Categoria catastale D1: cosa significa?

Sapere a quale categoria catastale appartiene un fabbricato in cui si tiene una determinata attività è importante per calcolare la rendita catastale e quante tasse di devono pagare in riferimento all’immobile stesso. Non sai se il tuo immobile rientra nella categoria catastale D1? Ecco come puoi verificare i requisiti che occorrono per farne parte.
INDICE:
Cosa si intende per categoria catastale D1?
La categoria catastale D1 comprende gli opifici e i fabbricati in cui si svolge un’attività industriale resa per mezzo di meccanismi fissati. Rientra nella categoria D1 anche la fabbrica che genera prodotti e servizi per venderli ad altri o ricavarne un utile come:
- autosilos con impianti di sollevamento delle vetture,
- falegnamerie che non hanno carattere artigianale,
- cabine elettriche, centrali idroelettriche,
- forni, caseifici e molini rilevanti dal punto di vista economico.
Requisiti per la classificazione in D1
Gli immobili classificati come D1 sono stabilimenti o fabbriche che occupano interi fabbricati o porzioni di fabbricati nei quali si svolge un’attività che produce un bene economico e trasforma la materia prima in prodotti finiti e vendibili.
Imposte e agevolazioni per gli immobili D1
Per gli immobili appartenenti alla categoria catastale D1, il calcolo dell’IMU richiede alcuni dati fondamentali: la rendita catastale, l’aliquota stabilita dal Comune e il coefficiente catastale, che in questo caso è pari a 65. La base imponibile si ottiene rivalutando la rendita catastale del 5% e moltiplicandola per tale coefficiente. Poiché un coefficiente più alto comporta un’imposta maggiore, è consigliabile rivolgersi a un professionista per evitare errori e sanzioni fiscali.
Come avviene il pagamento delle tasse per la categoria catastale D1?
Per capire quale sia l’ammontare delle tasse relative agli edifici che rientrano nella categoria D1, bisogna considerare la rendita catastale. Sulla base all’appartenenza di un immobile ad una specifica categoria, infatti, si stabiliscono dei coefficienti più elevati e di conseguenza le tasse che bisogna pagare possono essere più o meno care.
Differenze tra D/1 e le altre categorie del gruppo D
La categoria catastale D comprende le categorie speciali a fine produttivo o terziario:
- D/1 – Opifici
Opifici, cabine elettriche e autosilos con impianti di sollevamento delle auto - D/2 – Alberghi e pensioni
Hotel, locande, case di riposo per anziani, pensioni e villaggi turistici - D/3 – Teatri, cinema, sale per spettacoli
Anche arene, discoteche e parchi giochi - D/4 – Case di cura ed ospedali
Case di cura ed ospedali con fine di lucro - D/5 – Istituti di credito, cambio ed assicurazione
Istituti di credito, cambio ed assicurazione - D/6 – Fabbricati e locali per esercizi sportivi
Fabbricati e locali per esercizi sportivi con fine di lucro - D/7 – Fabbricati costruiti o adattati per speciali esigenze che non possono avere destinazione diversa senza radicali trasformazioni
- D/8 – Fabbricati costruiti o adattati per speciali esigenze di un’attività commerciale che non possono avere destinazione diversa senza radicali trasformazioni
- D/9 – Edifici galleggianti o sospesi assicurati al suolo
Edifici galleggianti o sospesi assicurati a punti fissi del suolo, ponti privati soggetti a pedaggio n. 514 - D/10 – Fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole
Fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole
Domande frequenti sulla categoria catastale D1
Qual è la differenza tra la categoria catastale D1 e D7?
La categoria catastale D/1 riguarda opifici, ovvero immobili destinati alla produzione industriale standard, mentre la D/7 si riferisce a fabbricati costruiti o adattati per esigenze particolari, che non possono essere utilizzati per scopi diversi senza interventi strutturali significativi. La differenza principale è quindi nella specializzazione e nella difficoltà di riconversione dell’immobile.
Qual è il coefficiente catastale per la categoria D1?
Il coefficiente catastale per la categoria D1 è pari a 65. Questo valore viene utilizzato per calcolare la base imponibile su cui si applica l’IMU. Per fare ciò, si prende la rendita catastale rivalutata del 5% e la si moltiplica proprio per questo coefficiente. Un coefficiente più alto implica tasse più elevate, quindi è importante effettuare il calcolo correttamente, eventualmente con l’aiuto di un professionista.
Leggi anche >> Legenda delle categorie catastali


4 commenti per "Categoria catastale D1: cosa significa?"
SALVE, HO UN TERRENO CON DESTINAZIONE D’USO D1, QUALI ATTIVITA’ POSSO SVOLGERE NELLO SPECIFICO? POTREI SVOLGERE L’ATTIVITA’ DI SFASCIO AUTOMOBILI? POSSO SVOLGERE L’ATTIVITA’ DI ROTTAME DI FERRO, ALLUMINIO, RAME, PIOMBO E ECC ECC ? GRAZIE ANTICIPATAMENTE
Buongiorno Claudio, le suggeriamo di rivolgersi all’Ufficio competente del Comune di riferimento per verificare nello specifico quali attività potrebbe svolgere nel suo terreno. Cordiali saluti.
Ho un edificio accatastato come D1.
L uso che posso farne dipende anche dalla licenza edilizia?
Mi spiego, sulla licenza edilizia è riportato “allevamento pollame e simili”, rientra questa categoria negli opifici?
Buonasera Anna, probabilmente si tratta di un errore. Le suggeriamo di rivolgersi ad un geometra per poter eseguire tutte le verifiche del caso e provvedere alla rettifica. Cordiali saluti.