Domicilio digitale dell’impresa: cos’è e come ottenerlo?
A partire dal 1° ottobre 2020 ogni azienda deve avere il proprio domicilio digitale. Si tratta di un requisito fondamentale per essere regolarmente iscritti nel Registro Imprese delle Camere di commercio. Agli inadempienti, infatti, oltre al pagamento di una sanzione amministrativa, sarà assegnato un domicilio digitale dalla Camera di Commercio, in seguito reso disponibile nel Cassetto digitale dell’imprenditore. Approfondiamo questo argomento nel nostro ultimo articolo.
INDICE:
Cos’è il domicilio digitale?
Sappiamo che la Posta Elettronica Certificata (PEC) è un sistema di comunicazione che attesta l’invio e l’avvenuta consegna di un messaggio di posta elettronica. Come anticipato, il 1° ottobre 2020 il Codice dell’amministrazione digitale ha introdotto, con il Dlgs 217/17, il concetto più ampio rispetto alla PEC di domicilio digitale.
Si tratta, infatti, del luogo virtuale in cui imprese, cittadini e professionisti indicano di voler ricevere le proprie comunicazioni online con valenza legale: sostituisce, quindi, il domicilio fisico per il recapito delle comunicazioni ufficiali. Tra i principali vantaggi rientrano i seguenti:
- certezza del rintraccio,
- presenza fisica del destinatario non più necessaria, dato che la comunicazione può essere ricevuta ovunque,
- vantaggio giuridico della certezza della data di ricevimento della comunicazione (art. 2704 del Codice civile). Infatti attribuisce alla PEC la stessa valenza legale di una raccomandata A/R,
- costo di invio/ricezione azzerato,
- tempo di consegna immediato.
Come avviene la comunicazione del domicilio digitale?
La burocrazia legata alla trasmissione dell’indirizzo PEC è stata semplificata notevolmente. Questo grazie al nuovo servizio che consente di comunicare la PEC al Registro delle Imprese senza pagare oneri, bolli e diritti. Si tratta di un servizio accessibile cliccando sulla pagina ipec-registroimprese.infocamere.it con l’utilizzo della firma digitale del legale rappresentante dell’impresa.
Come abbiamo anticipato, è importante regolarizzare la propria situazione perché coloro che non adempiono all’aggiornamento del Registro delle imprese saranno soggetti al pagamento della sanzione amministrativa e all’assegnazione d’ufficio dalla Camera di commercio un domicilio digitale che sarà reso disponibile tramite il Cassetto digitale dell’imprenditore (impresa.italia.it) per la sola ricezione dei documenti. Se l’impresa non procederà ad accedere al domicilio assegnato correrà il rischio di ricevere comunque la notifica di atti e documenti da parte delle pubbliche amministrazioni e dai privati.
Quali sono le sanzioni e le procedure d’ufficio?
Tutte le tipologie di imprese sono tenute a rispettare la scadenza del 1° ottobre 2020 per comunicare il proprio domicilio digitale. Dopo questo termine, infatti, scattano le sanzioni amministrative per:
- le società (con importo in misura raddoppiata tra un minimo di 206 ad un massimo di 2.064 euro),
- le imprese individuali (in misura triplicata da un minimo di 30 a un massimo di 1.548 euro).
Se il domicilio digitale diventa inattivo, infine, il conservatore del Registro Imprese cancella d’ufficio l’indirizzo, previa diffida, e procede con l’applicazione della sanzione e dell’assegnazione di un nuovo indirizzo operativo.
