Chi deve pagare i debiti del defunto?

Chi deve pagare i debiti del defunto?

Al momento della morte del de cuius avviene l’apertura della successione. Coloro che succedono nei rapporti attivi e passivi del defunto sono i cosiddetti “chiamati all’eredità”, i quali assumono la qualità di eredi solo con l’accettazione dell’eredità. Chi paga i debiti del defunto? Vediamolo insieme.

Quali sono i debiti che passano agli eredi?

I debiti ereditari non sono altro che le obbligazioni lasciate dal defunto al momento della sua morte. In essi è ricompresa la somma capitale e gli eventuali interessi. Questi ultimi continuano a maturare anche dopo la morte del debitore.

Tra i debiti ereditari rientrano, ad esempio, le spese condominiali maturate, le bollette delle utenze non pagate, le imposte, il mutuo stipulato in vita dal defunto, nonché le relative rate scadute e non versate. Questi sono i debiti ereditari in senso proprio, ovvero quelli sorti in vita in capo al de cuius. Si aggiungono poi i pesi ereditari, cioè ogni obbligazione pecuniaria sorta successivamente al tempo di apertura della successione. Rientrano in questa categoria le spese funerarie, le spese necessarie alla eventuale predisposizione dell’inventario nonché le spese di amministrazione della massa ereditaria o di divisione della stessa.

Come evitare di pagare i debiti del defunto

E se il chiamato all’eredità non volesse farsi carico del fardello dei debiti del defunto? Dovrà rinunciare all’eredità entro 10 anni dall’apertura della successione, ossia dalla morte del de cuius (art. 480 c.c.). Questo termine è tuttavia più breve se l’erede è nel possesso anche di uno solo dei beni del defunto. In questo caso dovrà effettuare l’inventario entro 3 mesi dall’apertura della successione e, nei 40 giorni successivi, scegliere se accettare o meno l’eredità. Il mancato rispetto di tali termini comporta l’accettazione pura e semplice dell’eredità e, quindi, anche dei debiti del defunto.

Non esiste un’accettazione o rinuncia parziale dell’eredità. Tuttavia, l’erede potrebbe optare per l’accettazione con beneficio di inventario. Questa scelta viene spesso fatta quando non è chiaro il quadro dei debiti e del patrimonio del defunto. Anche in questo caso valgono gli stessi termini visti per la accettazione/rinuncia e con la medesima eccezione sopra vista.

L’accettazione con beneficio di inventario comporta che tutti i creditori non potranno pignorare il patrimonio personale dell’erede, ma solo i beni da questi ottenuti con la successione. L’erede risponde quindi dei debiti ereditari solo nei limiti dell’attivo ereditario e con i soli beni ereditari. Questo significa che qualora i beni ereditari non fossero sufficienti a pagare i creditori del defunto, questi ultimi rimarranno insoddisfatti in quanto non potranno aggredire il patrimonio personale dell’erede proprio in ragione del beneficio d’inventario. L’erede risponderà invece con il proprio patrimonio in caso di semplice accettazione dell’eredità.

Debiti defunto: cosa e come pagare

In caso di successione di più eredi, questi sono tenuti verso i creditori al pagamento dei debiti e pesi ereditari personalmente in proporzione della loro quota ereditaria e ipotecariamente per l’intero (Art. 754 c.c.). Tra questi non sussiste quindi un rapporto di solidarietà. Questo significa che il creditore non potrà chiedere l’intera prestazione ad uno solo dei coeredi.

Il defunto potrà comunque stabilire, nel proprio testamento, quote di ripartizione dei debiti differenti o che i coeredi rispondano dei debiti ereditari solidalmente tra loro. Nonostante questa disposizione mortis causa relativa ad una diversa suddivisione dei debiti ereditari, i creditori possono agire sempre pro quota per il recupero delle somme dovute nei confronti dei singoli coeredi. Questo perché l’intervento modificatore del testatore produce effetto soltanto nei rapporti interni tra i coeredi e non nei rapporti esterni con i creditori ereditari.

Se uno degli eredi paga al creditore in più rispetto alla propria quota, può chiedere agli altri eredi la restituzione della parte per cui essi devono contribuire. Il creditore può fare causa anche solo contro uno degli eredi senza l’obbligo di citare anche gli altri. Tuttavia la sentenza varrà solo per chi è stato parte nel processo.

Il principio di responsabilità pro quota degli eredi vige anche nel caso dei debiti fiscali. Il fisco può avanzare pretese solo nei confronti del soggetto avente la qualità di erede, cioè colui che ha accettato l’eredità. Le sanzioni, come ad esempio quelle di omesso o ritardato versamento delle imposte, non si trasmettono mai all’erede. Nel caso in cui pervenisse la richiesta di pagamento integrale, l’erede potrebbe infatti proporre un’istanza di sgravio.

I creditori devono aspettare fino a 10 anni?

Un termine 10 anni per poter accettare o meno l’eredità. Ma quindi i creditori del de cuius dovranno aspettare così lungo la decisione dei chiamati? Il nostro ordinamento ha voluto tutelare i terzi che vantano pretese creditorie nei confronti del defunto.

L’art. 481 c.c. consente infatti di ricorrere all’autorità per far fissare un termine entro il quale i chiamati all’eredità devono dichiarare se accettare o rinunziare. Trascorso questo termine senza che abbiano fatto la dichiarazione, i chiamati perdono il diritto di accettare.

 

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Ho conseguito la laurea in Economia e Gestione Aziendale e da sei anni mi occupo di digital marketing. Sono responsabile del blog SmartFocus e gestisco i canali social di VisureItalia® curando i rapporti con la community dei lettori. Ogni giorno mi informo su nuove normative in campo fiscale, tributario o economico e mi piace condividere le mie conoscenze con i nostri lettori.

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55 commenti per "Chi deve pagare i debiti del defunto?"

  • Valter ha detto:

    Ho letto l’articolo ma non mi à chiaro il discorso dell’accettazione: è deceduto il fratello di mia madre, che ha lasciato un piccolo debito con la casa di cura, non c’é eredità e quindi non c’è stata accettazione dell’eredità ne in maniera esplicita ne in maniera implicita da parte di nessuno. In questo caso non è tenuta a pagare il debito ne lei gli eventuali eredi di lei corretto?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Valter, nella situazione descritta, se l’eredità non è stata accettata, i partenti del de cuius potrebbero non essere responsabili del debito. Tuttavia, potrebbero comunque ricevere solleciti di pagamento in quanto chiamati all’eredità. Per non rispondere definitivamente dei debiti del de cuius è necessario regolarizzare la situazione rinunciando all’eredità. Le suggeriamo di consultare un avvocato specializzato in diritto successorio per ottenere una consulenza specifica sulla vostra situazione. Cordiali saluti.

  • Salvatore ha detto:

    Buongiorno, mio fratello è venuto a mancare, lasciando debiti per circa una 20 di mila euro con dei fornitori, aveva un’attività commerciale, lui aveva dei figli, ma se questi come plausibile rinunciano all’eredità, i creditori possono avvalersi sui fratelli, ho e meglio che anche i fratelli rinunciano all’eredità, grazie.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Salvatore, rinunciando all’eredità i figli ed il coniuge, dovranno di conseguenza rinunciarvi anche gli eventuali nipoti (figli dei figli), gli ascendenti e i fratelli e sorelle del de cuius. Cordiali saluti.

  • Loredana ha detto:

    Buonasera mia mamma è morta lasciando un testamento pubblicocome unica erede,però ho una sorella che possiede già 1/6 della casa ereditata da mio padre,ha chiesto la legittima sono d’accordo alla reintegrazione,ma tutte le spese che io ho fatto prima e dopo la morte della mamma posso richiederle per la sua quota a mia sorella( latitante da anni) graxie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Loredana, dipende dall’entità delle spese sostenute. Le suggeriamo di confrontarsi con un legale. Cordiali saluti.

  • Graziella ha detto:

    Salve io mia Sorella e un nipote abbiamo venduto appartamento ereditato dalla mamma deceduta. Visto che io ho sostenuto varie spese per i genitori ho diritto a farmi pagare 2/3 di loro?
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Graziella, dubitiamo che sia possibile chiedere un rimborso per l’assistenza fornita ai suoi genitori, in quanto non è ammessa la ripetizione di quanto è stato spontaneamente prestato in esecuzione di doveri morali o sociali (art. 2034 c.c.). Le suggeriamo di confrontarsi con un legale. Cordiali saluti.

  • Caterina ha detto:

    Salve, mio marito è venuto a mancare 2 mesi fa… ha lasciato un testamento olografo con un legato di un immobile di cui sono comproprietaria al 50%… purtroppo sono emersi anche debiti non eccessivi, ma a cui purtroppo ad oggi non sono in grado di fare fronte… abbiamo una figlia minore… non so cosa fare perché ho timore che il giudice tutelare possa impugnare per lesione della legittima, o eventuali creditori possano impugnare per recuperare i crediti… voglio proteggere mia figlia… confidando in una risposta, ringrazio anticipatamente

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Caterina, essendo una situazione particolare, che vede coinvolto anche un minore, le suggeriamo di farsi supportare da un legale. Cordiali saluti.

  • Carlotta ha detto:

    Salve, mio marito è venuto a mancare 2 mesi fa…ha fatto un testamento olografo con legato dell’immobile di cui sono comproprietaria al 50%.
    Ho rinunciato all eredità e vorrei chiedere la rinuncia anche per mia figlia minore essendo comunque mia erede. Quali possono essere le conseguenze? Se diversamente accettassimo entrambe con beneficio di inventario fino a quando i creditori possono chiedere il dovuto? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Carlotta, l’accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario significa che l’erede risponde dei debiti del defunto limitativamente a quanto ricevuto con la successione. Questa è obbligatoria quando l’erede è un minore. Cordiali saluti.

  • Fabio ha detto:

    Mio nonno aveva fatto procura a mio cugino( figlio della sorella di mio nonno) per un atto di compravendita, ma è deceduto prima dell atto.Io non ne ero a conoscenza. È corretto che mio cugino mi ha richiesto tra tutte le spese sostenute per il funerale ( che accordo) anche le spese sostenute per fare la procura del notaio tra lui e mio nonno? Sono nipote diretto (nonno materno) e unico erede.Grazie.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Fabio, se decide di accettare l’eredità di suo nonno, dovrà farsi carico anche degli eventuali debiti. Cordiali saluti.

  • Francesco ha detto:

    Buongiorno,a settembre 2022 e mancato mio Padre,avevadebiti non grossi con due finanziarie e l’unico bene che aveva intestato era un’auto del 2000 , a luglio 2023 abbiamo rinunciato all’eredità, io e altri 3 eredi abbiamo fatto la cosa giusta secondo lei?
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Francesco, solitamente la rinuncia all’eredità è la scelta migliore in caso in cui il valore dei debiti sia maggiore rispetto a quello del patrimonio ereditario. Cordiali saluti.

  • Marika ha detto:

    Buongiorno spiego la situazione a maggio e mancato mio papà diamo 2 eredi io e mio fratello che tra l altro per 30 anni non si è mai curato dei propri genitori tagliando i ponti
    Le bollette che erano intestate a mio papà luce gas acqua tari le ho interamente pagate io fino alla voltura a mio nome
    Posso chiedere il rimborso a mio fratello per la metà delle fatture? Grazie per la cortese rusposta

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Marika, certamente ha diritto a richiedere un rimborso. Le suggeriamo di presentare a suo fratello le ricevute dei pagamenti effettuati per le bollette e la voltura e chiedergli la metà dell’importo totale. Se dovesse rifiutarsi di contribuire alle spese, purtroppo l’unica via percorribile sarebbe quella di rivolgersi ad un legale che possa aiutarla a far valere i suoi diritti. Cordiali saluti.

  • Francesca Pettinato ha detto:

    Buongiorno, il padre dei miei figli minori è deceduto. Loro sono gli unici eredi. Abbiamo incassato il tfr. Accettando l’eredità con il beneficio d’inventario il trf va incluso? I debitori possono pretendere il pagamento delle loro somme con il tfr oppure questa somma non va toccata per il pagamento dei debiti? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Francesca, il TFR spetta agli eredi anche se hanno rifiutato l’eredità o se l’hanno accettata con beneficio di inventario. Il TFR, inoltre, non rientra nell’attivo ereditario e quindi non può essere richiesto da eventuali creditori del lavoratore defunto per il pagamento dei debiti. Le suggeriamo di confrontarsi con un legale, il quale, una volta analizzata del dettaglio la Sua situazione, le darà conferma o meno di quanto esposto. Cordiali saluti.

  • Riccardo ha detto:

    Buongiorno, una mia Zia credo sia deceduta. Avendo perso i rapporti da anni non ricordo tutte le generalità , ma solo nome e cognome. Non so altro. Mio fratello e un mio zio stanno ricevendo telefonate da enti finanziari che pretendono da noi che risolviamo dei suoi debiti.
    Come posso fare per rinunciare alla sua eredità avendo così poche informazioni? Non so neanche se sia effettivamente deceduta…
    E se non rinuncio entro i dieci anni cosa succede? Grazie molte.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno, siamo spiacenti ma con le informazioni in suo possesso non possiamo aiutarla. Il diritto di accettare l’eredità, come previsto dall’art. 480 c.c., si prescrive in dieci anni.
      Se entro tale termine il chiamato all’eredità non accetta o rinuncia, il diritto di accettare viene meno. Cordiali saluti.

  • dina ha detto:

    Buongiorno, uno zio del mio ex marito e’ deceduto ed ha lasciato dei debiti
    il fratello, cioe’ mio ex suocero insieme agli altri fratelli, hanno fatto rinuncia, e cosi anche i miei cognati con i loro figli maggiorenni
    il mio ex marito ancora non ha fatto la rinuncia.
    essendo che oramai mio figlio maggiorenne abita con me in altra regione, e’ necessario che faccia anche lui eventuale rinuncia oppure , nel caso il mio ex marito erediti i debiti, e non sia in grado di pagarli, ricadrebbero sul figlio?
    oppure piu semplicemente mio figlio, alla morte del padre , potrebbe fare rinuncia all’eredita direttamente?
    non vorrei che se il mio ex marito avendo debiti non fosse in grado di pagare si rivalessero sul figlio
    Grazie mille.
    vorrei sapere come muovermi

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Dina, Suo figlio dovrà procedere con la rinuncia successivamente alla rinuncia del padre. Nel caso, invece, il Suo ex marito accettasse l’eredità, i debiti ricadrebbero su suo figlio successivamente al decesso del padre. In seguito al verificarsi di quest’ultimo evento, suo figlio potrebbe rinunciare all’eredità. Cordiali saluti.

  • Francesco ha detto:

    In una situazione di credito ad una finanziaria, i nipoti minorenni di un erede che ha fatto la rinuncia eredità in tribunale, devono anche i minori fare rinuncia o si può fare il momento che i creditori esigono dai minori il pagamento,visto che la rinuncia è possibile nei 10 anni? Grazie.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Francesco, in questo caso le alternative sono due:
      1) ricorrere all’articolo 2942 n. 1 del Codice Civile, secondo cui la prescrizione rimane sospesa contro i minori non emancipati per il tempo in cui non hanno un rappresentante legale e per 6 mesi successivi dalla nomina del medesimo o dalla cessazione dell’incapacità,
      2) nel caso in cui non venga nominato alcun rappresentante legale per il minore, bisognerà attendere il raggiungimento della maggiore età dello stesso. Quindi, il termine di 10 anni di prescrizione inizierà a decorrere dal compimento del diciottesimo anno di età.
      Le suggeriamo di richiedere la consulenza di un legale che possa analizzare più nel dettaglio la sua situazione. Cordiali saluti.

  • Rita ha detto:

    Dimenticavo di specificare che io e mia madre in questo momento non possiamo pagare i debiti. Quindi lui ha paura che deve pagare anche la nostra cuota

  • Rita ha detto:

    Salve volevo sapere mio padre e defunto ha lasciato un eredità una casa siamo io mio fratello e mia madre solo che mio padre non ha mai pagato i tributi. E abbiamo ereditato noi i debiti. Ora mio fratello vuole regolarizarsi a pagare la sua parte di debito però ha paura che deve pagare anche la nostra parte di debito. Ma il debito è personale? Imu è tributi?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Rita, esistono debiti come quelli relativi all’IMU che non sono frazionabili e pertanto suo fratello non potrebbe pagare soltanto la sua quota. Le suggeriamo di recarvi insieme all’Ufficio Tributi del vostro Comune per quantificare l’ammontare dei debiti e valutare come procedere per regolarizzare la situazione. Cordiali saluti.

  • Francesco ha detto:

    In una situazione in cui un componente di una famiglia per esempio mia moglie per evitare di doversi ritrovare ad avere in eredità debiti di fratelli e sorelle, può in qualche modo rinunciare al cognome originario e rifiutare debiti di famigliari indebitati non avendo mai avuto contatti con loro in passato. Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Francesco, il cambio del cognome non è una soluzione per sfuggire al pagamento dei debiti in quanto, poiché sarà registrato presso gli archivi dell’anagrafe della popolazione residente, così come presso i registri dell’Agenzia delle Entrate, sarà sempre possibile risalire dai vecchi dati anagrafici a quelli nuovi. Per non farsi carico dei debiti familiari, sarà sufficiente rinunciare all’eredità. Cordiali saluti.

