Stato di famiglia e situazione di famiglia: quale differenza?

Stato di famiglia e situazione di famiglia: quale differenza?

Per lo Stato l’insieme delle persone che compongono un nucleo familiare può variare a seconda della situazione. In questo articolo ci soffermiamo ad analizzare la differenza che esiste tra stato di famiglia e situazione di famiglia.

Stato di famiglia

Il certificato stato di famiglia, in Italia, viene utilizzato per attestare la composizione della famiglia anagrafica, cioè l’insieme di persone legate dai seguenti possibili vincoli: parentela, affinità, coniugio, adozione. Da includere anche coloro che, per motivi affettivi, instaurano una stabile convivenza.

Questo certificato contiene oltre l’elenco di tutti i componenti della famiglia, le informazioni anagrafiche di ciascuno, quali:

  • nome e cognome;
  • data e comune di nascita;
  • comune e indirizzo di residenza.
  • le relazioni di parentela tra le persone (padre, madre, figlio, ..)

Certificato storico di stato di famiglia

Premettiamo che la famiglia anagrafica è un concetto ben distinto da quello di famiglia nucleare o civile, quest’ultima composta da persone unite in matrimonio con effetti civili riconosciuti. La conseguenza è che la famiglia anagrafica e la famiglia nucleare o civile possono anche non coincidere.

Nel caso di necessità di informazioni riguardanti la composizione del nucleo familiare originario o risalente a una data pregressa, oppure a persone decedute o non più residenti, si può richiedere il certificato storico di stato di famiglia.

Situazione di famiglia

Invece, per quanto riguarda la situazione di famiglia, ci si riferisce al nucleo familiare che oltre ad essere composto da moglie, marito ed eventuali figli, include anche l’insieme di persone che non hanno legami di parentela, ma che vivono stabilmente insieme, o che sono a carico della stessa persona ai fini IRPEF, o che comunque possiedono una serie di requisiti stabiliti dalla legge.

Certificati di famiglia: modalità d’uso e limitazione

Sia i certificati riguardanti lo stato di famiglia, che quelli sulla situazione di famiglia, è possibile richiederli al proprio Comune di residenza. Possono essere richiesti presentando un documento di identità valido e pagando l’imposta di bollo. Per ottenerli è necessario specificare le modalità di utilizzo. Perché? Ciò è importante per poter verificare l’eventuale esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo. L’esenzione dipende dalle scelte del Comune in questione.

Una precisazione importante: dal 7 Marzo 2001, secondo il D.P.R. n. 445 del 28.12.2000, le amministrazioni pubbliche non possono più chiedere ai cittadini i certificati per i quali è possibile produrre solo un’autocertificazione.

Stato di famiglia bis?

Quando si parla di famiglia anagrafica, così come specificato prima, s’intende un insieme di persone conviventi, legate da un vincolo di parentela, di matrimonio, di tutela o di affinità. Ma si può trattare anche di un legame semplicemente affettivo, senza però tenere in considerazione i rapporti occasionali. Ciò vuol dire che è possibile avere due stati di famiglia nella stessa abitazione.

Esempio: può accadere tra coinquilini, ossia quando non esiste alcuna delle relazioni citate sopra. Basterà, semplicemente, presentare una specifica dichiarazione di stato di famiglia in Comune.

 

Sono un avvocato del Foro di Cagliari, specializzato in materia di diritto civile e, in particolare, in diritto di famiglia e minori, recupero del credito e risarcimento del danno. Da oltre 15 anni metto a disposizione dei Clienti le mie competenze specialistiche e attraverso SmartFocus voglio aiutare persone e le imprese a capire i problemi connessi con il recupero di un credito nei confronti di un debitore.

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26 commenti per "Stato di famiglia e situazione di famiglia: quale differenza?"

  • Vanessa ha detto:

    Buonasera,
    per la compilazione di alcuni documenti mi viene richiesto di compilare lo stato di famiglia.
    Insieme a me, mia madre e mio fratello è residente con noi anche il compagno di mia madre, i quali non hanno alcun vincolo legale (non sono conviventi di fatto ne sposati).
    Sullo stato di famiglia, nei miei confronti il compagno di mia madre che titolo di grado di parentela ha?
    Spero di essere stata chiara, grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Vanessa, il compagno di tua madre potrebbe non risultare nello stato di famiglia, poiché ciò dipende dalle informazioni dichiarate presso l’Ufficio Anagrafe del Comune di residenza. In caso di dubbi, puoi richiedere il certificato Stato di famiglia per verificare le informazioni registrate in Comune. Cordiali saluti.

  • Stefania ha detto:

    Buongiorno, mio figlio coniugato e con un figlio di 3 anni, ha venduto l’appartamento cointestato con la moglie (1^ casa).
    In attesa di acquistare una nuova casa li abbiamo ospitati in casa mia in comodato d’uso gratuito (come specificato nel cambio di residenza). Abbiamo cercato di sistemare il nostro piano terra e mezzanino x loro (ci sono 2 bagni) ed io e mio marito siamo al primo piano.
    Mio figlio è andato a fare l’isee e abbiamo scoperto che risultiamo tutti in un unico stato di famiglia perché allo stesso numero civico per cui vogliono sapere anche i nostri redditi.
    Non trovo giusta una cosa del genere perché non vera
    Cosa possiamo fare per avere due stati di famiglia distinti?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Stefania, lo stato di famiglia risulta lo stesso in quanto avete rapporti di parentela e risultate nella medesima residenza. Le suggeriamo di approfondire rivolgendosi al comune. Cordiali saluti.

  • daisi ha detto:

    Buongiorno chiedo un’informazione.
    Alla morte del padre (capofamiglia) lo stato famiglia era composto da padre. madre convivente e figlia.
    Ora se il padre è deceduto la madre diventa capofamiglia o cosa?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Daisi, le confermiamo che il cambiamento dell’intestatario della scheda di famiglia avviene soltanto nei casi di decesso o di trasferimento dello stesso. Cordiali saluti.

  • Carmela ha detto:

    Buongiorno . Nel mio stato di famiglia c’è il mio ex marito e mio figlio maggiorenne. Ma nessuno dei due vive con me. È sufficente autocertificare questo per ottenere sussidi , RDC o altro poiché disoccupata.?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Carmela, se queste persone hanno cambiato la loro residenza, può rivolgersi al comune per l’aggiornamento dello stato di famiglia. Cordiali saluti.

  • Stefania ha detto:

    Buonasera
    Volevo un informazione sul mio stato di famiglia ci sono io e mia figlia e il mio compagno ma indica questa voce (affidatario ho affettivo) ..cosa voldire??
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Stefania, l’affidatario è colui che deve accogliere presso di sé il minore e provvedere al suo mantenimento e alla sua educazione, tenendo conto delle indicazioni dei genitori per i quali non vi sia stata pronuncia ai sensi degli artt. 330 (decadenza della potestà sui figli) e 333 (condotta del genitore pregiudizievole ai figli) del Codice Civile. Le suggeriamo di recarsi all’Ufficio Anagrafe del suo Comune per verificare nel dettaglio la vostra situazione. Cordiali saluti.

  • ESPEDITO ha detto:

    Salve, qui in Spagna per un complemento della mia pensione, mi chiedono il Libro di Famiglia dove viene annotato la nascita delle mie due Figlie. Premetto che questo documento io non l’ho mai chiesto e non so se esiste in Italia.Ho pensato che un Certificato Storico del Certificato di Famiglia potrebbe essere l’equivalente. Non ne sono sicuro, mi potete aiutare e dirmi quale certificato devo chiedere? Grazie!

    • Redazione ha detto:

      Gentile Espedito, il certificato che dovrebbe fare al caso suo è il Certificato storico stato di famiglia alla data in cui risiedeva in quel determinato comune italiano con le Sue figlie. Cliccando sul link del servizio, nella colonna a destra, può visionare un fac simile del certificato. Il nostro servizio Assistenza Clienti è a Sua disposizione per chiarimenti ed informazioni. Non esiti a contattarci al Numero Verde 800171035.
      Cordiali saluti.

  • Mario ha detto:

    Buongiorno,
    il quesito è il seguente.
    Una coppia convivente, senza figli, (stesso stato di famiglia) si lascia.
    La donna va a vivere nel suo paese d’origine.
    Dopo circa sei mesi, non ha intenzione di variare la sua residenza.
    E’ stata fatta richiesta al comune di poterla levare dallo stato di famiglia, e segnalato il tutto alla polizia municipale.
    Intanto la donna continua a non volerne sapere.
    Essendo ormai separati e non avendo più contatti, chiedo se ci sia qualche secondo fine da tutto questo.
    Quali diritti reali sono derivanti dall’essere semplicemente nello stesso stato di famiglia?
    Ringrazio se mi risponderà.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Mario, il fatto di far parte dello stato di famiglia non comporta di per sé nessun diritto. Cordiali saluti.

  • Marcello ha detto:

    Buonasera ho, da pochissimo, affittato, Insieme a mia moglie una casa in coabitazione con una mia amica che ha 2 figlie. (ovviamente per aiutarla in un momento di difficoltà) il tutto con un contratto di coabitazione con la legge 431 da dove si evince che cmq è una cosa transitoria e temporanea. Fra l’altro io e mia moglie lavoriamo quasi sempre fuori, inun altra città e ritorniamo ogni 2 week per un sabato e domenica pom ripartiamo. Nel comune della nostra città ci vogliono obbligare a farci mettere nello stesso stato di famiglia ma io insisto sul fatto che siamo coinquilini e che possiamo rimanere in stati di famiglia separati l? Visto che fra l’altro questo convivenza è possibile solo perché io e mia moglie siamo sempre assenti. Inoltre il funzionario ci ha scoraggiato dicendo che appena verranno i vigili urbani per attestare la residenza della mia amica ci denunceranno perché non capiscono come è possibile che questi 2 nuclei familiari convivano (vivo in un paesino e ci vedono qualcosa di losco). È vero? Possiamo insistere sulla nostra idea? Ci sono dei riferimenti normativi che possiamo portare a nostra tutela? Viceversa a mali estremi se non ci fossero soluzioni e accettassimo di restare nello stesso stato di famiglia, ciò cosa comporterebbe da un punto di vista sanitario, economico, etc? Grazie anticipatamente. MARCELLO

