scaloni ha detto:

    Io e mia sorella dobbiamo vendere i nostri 2/3 di proprietà di casa alla nostra 3 sorella. Il notaio ci ha detto che non è possibile in quanto dal catasto risulta un garage che però non è stato condonato. Aggiungo che non è stato neanche mai costruito, quindi non c’è. Come posso risolvere?? Grazie mille per il vostro aiuto.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Stefano, in questi casi è necessario chiedere il supporto di un tecnico affinché sistemi la situazione catastale dell’immobile. Cordiali saluti.

  • francesca ha detto:

    salve sarei interessata ad un terreno (agricolo ) con un magazzino di 36mq , guardando i documenti nell atto il magazzino non e’ scritto ma al catasto codesto e’stato registrato 1988 ,
    il proprietario mi dice che la struttura e’stata costruita circa tra 1966/67 .
    vi chiesto se non esiste una fotogrammatria di questo magazzino prima del 1967 posso metterlo in regola .
    grazie

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Francesca, da quanto ci espone non sembra vi sia la necessità di mettere in regola la struttura in questione, poiché per gli immobili edificati prima del 1967 non è previsto l’obbligo di licenza edilizia. Per tutte le specifiche al riguardo, inoltre, le suggeriamo di chiedere supporto al Notaio. Cordiali saluti.

  • Settimio Monetini ha detto:

    Un immobile composto da vari subalterni e realizzato a partire dagli anni 80, è stato accatastato nel 1993, per iniziativa personale ed unilaterale di un familiare; costui, sempre e solo di sua personale iniziativa,ha indicato come intestatari dell’intero immobile sè stesso, ma anche tutti i suoi fratelli ed i due proprietari del terreno sottostante, a loro insaputa. Tale immobile negli anni è stato interessato in parte da una variazione nel classamento; è stata poi dichiarata alla Agenzia delle entrate la “ultimazione del fabbriacato urbano”; nel 1993 è stata dichiarata la “costituzione” (“dichiarazione di nuova costruzione”). Non esiste alcun atto pubblico che testimonia la proprietà dell’immobile nè la regolarità edilizia, risultando l’intero immobile, quindi, del tutto abusivo. Domanda: è possibile che ora uno degli intestatari di tale immobile chieda alla Agenzia delle entrate di regolarizzare i dati risultanti negli impianti meccanizzati dei Servizi catastali territoriali, vista la assoluta assenza di atti pubblici che ne attestino la proprietà (neanche per successione ereditaria o compravendita) e la regolarità edilizia, eliminando, in sostanza, il proprio nominativo dalla banca dati catastale relativa a tale immobile? In caso positivo, quale è la procedura da seguire?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Settimo, il fabbricato è stato costruito su un terreno che probabilmente avrà un proprietario ed è per questo che in catasto sarà stato riportato con quei nominativi. L’accatastamento avviene previa autorizzazione comunale e la richiesta può essere accolta o meno dal catasto. Per questo sarebbe necessario richiedere un accesso agli atti sia in comune che in catasto, nonché in Conservatoria per andare a fondo sulla situazione. Si tratta, infatti, di una questione molto controversa che andrebbe approfondita con il supporto di un tecnico. Cordiali saluti.

  • Francesco ha detto:

    Ho due locali in zona agricola acquistati nel 2010 regolarmente accatastati nel 2006, nell’atto di vendita il notaio ha scritto la dichiarazione del venditore che sono costruiti ante 67. Ora vorrei buttarli giù e fare un solo corpo, il geometra che mi sta seguendo ha verificato la piantina di primo impianto di come sono stati accatastati nel 2006, li risulta una carta che il tecnico che li ha accatastati che dice che i locali risalgono al 1960, il geometra mi ha detto che con i documenti in possesso posso usufruire del bonus 110, premetto che non ho la corrente e acqua potabile, rischi qualcosa se le carte no sono apposto e che l’allaccio all’energia elettrica la effettuo ora? Grazie per la risposta.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Francesco, sulla base di quanto da lei esposto sembrerebbe che quanto dichiarato dal venditore coincida con quanto risulta dalla documentazione e, quindi, non dovrebbe avere problemi. Il tecnico che incaricherà per la predisposizione di tutta la documentazione necessaria per il Superbonus 110% saprà fornirle maggiori informazioni riguardo al Suo specifico caso? Cordiali saluti.

  • Gregorio Sammarco ha detto:

    Buongiorno avrei bisogno di un chiarimento ho ereditato un piccolo appartamento al mare durante le varie verifiche di successione ci siamo accorti che questo appartamento era accatastato ma non risultava una concessione urbanistica ho chiesto al comune se potessi regolarizzare mi hanno risposto di no come posso uscirne fuori visto che non posso venderlo ne utilizzarlo per affittarlo ma le tasse devo pagarle? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Gregorio, qual è il motivo per cui risulta regolarmente accatastato anche se privo di concessione edilizia? Si tratta forse di un accatastamento d’ufficio? Le consigliamo di rivolgersi ad un tecnico della zona affinché effettui tutte le verifiche per poter trovare una soluzione alla sua situazione. Cordiali saluti.

  • ANDREA ha detto:

    Buongiorno… Domanda… Se ho un subalterno accatastato in C2 ma nella realtà è abusivo (sottotetto senza regolarità urbanistica) come faccio a sopprimerlo? Semplicemente con una variazione catastale per soppressione uiu, ma nella causale cosa metto?? E in relazione devo dire che è abusivo?
    Grazie 1000

    • Redazione ha detto:

      Gentile Andrea, se il Catasto ha acquisito la pratica di accatastamento l’immobile non può essere abusivo. Per fare chiarezza sulla situazione le consigliamo di rivolgersi ad un tecnico abilitato. Cordiali saluti.

  • enrico ha detto:

    Buongiorno, nel giardino pertinenziale di un appartamento e’ presente una baracca di circa 20mq e di altezza massima 2,7m
    La baracca, originalmente abusiva, ha ricevuto la concessione in sanatoria nel 2003 (Condono 1994). L’attuale visura catastale dell’immobile indica pero’ come unico subalterno il giardino e la baracca non è identificata in visura. Tuttavia essa e’ riportata fedelmente nella piantina della planimetria catastale.
    Secondo voi la baracca (viste le sue dimensioni non certo piccole) andrebbe accatastata separatamente? Con quale codice e destinazione d’uso(C/2)?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Enrico, se la baracca non è identificata al Catasto Fabbricati non è possibile ottenere copia della planimetria ivi depositata. La planimetria in suo possesso probabilmente è il progetto di condono depositato in Comune.
      In fase di condono, il tecnico abilitato avrebbe dovuto, una volta ottenuta autorizzazione dal Comune, presentare il “docfa” al Catasto, il quale lo avrebbe identificato catastalmente, attribuito la categoria e, quindi, resa disponibile anche la planimetria. Se questo non è avvenuto, dovrà incaricare un tecnico per porvi rimedio. Cordiali saluti.

  • Pasquale ha detto:

    Buongiorno,
    ho trovato che la planimetria non rispecchia lo stato dei luoghi, in quanto un vuoto tecnico è stato trasformato a garage, il tecnico che ha aggiornato la planimetria cosa era tenuto a mettere in planimetria.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Pasquale. la planimetria catastale deve sempre corrispondere allo stato reale dell’immobile. Se ci sono state della variazioni queste devono essere fedelmente riportate nella nuova planimetria. Cordiali saluti.

  • Roberto ha detto:

    Buonasera. Un immobile (box o deposito) abusivo di cui è stata presentata richiesta di condono ad oggi in corso di perfezionamento può essere accatastato? Se si, la categoria giusta potrebbe essere f/4 (in corso di definizione)? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Roberto, è necessario aspettare che la richiesta di condono venga autorizzata dal Comune e con il documento rilasciato da quest’ultimo rivolgersi ad un tecnico che provvederà poi all’accatastamento. Cordiali saluti.

  • Alessia ha detto:

    Buongiorno, mi servirebbe una delucidazione. Sono andata a vivere sotto casa di mio padre modificando l interno dell appartamento con regolare progetto approvato dal comune. Ho scoperto che lo stesso non è stato registrato in precedenza al catasto. Come è stato possibile che abbiano approvato un progetto su un appartamento mai registrato al catasto? Come devo comportarmi? Rischio sanzioni? Grazie per la risposta

    • Redazione ha detto:

      Gentile Alessia, tale situazione si è verificata in quanto, dopo l’approvazione del progetto da parte del Comune, il tecnico da lei incaricato per il disbrigo della pratica non ha provveduto ad effettuare le conseguenti comunicazioni al Catasto. Le consigliamo, quindi, di chiedere informazioni al professionista a cui si è rivolta e chiedere che provveda al deposito della nuova planimetria, affinché il catasto aggiorni poi la rendita catastale. Cordiali saluti

