Cattivo pagatore: cosa significa, come saperlo e come uscirne

Cattivo pagatore: cosa significa, come saperlo e come uscirne

A causa della crisi, si fatica sempre più a rimborsare i prestiti contratti e a rispettare gli impegni finanziari presi, il che può avere un impatto significativo sul proprio credit score. Può capitare, infatti, di essere segnalato come cattivo pagatore, con inevitabili conseguenze negative da affrontare. Approfondiamo questo argomento nel nostro articolo.

INDICE:

  1. Cosa significa essere un cattivo pagatore?
  2. Quando si diventa cattivi pagatori?
  3. Chi può vedere questa segnalazione?
  4. Conseguenze della segnalazione come cattivi pagatori
  5. Come sapere se sono segnalato come cattivo pagatore?
  6. Quanto tempo dura la segnalazione al CRIF?
  7. Come cancellare una segnalazione di cattivo pagatore?

Cosa significa essere un cattivo pagatore?

Sia una persona fisica che un’azienda possono diventare un cattivo pagatore se non saldano le rate di un prestito. Anche se non esiste un elenco di cattivi pagatori, vi sono delle società che forniscono informazioni di natura creditizia agli istituti di credito, inclusa la segnalazione alla Centrale dei Rischi. Questi ultimi, poi, possono usarle per capire se è sicuro o meno erogare un determinato finanziamento.

Le più conosciute sono il Crif e la Centrale Rischi della Banca d’Italia, dove sono riportati sia i finanziamenti in regola sia quelli non in regola con i pagamenti:

  • Crif (Centrale RIschi Finanziari): si tratta di una società privata che fornisce informazioni sul credito. Gestisce Eurisc, un database nel quale confluiscono dati su prestiti personali, mutui, cessioni del quinto e tutti gli altri strumenti per erogare credito;
  • Centrale rischi della Banca d’Italia: svolge le stesse funzioni del Crif ma si tratta di un ente pubblico. In questo database sono segnalati i clienti che devono restituire cifre pari o superiori a 30mila euro oppure pari o superiori a 250 euro se il cliente è in difficoltà.

Quando si diventa cattivi pagatori?

L’inserimento nelle liste non avviene in modo immediato, dato che prima si invia una lettera di avvertimento. Se non ci si mette in regola entro due settimane, poi, si entra a far parte dell’elenco dei cattivi pagatori. A questo punto, però, bisogna attendere un determinato numero di mesi in base all’entità del ritardo del pagamento.

Chi può vedere questa segnalazione?

Gli istituti finanziari hanno la possibilità di accedere al SIC (Sistema di Informazioni Creditizie appartenente al CRIF) per conoscere la situazione economica dei debitori. Mediante la consultazione del registro cattivi pagatori Crif, ad esempio, si possono reperire tutte le informazioni relative alle richieste di credito e al rimborso di finanziamenti in corso. 

Nello specifico, in questo registro degli insolventi sono contenute sia le informazioni positive che quelle negative. Si tratta, pertanto, di tutte le segnalazioni ai cattivi pagatori che gli istituti di credito effettuano ogni mese nel momento in cui un cliente dovesse manifestare dei ritardi nei pagamenti.

Conseguenze della segnalazione come cattivi pagatori

I casi in cui si viene segnalati come cattivi pagatori sono diversi, ad esempio:

  • a causa di un mancato o ritardato pagamento di una o più  rate di un prestito o mutuo;
  • per un ritardo nel pagamento degli importi pagati con carta di credito;
  • in caso di lunghi periodi di giacenza in rosso del conto corrente;
  • per pignoramento;
  • in seguito alla revoca della carta bancomat e della carta di credito;
  • quando si pagano in ritardo le utenze per diverse volte di seguito.

Quando si viene segnalati nella banca dati come cattivi pagatori, le finanziarie e le banche saranno meno propense a fornire mutui e finanziamenti, perché dovranno verificare se la persona o l’azienda richiedente abbia già ricevuto segnalazioni per insolvenza oppure dei ritardati pagamenti. In questo caso, la concessione del credito può essere più complicato e potrebbero essere richieste delle garanzie accessorie come cambiali o la firma di una terza persona detta garante.

Come sapere se sono segnalato come cattivo pagatore?

Per ottenere informazioni sulla propria posizione creditizia, è possibile richiedere online su VisureItalia sia una Visura Crif che una Visura Centrale Rischi per persona fisica oppure giuridica:

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Visura centrale rischi persona giuridica

La visura CRIF su persona fisica o giuridica è svolta attraverso un accesso diretto alla banca dati del SIC. Consente di verificare la posizione creditizia di una persona fisica o giuridica, gli affidamenti in corso (carte di credito, finanziamenti, prestiti personali), eventuali insoluti e segnalazioni in Centrale Rischi come cattivo pagatore.

Il servizio visura Centrale Rischi, invece, è svolto mediante un accesso diretto alla Centrale Rischi della Banca d’Italia. Consente di verificare la posizione creditizia di una persona fisica o giuridica, gli affidamenti in corso (carte di credito, finanziamenti, prestiti), eventuali insoluti e segnalazioni in Centrale Rischi.

Leggi anche >> A cosa serve e come funziona una visura CRIF?

Quanto tempo dura la segnalazione al CRIF?

La durata della segnalazione nel SIC varia in base alla gravità dell’inadempienza finanziaria. Se si è stati inadempienti per due rate, ma successivamente si sono regolarizzati i pagamenti, il nome rimarrà registrato per un periodo di 12 mesi.

Nel caso in cui le rate non pagate siano state più di due, la conservazione delle informazioni si estenderà per un periodo di 24 mesi. Per situazioni di morosità più gravi, in cui non si è mai effettuato il pagamento dovuto, la durata della segnalazione può arrivare fino a 36 mesi.

È importante tenere presente che in circostanze simili, in cui la regolarizzazione dei debiti non si è verificata e l’importo dovuto non è mai stato versato, diventerà estremamente difficile ottenere ulteriori prestiti o finanziamenti, data la verifica negativa del merito creditizio.

Come cancellare una segnalazione di cattivo pagatore?

La cancellazione dei dati che risultano sui registri del Crif non avviene su richiesta. La prima cosa da fare, quindi, è rivolgersi direttamente alla banca o all’istituto di credito. La banca dati CRIF, infatti, prima di cancellare un nome dall’elenco dei cattivi pagatori, controlla con l’istituto di credito che tutte le posizioni creditizie siano in regola.

I tempi di cancellazione del Crif, infine, possono essere lunghi: da un minimo di 30 giorni a un massimo che può variare in base alla specifica situazione creditizia.

Leggi anche >> Cosa bisogna fare per ottenere la cancellazione CRIF?

 

Content Marketing Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione e un Master in Digital Marketing. Attualmente ricopro il ruolo di Content Marketing Specialist presso VisureItalia® e aiuto i lettori del blog SmartFocus a restare sempre aggiornati sulle novità in ambito fiscale, tributario ed economico.

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