Differenza tra recupero crediti stragiudiziale e giudiziale

Differenza tra recupero crediti stragiudiziale e giudiziale

L’attività di recupero crediti può avvenire attraverso due differenti strade: stragiudiziale e giudiziale. Qual è quella migliore? Rispondiamo a questa domanda analizzando le differenze tra recupero crediti stragiudiziale e giudiziale.

INDICE:

  1. Cosa significa recupero crediti?
  2. Che differenza c’è tra giudiziale e stragiudiziale?
  3. Le tipologie di credito
  4. Quale scegliere tra recupero crediti stragiudiziale e giudiziale?
  5. La fasi del recupero crediti stragiudiziale

Cosa significa recupero crediti?

Il recupero crediti è un’attività che ha lo scopo di ottenere il pagamento, totale o parziale, di un credito da parte del debitore. Chi intende recuperare un credito può agire in proprio mettendosi in contatto con il debitore oppure può rivolgersi a un avvocato o a una società specializzata proprio in questo tipo di operazioni.

La prima cosa da fare quando si intende avviare un’azione di recupero crediti è verificare che il debito sia certo, definito, esigibile. Deve essere quindi provabile da documentazione, nonché quantificato e non vincolato. Esistono due strade da percorrere per il recupero crediti: quella in via stragiudiziale e quella in via giudiziale.

Che differenza c’è tra giudiziale e stragiudiziale?

Il recupero crediti stragiudiziale è una “soluzione amichevole” con la quale si invita il debitore ad un pagamento spontaneo. Questo può avvenire attraverso un insieme di attività che possono configurarsi in solleciti scritti, telefonici e visite domiciliari da parte di funzionari autorizzati.

Il loro scopo è, quindi, quello di invitare il debitore ad un pagamento spontaneo della quota di denaro dovuta. Ultimo tentativo di risoluzione stragiudiziale della controversia è la messa in mora, comunicata tramite raccomandata A/R. Con questa il debitore viene informato che se non salderà il proprio debito entro la data stabilita si procederà al recupero crediti per via giudiziale. A tal proposito vi consigliamo la lettura dell’articolo dedicato all’atto di precetto.

Attraverso il recupero crediti giudiziale, invece, si passa necessariamente attraverso le classiche vie giudiziarie. Tale procedura è finalizzata all’ottenimento di una condanna al pagamento e per questo sarà necessario rivolgendosi al Tribunale. In caso di mancato adempimento, nonostante la condanna al pagamento, si potrà arrivare a richiedere il pignoramento dei beni del debitore insolvente per soddisfarsi su di essi. In questo caso sarà necessario accertarsi che esistano beni o patrimoni da aggredire.

Le tipologie di credito

Qualora ci si trovi nella esigenza di recuperare un credito significa che si è verificato un inadempimento contrattuale da parte del debitore. Il recupero del credito può essere originato da un ritardo nel pagamento alle scadenze pattuite o dal mancato pagamento di una o più rate o del saldo dovuto. Ma quali sono le tipologie di credito? Si distinguono in funzione della natura del rapporto contrattuale in:

  • crediti commerciali, originati da rapporti commerciali tra persone fisiche e persone giuridiche (ad es. fornitura di merci, erogazione di servizi o di utilità e utenze, …)
  • crediti finanziari, riferiti principalmente ai rapporti con istituti di credito e società finanziarie (ad es. mutui, finanziamenti ipotecari, prestiti personali, anticipazioni in conto corrente, leasing immobiliare e beni strumentali, …)
  • insoluti, riferiti prevalentemente ai rapporti tra persone fisiche (ad. es. contratti di affitto, compravendita di beni immobili e beni mobili registrati, prestazioni di servizi
  • debiti, verso la Pubblica Amministrazione, enti di riscossione, persone giuridiche

Una volta verificata l’origine del credito, prima di intraprendere una azione di recupero crediti è indispensabile accertarsi che il debito sia:

  • certo, riferito quindi ad un contratto o scrittura privata
  • definito, ossia quantificato in termini economici
  • esigibile, sulla base del patrimonio disponibile del debitore che potrà essere aggredito

Quale scegliere tra recupero crediti stragiudiziale e giudiziale?