  • Francesco ha detto:

    In caso di morte di un fratello sposato e con figli maggiorenni, i suoi debiti vengono pagati dagli eredi naturali, moglie e figlia . Possono subentrare le sorelle sposate nel subentro di pagamento del defunto da parte della finanziaria. Grazie per la risposta che darete.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Francesco, le sorelle subentrerebbero nell’eredità soltanto se la coniuge e la figlia rinunciassero alla stessa. Cordiali saluti.

  • Sofia ha detto:

    Buongiorno,
    i genitori di mio marito sono stati condannati al pagamento di una somma, la loro casa é stata pignorata e attualmente una parte della pensione di mio suocero è pignorata. Essendo mio marito figlio unico, se rinuncia all’eredità, i creditori si rivolgeranno ai miei figli? e se anche loro rinunciano all’eredità, rinunceranno solo alla parte dei nonni paterni o dovranno rinunciare anche all’eredità lasciata da noi?
    Cordiali saluti

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Sofia, si tratta di due eredità diverse, quindi la rinuncia di una non implica la rinuncia automatica dell’altra. Cordiali saluti.

  • Alessandra ha detto:

    Buonasera, mio padre ha accumulato un debito consistente con le banche e la casa di famiglia è stata pignorata. La pratica ha avuto inizio nel 2015 e nel 2022 la casa è stata venduta, naturalmente la vendita ha coperto solo parte del debito accumulato da mio padre. Mi chiedevo, una volta che lui non ci sarà più la banca farà rivalsa su me e mia sorella? E se noi rinunciassimo all’eredità continuerebbero a chiedere di pagare agli eredi successivi? Quindi i nipoti di mio padre?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Alessandra, in caso di decesso di Suo padre, nel patrimonio ereditario saranno compresi anche i debiti, dei quali risponderanno coloro che accetteranno l’eredità. In caso di vostra rinuncia, i chiamati all’eredità saranno i nipoti, che dovranno a loro volta rinunciare se non vorranno farsi carico dei debiti. Cordiali saluti.

  • Giovanni ha detto:

    Il de cuius (mamma)lascia il solo patrimonio immobiliare all erede legittimo ( figlio unico )
    e il patrimonio mobiliare a un legato legato sempre nel rispetto della disponibile.

    L erede legittimo interdetto, tramite tutore accetta il patrimonio con il beneficio d inventario ( patrimonio consistente)

    Chi paga i debiti ereditari calcolati alla data della morte e i pesi ereditari calcolati dopo la morte della mamma?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Giovanni, i debiti ereditari gravano solamente sugli eredi, non sui legatari (art. 756 c.c.). Nel caso esposto l’unico erede hanno accettato con il beneficio d’inventario, pertanto sarà quest’ultimo a rispondere dei debiti del defunto, ma esclusivamente con il patrimonio ereditato. Cordiali saluti.

  • Antonella ha detto:

    Salve!
    Mio zio è deceduto e ha lasciato debiti pari a un grosso ammontare. Moglie e figli hanno rinunciato all’eredità. I figli però hanno delle figlie, delle quali due sono ancora minorenni. A causa del debito dello zio è stata aggredita 1/6 della casa ereditata dal nonno, ossia il padre del defunto, mentre la madre ai tempi della morte di mio zio era ancora viva. La nonna, anni prima, aveva fatto un atto di donazione della sua parte di casa a me che sono la figlia del gemello di mio zio, del quale ho acquistato il suo sesto ereditato dal nonno. Cosa devo aspettarmi una volta che nipotine del defunto compiono tutte la maggior età? I debiti passeranno a mio padre, unico fratello del defunto? E se mio padre passerà a miglior vita prima, i debiti passeranno a me e ai miei fratelli? Nel qual caso come devo fare per evitare i debiti? E come devo fare per riscattare il sesto della casa di mio zio? Perderò tutto il resto della casa?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Antonella, le suggeriamo di chiedere la consulenza di un Notaio affinché analizzi nel dettaglio la situazione e verifichi se anche voi dobbiate rinunciare all’eredità per evitare di farvi carico dei debiti del vostro parente deceduto. Cordiali saluti.

  • Salvatore ha detto:

    Salve le spiego la nostra situazione. Mio padre ha lasciato debiti di imu e bollette non pagate da anni. Ci sono 5 eredi di cui una senza soldi e possibilità di pagare la quota dei debiti. Nel momento che arrivano i debiti da pagare chi paga la parte dell’erede impossibilitato?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Salvatore, nel caso in cui l’erede impossibilitato e i suoi discendenti rinuncino formalmente all’eredità, sia i crediti che i debiti del defunto passeranno agli eredi che hanno accettato di ricevere l’intero patrimonio ereditario. Cordiali saluti.

