Analisi aziendale: come capire se un’azienda è affidabile

Vorresti conoscere lo stato di salute patrimoniale e finanziario di una specifica azienda? Per verificare la sua affidabilità hai la possibilità di richiedere i report aziendali, che svolgono un’accurata analisi aziendale e si possono ottenere online indicando soltanto la denominazione e il codice fiscale di una società.

In questo articolo scoprirai:

Come si misura la solidità di un’azienda?

L’analisi aziendale è uno strumento molto utile per valutare i punti di forza e di debolezza di una determinata società. Questa indagine avviene utilizzando un metodo formato da diverse fasi che si susseguono in ordine cronologico. Ecco quali sono i tre step per valutare il grado di solidità di un’impresa:

1 – Rilevazione delle criticità

Dopo aver individuato gli obiettivi che un’azienda persegue, si procede alla rilevazione delle criticità, che possono essere produttive, finanziarie, fiscali, gestionali ecc.

2 – Analisi SWOT

Questo acronimo sta per Strenghts (forze), Weakness (debolezze), Opportunities (opportunità) e Threats (minacce). Tale analisi si basa sulla definizione di un determinato obiettivo e, a partire da questo, si analizzano i punti di forza e di debolezza che lo caratterizzano. Successivamente si intraprenderanno delle azioni volte ad ottimizzare i punti di forza, migliorare le aree di debolezza, sfruttare le opportunità e ridurre per quanto possibile le minacce.

3 – Piano d’azione

Una volta rilevate le criticità e definiti i punti di forza e di debolezza, si prepara il piano d’azione dell’analisi aziendale. In base agli obiettivi definiti, questo può consistere in una serie di modifiche strutturali, gestionali o di processi decisionali, tutte finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo, all’eliminazione delle criticità e al miglioramento degli standard in generale.

Si può verificare se un’azienda è affidabile?

Esistono diversi modi per valutare il grado di affidabilità di un’azienda. I principali fattori da tenere in considerazione sono i seguenti:

• la presenza o meno di protesti bancari o su cambiali, importante per analizzare il comportamento della società verso i fornitori;
• i pregiudizievoli, utili per capire se ci sono insolvenze che possono provenire dal Tribunale (fallimenti, sequestri, liquidazioni) oppure dalla Conservatoria (ipoteche, decreti ingiuntivi, pignoramenti);
• il bilancio, fondamentale per conoscere lo stato di salute e i conti di una società.

Leggi anche >> Cos’è il bilancio di esercizio di una società?

Questi report riportano i dati rilevati da diverse fonti ufficiali: Camera di Commercio, Tribunale, Conservatoria dei Registri Immobiliari e Catasto. Rappresentano un efficace strumento di analisi della clientela, sia quella consolidata che i nuovi clienti, dei fornitori e dei partner commerciali. Sono utili, inoltre, per valutare l’affidabilità, il grado di rischiosità e la solvibilità di un’azienda e per determinare il fido commerciale.

Quando l’impresa è solvibile?

La solvibilità aziendale è la capacità di onorare gli impegni presi con i creditori, quindi versando gli interessi e garantendo il rimborso totale dei capitali prestati. Ne consegue che quanto più un’azienda riesce ad effettuare il versamento nei termini prefissati, tanto più sarà considerata solvibile.

Ecco spiegato perché quando un’azienda richiede un prestito o un finanziamento, le banche e gli istituti di credito analizzano la sua solvibilità e il bilancio. Oltre a questo, inoltre, può capitare che per accedere al finanziamento sia sufficiente dimostrare che i debiti potranno essere saldati grazie ai flussi finanziari positivi prodotti dall’azienda.

Leggi anche >> Solvibilità aziendale: cosa significa e come si valuta?