Scadenza IMU 2019: quando e come pagarla

Scadenza IMU 2019: quando e come pagarla

Avete preparato il vostro modello F24? Manca poco ormai alla scadenza IMU 2019 e in questo articolo abbiamo riportato alcune informazioni utili per il versamento dell’Imposta Municipale Propria.

IMU 2019: chi paga l’Imposta Municipale Propria

L’Imposta Municipale Propria, ovvero l’IMU, è una componente dell’Imposta Unica Comunale, istituita in Italia con la Legge di Stabilità 2014 (L.147/2013). La IUC comprende, infatti, l’IMU, il tributo per i servizi indivisibili TASI e la tassa sui rifiuti TARI.

L’IMU è un’imposta di natura patrimoniale a cui devono adempiere:

  • proprietari di immobili
  • titolari dei diritti reali di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sugli immobili
  • titolari di contratto di leasing

Gli immobili soggetti all’imposta sono i fabbricati, i terreni, le aree fabbricabili, a qualsiasi uso destinati, compresi quelli strumentali o alla cui produzione o scambio è diretta l’attività dell’impresa.

Tra i casi di esclusione dal pagamento dell’IMU rientra, invece, l’abitazione principale e le relative pertinenze (queste ultime nel numero massimo di una unità per ciascuna categoria catastale C/2, C/6 e C/7), ad eccezione delle case di lusso iscritte nel catasto fabbricati alle categorie A/1, A/8, A/9.

Ci sono, inoltre, dei casistiche specifiche, esenzioni, riduzioni e detrazioni e per questo vi invitiamo a prendere visione delle guide IMU 2019 messe a disposizione del Comune in cui è ubicato il vostro immobile.

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Il calcolo dell’IMU dipende dal tipo di immobili: fabbricati, terreni e aree fabbricabili. Quello che varia è, nello specifico, la base imponibile.

Come calcolare l’imposta IMU

Per calcolare l’IMU 2019 fabbricati è necessario, innanzitutto, conoscere la rendita catastale dell’immobile soggetto a tale tassazione. È possibile ottenere questo valore attraverso:

Visura catastale imu tari e tasiRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Visura catastale imu tari e tasi

Questa sarà poi soggetta a una rivalutazione obbligatoria del 5%.
Il risultato ottenuto dovrà essere poi moltiplicato per un coefficiente, diverso in base alla tipologia di fabbricato. Per le abitazioni e pertinenze
comunque il coefficiente è 160, per gli uffici invece è 80, per i negozi è 55, ecc.

La base imponibile dei terreni agricoli e dei terreni non coltivati si ottiene moltiplicando il reddito dominicale risultante in catasto rivalutato del 25% con un coefficiente pari a 135.

Per quanto riguarda, invece, le aree edificabili, la base imponibile è pari al valore venale in comune commercio al 1° gennaio dell’anno di imposizione, ovvero il valore di mercato.

Alla base imponibile così calcolata si applica poi l’aliquota IMU 2019 deliberata da ogni singolo Comune per la specifica unità immobiliare.

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Quando scade l’IMU 2019

L’IMU è un’imposta in autoliquidazione, questo significa che il contribuente deve provvedere da solo al calcolo e al versamento dell’imposta dovuta, tenendo conto di quanto previsto dalla legge e delle aliquote, detrazioni, riduzioni, agevolazioni eventualmente deliberate dal Consiglio Comunale.

Il versamento dell’IMU deve avvenire in due rate di pari importo. La rata in acconto ha scadenza il 16 giugno, mentre la rata a saldo il 16 dicembre. Il contribuente può provvedere al pagamento dell’intero tributo annuale in unica soluzione entro il 16 giugno.

Nel caso dell’IMU 2019 il termine per l’acconto è prorogato di diritto al 17 giugno, poiché il 16 cade di domenica. Il saldo andrà versato, invece, entro il 16 dicembre 2019.

Il versamento dovrà avvenire tramite modello F24 compilando la sezione “IMU e altri tributi locali” e dovrà poi essere presentato presso qualsiasi sportello postale o bancario.

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Pagamento IMU in ritardo

Se il contribuente non ha effettuato il pagamento IMU nelle scadenze sopra indicate, è possibile versare tardivamente l’imposta dovuta applicando una sanzione ridotta e gli interessi moratori. Si tratta della procedura del Ravvedimento Operoso, regolato dall’art. 13 del Decreto Legislativo n. 472/97 (e successive modificazioni) e dalla circolare delle Finanze n. 184/E del 13/07/98.

Ci sono quattro tipologie di ravvedimento che dipendono dal ritardo con cui viene effettuato il pagamento:

  • Ravvedimento Sprint può essere applicato entro il quattordicesimo giorno dalla data di scadenza. È prevista una sanzione dello 0,1% giornaliero del valore dell’imposta
  • Ravvedimento Breve, applicabile dal 15° al 30° giorno di ritardo, prevede una sanzione pari a 1,5% dell’importo da versare.
  • Ravvedimento Medio, a cui si può accedere dal 30° giorno di ritardo fino al 90° giorno. La sanzione è del 1,67%.
  • Ravvedimento Lungo previsto per i ritardi oltre 90 giorni dalla normale scadenza, ma nei limito dei termini prescritti dal vigente regolamento delle Entrate. La sanzione prevista è del 3,75% dell’importo da versare.

Alla sanzione devono essere poi aggiunti gli interessi giornalieri calcolati sul tasso di riferimento annuale.

In caso non si ricorra al ravvedimento operoso, sarà applicata una sanzione pari al 30 per cento dell’imposta omessa o tardivamente versata.

 

Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

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