  • fiorello ha detto:

    buongiorno, ho ereditato un piccolo appartamento in un piano, nel cercare i documenti per venderlo, mi sono accorto che non è dichiarato interamente ma soltanto una piccola porzione.
    avendo saputo la situazione dei vicini del piano sottostante hanno minacciato che prenderanno possesso dell’appartamento perché potrebbero accatastarlo solo loro in quanto risulta essere nella loro colonna d’aria. questo è vero?
    è una casa antica in pietra(anni 40) di solo 2 appartamenti(sopra e sotto) con ingressi indipendenti.
    grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Fiorello, l’accatastamento di un bene immobile, terreno o fabbricato, può essere sottoscritto solo dal titolare di un diritto reale. Pertanto, i vicini non hanno alcun titolo per presentare l’accatastamento dell’immobile. Può provvedere alla presentazione, tramite un tecnico, della pratica DOCFA al Catasto per l’accatastamento della porzione residua. Sarà indispensabile disporre dell’atto di provenienza, la successione presumibilmente, e occorrerà effettuare delle ispezioni in Conservatoria per la individuazione dell’atto originario di provenienza.

  • Carmine ha detto:

    Buonasera,
    nel maggio/91, nel progetto il piano terra figurava come garage. Nel lug/91 lo stesso piano terra è stato accatastato come appartamento in quanto abitato dai miei suoceri. Lo stesso è stato donato con atto notarile nel 2000 e il notaio ha citato la concessione alla variante del mag/91 nel quale l’appartamento figurava come garage.
    Premetto che dal 91 si è pagato regolarmente l’ICI/IMU e la TARI.
    Come è stato possibile? Cosa bisogna fare per regolarizzare? Quali sono costi da sostenere?

    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Carmine, le consigliamo di rivolgersi al Notaio che ha stipulato il rogito per chiedere informazioni in merito a quanto riportato nell’atto. Cordiali saluti.

  • Alessandro ha detto:

    Buongiorno, volevo delle delucidazioni in merito ad una situazione che vorrei portare avanti.
    Sono interessato all acquisto di un terreno agricolo catalogato “g” dove è posta una casetta in legno di 35 mq, non documentato su atto notarile. Posso dopo aver acquistato il terreno mettere in qualche modo in regola l’immobile? Quali sono le sanzioni che posso avere se, successivamente all’acquisto, vengo controllato dagli uffici del catasto?
    Grazie mille…

    • Redazione ha detto:

      Gentile Alessandro, le consigliamo di verificare attraverso il certificato di destinazione urbanistica se vi è in quel terreno la possibilità di costruire un capanno in legno provvisorio, onde evitare successive sanzioni o denunce da parte delle autorità competenti. Cordiali saluti.

  • Salvatore ha detto:

    Salve. Ho letto che per accatastare un immobile servono determinati documenti, tra cui la licenza edilizia. Però che continuo a leggere di immobili accatastati ma abusivi. Mi chiedo, come può essere abusivo un immobile accatastato se per accatastarlo serve la licenza edilizia? Grazie!

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Salvatore, ci sono degli immobili che vengono costruiti e poi accatastali regolarmente, sulla base base della licenza edilizia e in conformità del progetto approvato dall’Ufficio di edilizia provata del Comune. Se su questi immobili si interviene successivamente senza autorizzazione, siamo in presenza di un abuso su un immobile regolarmente accatastato.
      Altra situazione che si può verificare è quella in cui il proprietario di un terreno edifica all’interno dello stesso un fabbricato privo di licenza edilizia e questo viene poi rilevato dai controlli effettuati sul nostro territorio dal Catasto. Si apre così una procedura di accastamento d’ufficio e di pubblicazione nell’albo pretorio nel Comune di competenza e quest’ultimo dovrà stabilire se in qualche modo potrà essere regolarizzato o demolito. Cordiali saluti.

  • Flora ha detto:

    Gentile redazione, grazie per la gentile risposta. Al catasto però risulta ancora il nome di mio padre perchè ci hanno detto che non si può fare la successione in quanto casa abusiva su terreno di altri. Grazie mille.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Flora, le consigliamo di rivolgersi ad un Notaio per capire come regolarizzare il fatto che l’immobile è abusivo e la questione relativa alla successione. Cordiali saluti.

  • Flora ha detto:

    Buongiorno, ho un grosso quesito da chiarite. Mio padre ha costruito una casa su terreno del demanio che coltivava. C’è stata una causa e ha pagato la multa che gli è stata richiesta. Un pò di anni dopo ha accatastato la casa e al catasto risulta casa superficiaria su terreno di una società privata che non è mai andata da mio padre a chiedere la sua proprietà. in seguito, sotto consiglio di qualcuno, mio padre ha decisodi pagare l’Ici/Imu. Pochi anni fa mio padre è deceduto e noi figli non abbiamo potuto fare la successione, pare perchè il terreno non è di proprietà. Adesso dopo 5 anni il Comune ha mandato a tutti gli eredi l’Imu da pagare. Due avvocati ci hanno detto che non dobbiamo pagare. E’ vero? Perchè altre persone con casi analoghi pagano, altre persone non hanno pagato è gli è arrivato il bollettino con aggiunta di mora, dall’agenzia dell’entrate. Cosa facciamo?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Flora, il Comune trae i dati dal Catasto nazionale e, quindi, in quanto l’immobile è regolarmente accatastato a vostro nome siete tenuti al pagamento di tutti tributi comunali. Non pagando ricorrete in sanzioni e in cartelle esattoriali. Cordiali saluti.

  • Francesca ha detto:

    Buongiorno,
    Ho un quesito a chi nessuno pare trovare una soluzione. Spero che qualcuno qui possa aiutarmi :)
    Ho ricevuto in eredità una proprietà costituita da terreno agricolo e villa coloniale acquistato dai miei bisnonni nel 1943, trattasi quindi di immobile ante 1963. L’immobile e composto da una struttura principale è da tre stanze complessivamente si 60mp costruite sicuramente successivamente ma non si sa quando (non siamo quindi certi che le tre stanze in questione sono ante 1963). Quando i miei nonni hanno fatto accatastare la proprietà la piantina depositata in catastò comprende anche le 3 stanze in questione. Ora dovrei vendere l’intera proprietà ma non so come comportarmi con queste 3 stanze…. per demolirle dovrei comunque fate una pratica catastale il che equivale ad autodenunciarmi per un qualcosa di cui non c’è certezza …. se la vendo invece Rischio che l acquirente mi chieda i danni se un domani dovesse venir fuori che le tre stanze sono abusive..
    Qualcuno ha un suggerimento da darmi? Inoltre vorrei sapere se il tecnico che ha provveduto alla pratica di accatastamento della proprietà è in qualche modo responsabile nel caso risultasse che le tre stanze sono abusive.
    Grazie mille a chiunque possa e voglia aiutami!

    • Redazione ha detto:

      Gentile Francesca, nell’atto d’acquisto dei suoi nonni come viene descritto l’immobile? Viene specificato il numero dei vani? Deve verificare se all’ufficio tecnico comunale sono stati presentati o meno delle pratiche relative all’immobile, in modo tale da poter escludere che detto immobile abbia avuto delle modifiche posteriori al 1967. Inoltre, dovrebbe verificare presso gli Uffici Catasto se sono presenti atti (es. frazionamento, tipo mappale, vecchie planimetrie, busta di accatastamento – modello 3spc, ecc.) sempre al fine di escludere variazioni successive al 1967. Fatti questi accertamenti, il Notaio potrà ritenere l’immobile vendibile e dichiarare, quindi, che il suddetto è stato edificato antecedentemente al 1967. Cordiali saluti.

  • salvatore ha detto:

    ho un immobile abusivo però accatastato pago le tasse spazzatura imu ecc posso chiedere i fondi per la ristrutturazione?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Salvatore, se fa riferimento al bonus ristrutturazioni, è una agevolazione fiscale che non accerta preliminarmente la conformità urbanistica di un immobile. Quindi, il fatto che l’immobile sia abusivo non osta alla richiesta della agevolazione.

  • Allevi Chiara ha detto:

    Buongiorno, avrei bisogno cortesemente di un chiarimento. In caso di immobile fiscalizzato (art.34 DPR 380/2001), è lecito, e dunque possibile presentare l’aggiornamento catastale?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno, se avete provveduto alla regolarizzazione presso l’ufficio urbanistica del comune è necessario procedere anche con l’adeguamento al Catasto. Le consigliamo di chiedere chiarimenti ai tecnici abilitati che seguono la sua pratica. Cordiali saluti.

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