Bilancio d’esercizio 2025: scadenze, adempimenti e deposito in CCIAA

Bilancio d’esercizio 2025: scadenze, adempimenti e deposito in CCIAA

Ogni anno le imprese devono confrontarsi con un appuntamento fondamentale: la redazione e il deposito del bilancio d’esercizio. Oltre a essere un obbligo normativo, rappresenta un importante strumento di trasparenza e comunicazione verso soci, investitori e stakeholder. In questa guida troverai un riepilogo chiaro e aggiornato su scadenze, documenti e adempimenti 2025, con consigli pratici per gestire tutto in modo corretto e puntuale.

INDICE:

  1. Chi è obbligato a redigere il bilancio d’esercizio?
  2. Scadenze bilancio 2025: calendario completo (120 e 180 giorni)
  3. Adempimenti e documenti: cosa preparare prima dell’assemblea
  4. Sanzioni in caso di ritardo e buone prassi di compliance

Chi è obbligato a redigere il bilancio d’esercizio?

L’obbligo di redigere il bilancio d’esercizio riguarda principalmente le società di capitali – quindi S.p.A., S.r.l. e S.a.p.a. – oltre alle società cooperative e alle mutue assicuratrici. Per queste tipologie di imprese, la predisposizione e il deposito del bilancio presso il Registro delle Imprese rappresentano un adempimento legale fondamentale, volto a garantire trasparenza e correttezza nella gestione aziendale.

Attualmente, le società di persone (come S.n.c. e S.a.s.) non sono soggette a tale obbligo, poiché il loro bilancio ha una funzione meramente interna e informativa nei confronti dei soci. Tuttavia, con l’attuazione della Direttiva UE 2025/25, anche per queste realtà potrebbe presto scattare un nuovo obbligo di redazione del bilancio, segnando un importante passo verso una maggiore uniformità contabile a livello europeo.

Scadenze bilancio 2025: calendario completo (120 e 180 giorni)

Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, le società devono rispettare un preciso calendario per la redazione, approvazione e deposito del bilancio 2025. Il termine ordinario di approvazione è fissato a 120 giorni, ossia entro il 30 aprile 2025; tuttavia, in presenza di particolari esigenze – come la redazione del bilancio consolidato o la complessità della struttura aziendale – è ammessa la proroga a 180 giorni, quindi fino al 30 giugno 2025. Gli amministratori devono completare il progetto di bilancio e la relazione sulla gestione entro il 31 marzo 2025 (o 30 maggio 2025 in caso di proroga), trasmettendoli all’organo di controllo almeno 30 giorni prima dell’assemblea.

Il deposito dei documenti presso la sede sociale deve avvenire 15 giorni prima della convocazione. Una volta approvato, il bilancio va depositato al Registro delle Imprese entro 30 giorni dalla delibera assembleare, quindi entro il 30 maggio 2025 o, nei casi di proroga, entro il 30 luglio 2025. Rispettare tali scadenze è essenziale per garantire la regolarità amministrativa e prevenire sanzioni.

Adempimenti e documenti: cosa preparare prima dell’assemblea

Prima della convocazione dell’assemblea di approvazione, è fondamentale che gli amministratori predispongano con cura tutta la documentazione contabile e amministrativa necessaria al deposito del bilancio. In primo luogo, occorre completare la situazione contabile di chiusura dell’esercizio, procedendo agli assestamenti di fine anno (ammortamenti, accantonamenti, svalutazioni) e alla determinazione di ratei, risconti, imposte e rimanenze finali, così da garantire la correttezza e la completezza dei dati di bilancio.

Successivamente, si deve predisporre il dossier di bilancio da sottoporre all’organo di controllo e successivamente all’assemblea, comprendente: lo Stato Patrimoniale, il Conto Economico, il Rendiconto Finanziario e la Nota Integrativa in formato XBRL, nonché tutti gli altri documenti obbligatori in PDF/A (Relazione sulla Gestione, Relazione del Collegio Sindacale o del Revisore, Verbale di approvazione dell’assemblea).

Ogni file deve contenere i dati identificativi dell’impresa, la dichiarazione di assolvimento del bollo virtuale, la firma digitale in formato CAdES (.p7m) e, se richiesto, la dichiarazione di conformità. È consigliabile organizzare una cartella dedicata per ogni società contenente tutti i documenti pronti per il deposito, in modo da agevolare il controllo di coerenza tra la data di chiusura dell’esercizio e quella di approvazione, garantendo così un processo ordinato e conforme alle regole del Registro delle Imprese.

Sanzioni in caso di ritardo e buone prassi di compliance

Il mancato o ritardato deposito del bilancio d’esercizio rappresenta una violazione grave degli obblighi societari, con conseguenze sia economiche che legali. L’articolo 2630 del Codice Civile prevede per l’omesso deposito una sanzione amministrativa da 103 a 1.032 euro, aumentata di un terzo se riguarda il bilancio della società. Qualora il deposito avvenga entro 30 giorni dalla scadenza, la sanzione viene ridotta a un terzo, ma oltre tale termine si applica l’importo pieno. In caso di mancato deposito per tre esercizi consecutivi, l’impresa rischia inoltre la cancellazione d’ufficio dal Registro delle Imprese.

La responsabilità ricade direttamente sugli amministratori, ciascuno dei quali risponde in modo personale e autonomo dell’inadempimento: la multa pagata da uno non libera gli altri. Oltre alle sanzioni, il ritardo nel deposito può compromettere la reputazione aziendale, riducendo la fiducia di clienti, fornitori e investitori e ostacolando l’accesso a credito e finanziamenti.

Per prevenire tali rischi, è essenziale adottare buone prassi di compliance: pianificare in anticipo le attività di chiusura e approvazione del bilancio, mantenere un calendario delle scadenze aggiornato, coordinare amministratori, revisori e consulenti, e predisporre per tempo tutti i documenti necessari al deposito. L’utilizzo di strumenti digitali di gestione documentale e di software aggiornati per la firma e la trasmissione dei file XBRL e PDF/A aiuta a evitare errori formali e ritardi. Una gestione attenta e proattiva del processo di bilancio garantisce non solo la conformità normativa, ma anche la trasparenza e l’affidabilità dell’impresa sul mercato.

 

Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

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