  • Davide ha detto:

    Buongiorno, mia sorella è deceduta nel 2016 e nel 2022 sono arrivate richieste di pagare bollette non pagate tra il 2014, 2015 e 2016. La prima domanda è: tali importi non dovrebbero andare in prescrizione dopo 5 anni? La seconda mi è sorta leggendo l’articolo: ma se non ho mai accettato l’eredità non dovrei ricevere queste richieste, no? E la terza domanda: essendo mia sorella sposata, perché la richiesta di pagare è arrivata a mia madre ma, se lei facesse rinuncia dell’eredità, dovrebbe arrivare a me? Vanno a tentativi e non per quota-parte?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Davide, da quanto ci espone sembrerebbe che sia stato raggiunto il temine di prescrizione. Vi suggeriamo di far presente la situazione al fornitore che ha emesso la bolletta. La comunicazione è arrivata a sua madre perché risulta chiamata all’eredità insieme al coniuge di Sua sorella. Nel caso sua madre decidesse di rinunciare all’eredità, dovrà rinunciarvi anche lei se non desidera succedere a Sua sorella. Cordiali saluti.

  • Roberto ha detto:

    Buonasera
    Se mio padre è deceduto e sorgono dei debiti chi li deve pagare? Non possedeva nessun immobile o altro . A chi è come va comunicata la rinuncia alla successione ?
    Cordiali saluti

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Roberto, i debiti del defunto passano agli eredi. Per rinunciare all’eredità è necessario rivolgersi a un notaio o al Cancelliere del Tribunale. Cordiali saluti.

  • GLORIA ha detto:

    Salve, ma come funziona per il TFR? cioè se faccio la rinuncia all’eredità ma il TFR mi viene devoluto dal terzo di mio padre defunto. I creditori di mio padre potranno aggredire il TFR?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Gloria, il Tfr del lavoratore dipendente deceduto in costanza di rapporto di lavoro non rientra nell’asse ereditario (art. 12, comma 1, lett. c), D.Lgs. n. 346/1990) e spetta agli aventi diritto indipendentemente dall’accettazione o rinuncia all’eredità. Tale somma non facendo parte dell’attivo ereditario non dovrebbero essere destinate al pagamento dei creditori del defunto. Le suggeriamo di confrontarsi con un legale, il quale, una volta analizzata del dettaglio la Sua situazione, le darà conferma o meno di quanto esposto. Cordiali saluti.

  • Giovanni ha detto:

    siamo 4 eredi, perchè il creditore può esigere e chiedere la somma anche da un solo erede ancora prima che diventi rede questo è ingiusto e a quale titolo.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Giovanni, la informiamo che il fisco può avanzare pretese solo nei confronti del soggetto avente la qualità di erede, cioè colui che ha accettato l’eredità. Cordiali saluti.

  • Grosso ha detto:

    Buongiorno
    Per quanto riguarda le bollette ENEL posso quindi pagarne la metà visto che eredito la metà di una palazzina divisa in due con un solo contatore attivo per i due appartamenti ?
    Come giustificare l’approccio à l’enel.
    Gli eredi risiedono tutti in francia
    Grazie per la vs risposta
    MC

    • Redazione ha detto:

      Gentile Grosso, nel vostro caso sarebbe necessario effettuare un cambio intestazione per mortis causa e l’utenza potrebbe essere intestata ad un erede, purché sia residente in quella fornitura. Si tratta di una situazione molto particolare, per cui le suggeriamo di chiedere informazioni alla società di fornitura elettrica. Cordiali saluti.

  • jessica ha detto:

    Salve, cercavo delle risposte ma ho più dubbi di prima…se mi padre è morto e abbiamo fatto successione..mi arriva da pagare l’imu del 2016 me se ho fatto successione nel 2020 la devo pagare o devo pagare la mia quota uscita dalla successione del 2020?
    graziee

    • Redazione ha detto:

      Gentile Jessica, gli eredi dovranno regolarizzare la situazione in base alle rispettive quote. Le suggeriamo di chiedere maggiori informazioni presso l’Ufficio tributi del comune in cui è ubicato l’immobile per risolvere ogni Suo dubbio. Cordiali saluti.

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