Come avviene l’accatastamento dei loculi e delle cappelle private nei cimiteri?

L’accatastamento consente di censire un immobile ai fini fiscali e, quindi, attribuirgli una propria identificazione tramite l’assegnazione di una specifica categoria. Quest’ultima esprime, infatti, il grado di redditività dell’immobile e la sua attribuzione dipende dal contesto urbanistico di ubicazione, dalle caratteristiche costruttive e dal valore medio di mercato. Delle categorie catastali ve ne abbiamo parlato diverse volte, analizzandole sotto molteplici aspetti.
La tabella delle categorie catastali divide gli immobili a seconda della destinazione d’uso. Nel gruppo E è rientrano gli immobili a destinazione particolare e tra questi troviamo anche i fabbricati destinati all’esercizio pubblico dei culti e i fabbricati e costruzioni nei cimiteri. Una premessa doverosa che ci consentirà adesso di analizzare quanto è stabilito per l’accatastamento loculi e cappelle private nelle aree cimiteriali.
Come avviene l’accatastamento degli immobili nelle aree cimiteriali
In merito all’argomento c’è sempre stata infatti molta confusione tra gli utenti e tecnici del settore. Per questo partiamo proprio da un’analisi della disciplina dedicata all’accatastamento degli immobili nelle aree cimiteriali.
I primi riferimenti li troviamo nell’art. 6 del regio decreto legge 13 aprile 1939, n. 652, nonché nelle disposizioni impartite dalla Direzione Centrale Catasto e Cartografia e Pubblicità Immobiliare dell’Agenzia del Territorio con nota prot. n. 41481 del 25 luglio 2001 e nota prot. n. 26279 del 24 maggio 2012. Proprio quest’ultima ha precisato quanto stabilito a suo tempo dall’art. 6 del R.D.L.13 aprile 1939, n. 652, convertito, con modificazioni, dalla L. 11 agosto 1939, n. 1249. Infatti, con specifico riferimento alle aree cimiteriali, la legge 26279/2012 precisa che “Non sono soggetti a dichiarazione:
c) i fabbricati destinati all’esercizio dei culti;
d) i cimiteri con le loro dipendenze; … “
Non esclude, però, l’obbligo della dichiarazione al Catasto edilizio urbano per alcune tipologie di fabbricati e costruzioni presenti nei cimiteri, in base a quanto stabilito dalle vigenti disposizioni catastali.
Esiste l’obbligo di accatastamento loculi e cappelle private?
Sempre la nota prot. n. 26279 del 24/05/2012 della Direzione Centrale Catasto e Cartografia ha specificato che, nel caso in cui nell’area cimiteriale vi siano fabbricati con destinazione connessa a quella cimiteriale, queste sono censite nel Gruppo E, precisamente nella categoria E/8, che prevede “Fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i sepolcri e le tombe di famiglia” tramite la presentazione dei necessari atti di aggiornamento di catasto terreni e di catasto edilizio urbano (utilizzando le procedure Pregeo e Docfa).
Se sono quindi esclusi i colombari, i sepolcri e le tombe di famiglia, quali sono i fabbricati e costruzioni nei cimiteri che devono essere censiti? Sono inclusi in tale tipologia quelle costruzioni strettamente necessarie ai servizi cimiteriali. Tra questi rientrano, ad esempio:
- depositi di osservazione
- camere mortuarie
- forni crematori
- locali ospitanti gli impianti tecnici, ancorché adiacenti all’area cimiteriali.
Riguardo ai colombari, ai sepolcri e alle tombe di famiglia, si deve far riferimento alle disposizioni impartite, invece, dalla nota prot. n. 41481 del 25/07/2001. Questa prevede per tali beni la sola costituzione di diritti di natura temporanea mediante concessione demaniale. Viene inoltre vietata la possibilità di porre in essere atti di disposizione volontaria.
Accatastamento di fabbricati nelle aree cimiteriali
Per gli edifici destinati all’esercizio pubblico dei culti e prevista la facoltà della dichiarazione al catasto urbano in categoria “E/7- Fabbricati destinati all’esercizio pubblico dei culti“, finalizzata ad eventuali esigenze di natura civilistica.
Viene specificato inoltre che per le unita immobiliari destinate ad alloggio del custode, avendo autonomia di utilizzazione rispetto al cimitero, è obbligatorio procedere con il suo accatastamento attribuendo la categoria del gruppo A con la relativa rendita.
Da ciò deriva quindi che solo gli immobili posti nelle aree cimiteriali, o adiacenti ad esse, ed aventi destinazione connessa a quella cimiteriale, sono censiti in categoria E/8, previa presentazione del tipo mappale per l’aggiornamento del catasto terreni.
Per quanta riguarda, infine, gli immobili diversi da quelli con destinazione connessa a quella cimiteriale sopra esemplificati, sorge l’obbligo della dichiarazione in catasto, con censimento nella categoria catastale più consona, qualora dotati di autonomia funzionale e reddituale.
10 commenti per "Come avviene l’accatastamento dei loculi e delle cappelle private nei cimiteri?"
Bion giorno? Vista la vostra esperienza vorrei sapere se si possono intestare cappelle private ad una società? Un conoscente che tiene tutti all estero vorrebbe apparire nulla tenente in Italia anche da morto.
Grazie se mi sapete dire qualcosa in merito
Buonasera, siamo spiacenti ma non siamo in grado di fornirle indicazioni su questo specifico caso. Cordiali saluti.
Buonasera.vorrei sapere,capire .siamo 5 sorelle abitiamo in liguria.la nostra mamma è deceduta.
Ha una cappella di famiglia a napoli.le sue volontà erano di lasciare la concessione.donandola a due sue nipoti.e noi siamo d’accordo.la mamma è nel nostro loculo in liguria.quindi ci sarebbero due posti.
Ma dei parenti si oppongono .possono farlo?
Grazie spero di essere stata chiara.
Buongiorno Anna, poiché si tratta di beni particolari, sarebbe necessario chiarire se questa concessione prevede una regolamentazione particolare e in forza di quale diritto questi parenti si oppongono. Cordiali saluti.
Un Comune sta costruendo tombe di famiglia che darà in concessione ai privati per 50 anni. All’Agenzia delle Entrate intendendo anche Territorio si deve richiedere se non l’accatastamento qualche altro procedimento.
Grazie
Buongiorno Maurizio, ipotizziamo che sarà il Comune ad indicare gli adempimenti correlati alla concessione. Cordiali saluti.
Come si fa a sapere l’anno di concessione o di costruzione di una cappella visto che il comune non trova nessun documento.
Grazie
Gentile Paolo, siamo spiacenti ma non possiamo esserle d’aiuto, in quanto il nostro consiglio sarebbe stato quello di rivolgersi al Comune e vi ha già provveduto. Cordiali saluti.
Scusatemi , mia madre è proprietaria di una nicchia in una confraternita presso il cimitero di Napoli , vorremmo sapere se è un immobile registrato al catasto territoriale . Cordialmente attendo una vostra risposta in merito. Distinti saluti
Buongiorno Michele, effettuando una visura catastale per soggetto sul nominativo di Sua madre otterrà i dati catastali di tutti gli immobili, terreni o fabbricati, di cui è intestataria. Se la nicchia è accatastata risulterà, quindi, tra tali immobili. Cordiali saluti.