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Marcello,
      per famiglia si intende, dal punto di vista anagrafico, un insieme di persone che hanno dimora abituale nello stesso Comune, che coabitano e che sono legate da vincoli affettivi o da vincoli di matrimonio, di affinità, di parentela, di tutela o di adozione, come precisato dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 223 del 30 maggio del 1989 all’articolo 4. Non è detto che delle persone che vivono nella stessa abitazione diano luogo alla medesima famiglia anagrafica. Ci possono essere infatti più nuclei familiari che vivono nella stessa abitazione. La sua interpretazione è corretta, il problema è farla accettare dal Comune. Non trova riscontro poi l’ipotesi di una multa. Se tutte le persone hanno la residenza anagrafica e la dimora abituale nel medesimo indirizzo, non si ha alcuna violazione di norme.

  • ALESSANDRA ha detto:

    Buongiorno, quale certificato bisogna richiedere per conoscere gli eredi di un defunto? Mia nonna è da poco deceduta. Quando si sposò con mio nonno lui era già genitore di 4 figli e non sappiamo se venne mai fatta la pratica di adozione dei suoi figli. Per sbrigare alcune pratiche burocratiche abbiamo bisogno di sapere se gli eredi sono i fratelli di nonna oppure i figli (se venne fatta adozione)

  • Marco ha detto:

    Devo esibire un documento che attesti il grado di parentela con mio padre che però non vive con me, cosa devo richiedere?

  • Simone ha detto:

    Buona sera,
    Sono residente a Casier (TV) insieme alla mia compagna.
    I miei genitori abitano e sono residenti a Civitavecchia. Quale è il mio stato di famiglia? Insieme alla mia compagna a Casier dove sono residente o a Civitavecchia con i miei genitori? Grazie mille!

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Simone,
      lo stato di famiglia è riferito al Comune presso il quale ha la sua residenza anagrafica. Pertanto, lo stato di famiglia deve essere richiesto a Casier (TV)

  • mariacristina tigani ha detto:

    buon giorno io dovrei fare domanda x gli assegni familiari e mi hanno chiesto di presentare cud degli ultimi 2 anni e codice fiscale di tutti i componenti della famiglia… io e il mio compagno conviviamo e abbiamo 2 bimbi… ora mi chiedo devo presentare il mio cud o anche il suo?? e i codici fiscali ??

    • Redazione ha detto:

      Gentile Mariacristina, deve presentare il CUD di tutti i componenti della famiglia che percepiscono redditi ed i codici fiscali di tutti, compresi i bambini.

  • Sara ha detto:

    Espongo di seguito la nostra situazione:
    Io e il mio compagno conviviamo a Collecchio dove io ho la residenza. Lui ha la residenza a Parma presso casa di sua mamma ed essendo ricercatore universitario risulta ai fine Irpef a carico di sua madre.

    A fine mese nasce nostra figlia alla quale vorremmo assegnare la residenza del padre (per via dell’asilo). Quindi se risultasse residente con il mio compagno potrei dichiararla ai fini Irpef a mio carico (essendo impiegata dipendente potrei farlo mentre il mio compagno no)?
    Inoltre si creerebbero dei problemi per il calcolo dell’isee? Cioè dovremmo includere nel nucleo famigliare anche la mamma del mio compagno?

    • Redazione ha detto:

      Il principio base da cui partire per rispondere ai suoi quesiti è la composizione del nucleo familiare. La “famiglia anagrafica” è quell’insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi che coabitano all’interno di una stessa unità immobiliare. Lo stato di famiglia rispecchia la composizione della famiglia ai soli fini anagrafici: ovvero per registrare le persone residenti in un determinato Comune […] in armonia con la funzione caratteristica dell’anagrafe che è quella di rispecchiare lo stato di fatto (legge 24 Dicembre 1954, n. 1228 D.P.R. 30 Maggio 1989, n. 223).
      Nel suo caso specifico, per comporre il nucleo familiare, la coabitazione presso la medesima unità immobiliare è una condizione indispensabile. Pertanto, se intende portare in detrazione ai fini Irpef sua figlia come risultante a suo carico, la stessa deve abitare presso la medesima residenza della madre (Collecchio). Il nucleo familiare include quindi le persone che coabitano nella medesima unità immobiliare, il suo compagno e la madre del suo compagno, essendo residenti in un’altro comune (Parma), formeranno un nucleo familiare a sé stante. La dichiarazione ISEE, allo stesso modo, considera le persone che abitano nella stessa residenza come risulta dallo stato di famiglia.

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