La scelta tra recupero crediti stragiudiziale e giudiziale dipende dalle circostanze e dagli obiettivi che si vogliono raggiungere.

Solitamente si ricorre al recupero crediti giudiziale quando i tentativi per cercare di recuperare le somme in modo amichevole non vanno a buon fine. Ci sono tuttavia alcune situazioni in cui è inevitabile ricorrere direttamente all’azione legale, saltando dunque il recupero stragiudiziale. Si pensi ad esempio il caso in cui si voglia evitare che un credito cada in prescrizione.

Ad eccezione di queste casistiche particolari si è quindi soliti preferire come primo step una soluzione amichevole. Perché? Per i vantaggi che comporta il recupero crediti stragiudiziale rispetto al recupero giudiziale. Lo svolgimento di questa pratica è, ad esempio, più rapida in quanto procede con solleciti scritti o telefonici e consente inoltre di ridurre i costi rispetto all’azione legale.

La fasi del recupero crediti stragiudiziale

Il recupero crediti stragiudiziale corrisponde quindi ad un approccio “bonario” alla procedura di recupero. Il creditore ha verificato che il suo credito è in sofferenza e intende minimizzare i costi e ridurre i tempi. Lo scopo è quindi quello di trovare una soluzione ottimale che soddisfi il creditore in primis e che consenta al debitore di adempiere alla obbligazione.

1. Rintraccio del debitore

La prima fase consiste nel rintraccio della residenza e del domicilio del debitore. È una attività propedeutica alle successive. In questo modo si avrà conoscenza dell’indirizzo di residenza anagrafica, del domicilio fiscale di una eventuale ditta e delle utenze telefoniche.

2. Sollecito scritto e telefonico

Si tratta di una lettera che invita al pagamento piuttosto che una diffida ad adempiere. È prassi inviare diversi solleciti con contenuti e toni differenti. Qui puoi scaricare i modelli di lettera di sollecito utili per tutte le fasi. Il sollecito telefonico è bene sia affidato ad una società specializzata per evitare contestazioni telefoniche. Raramente si ottiene una soluzione a seguito di un singolo contatto telefonico.

3. Contatto tramite esattore

L’invio dell’esattore presso il domicilio del debitore è un primo contatto utile per verificare la disponibilità del debitore e le possibilità e modalità di risoluzione della controversia. L’esattore, su incarico espresso del creditore, potrà proporre soluzioni di pagamento a rate, far sottoscrivere cambiali o riconoscimenti del debito.

4. Costituzione in mora

Qualora le fasi precedenti non abbiamo sortito risultati concreti, il creditore può inviare mediante raccomandata a.r. formale atto di costituzione in mora del debitore. Nella lettera il creditore intima il pagamento del debito entro un termine perentorio specifico, decorso il quale, in assenza del pagamento, darà seguito al recupero crediti giudiziale. Nell’atto ci messa in mora il creditore può intimare il pagamento anche degli interessi e spese maturati. Le finalità sono duplici. Da un lato si avvia la procedura di recupero crediti giudiziale. Dall’altro lato si evita la prescrizione del debito.

5. Rintraccio patrimoniale del debitore

Prima di intraprendere l’azione di recupero crediti giudiziale, è bene accertarsi che il credito sia ancora esigibile. Come? Verificando la consistenza del patrimonio, mobiliare ed immobiliare, di proprietà del debitore. A questo scopo sarà necessario verificare:

 

Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

© Riproduzione riservata

Se hai trovato utile questo articolo o hai bisogno di un chiarimento, lascia un commento nel form a fine pagina o scrivici a smartfocus@visureitalia.com. Inoltre, iscriviti alla newsletter per ricevere gratuitamente aggiornamenti su attualità economica, novità fiscali e tributarie, consigli pratici su normative, leggi e tributi!
Servizi VisureItalia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *