Si può determinare la rendita catastale degli stabilimenti balneari?

Si può determinare la rendita catastale degli stabilimenti balneari?

La società Venezia Spiagge, che gestisce due stabilimenti balneari nel capoluogo veneto, vince contro l’Agenzia delle entrate il suo contenzioso per la determinazione della rendita catastale. Quest’ultima, infatti, non può avvenire affidandosi solo sul canone di concessione demaniale. Il Canone non è infatti equiparabile alle locazioni. Ad affermarlo, non senza suscitare qualche scalpore, è stata la Commissione tributaria provinciale di Venezia.

Il caso

La diatriba ha visto contrapposte la società Venezia Spiagge, una società partecipata del Comune di Venezia incaricata di gestire le spiagge Blue Moon e San Nicolò al Lido, e l’Agenzia delle Entrate.

La compartecipata veneta ha visto confermate le sue richieste riguardanti la determinazione della rendita catastale per il calcolo dell’Imu degli stabilimenti balneari.

La Commissione tributaria provinciale di Venezia, presieduta dal giudice Giuseppe Caracciolo, ha accolto il ricorso della società che gestisce gli stabilimenti balneari di due lidi veneziani. Questo ha comportato l’annullamento dell’accertamento sulla determinazione della rendita catastale ai fini del pagamento dell’Imu tra i 25 e i 30 mila euro annuali.

La decisione della Commissione Tributaria di Venezia

Tutto nasce dalla presunzione dell’Agenzia delle Entrate di stabilire nella cifra di 662 mila euro per 6 anni il totale della rendita catastale da contribuire al fisco da parte della Società Venezia Spiagge.

La rendita era stata calcolata a partire dalla canone demaniale. Tuttavia, la Commissione tributaria, accogliendo in toto la tesi della difesa, ha smentito tale opinione. Ha affermato che “per determinare la rendita catastale è SBAGLIATO basarsi sul canone di concessione demaniale, in quanto «il canone demaniale non è equiparabile alle locazioni”.

Come si è arrivati a questo ragionamento sulla la rendita catastale degli stabilimenti balneari?

La sentenza afferma che, si legge nella sentenza della commissione, il canone demaniale non può essere considerato come espressione di libero mercato.

Il canone demaniale deve invece essere calcolato partendo da un ragionamento unilaterale dell’amministrazione dello Stato tenendo ben a mente che la Pubblica Amministrazione persegue sopratutto scopi di natura sociale, lasciando le motivazioni economiche come residuali.

Fonte: MondoBalneare.com

 

SEO blogger

Appassionato di Keyword Research, da più di dieci anni divido equamente la mia vita professionale tra fogli bianchi di word, blog aziendali e strategie di social media marketing. Nasco come giornalista, prima grande passione, e oggi svolgo la mia attività professionale come Content Manager e SEO blogger con diverse realtà editoriali e importanti progetti imprenditoriali. Collaboro con il Blog SmartFocus e condivido con i suoi lettori la mia passione per l’attualità, il giornalismo e le attività imprenditoriali.

© Riproduzione riservata

Se hai trovato utile questo articolo o hai bisogno di un chiarimento, lascia un commento nel form a fine pagina o scrivici a smartfocus@visureitalia.com. Inoltre, iscriviti alla newsletter per ricevere gratuitamente aggiornamenti su attualità economica, novità fiscali e tributarie, consigli pratici su normative, leggi e tributi!
Servizi VisureItalia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *