Valore di mercato di un negozio: come si trova?

In economia il valore di mercato è dato dalla quantità monetaria che si scambia per ottenere un determinato bene. Esso è quantificato in primis dal valore materiale del bene stesso (definito controvalore) et in secundis dalla volontà del compratore di acquistare e quella del proprietario del bene di vendere.
Secondo l’art. 4, c. 1, punto 76) del Regolamento (UE) 575/2013 la definizione più accurata di valore di mercato è: «[…] l’importo stimato al quale l’immobile verrebbe venduto alla data della valutazione in un’operazione svolta tra un venditore e un acquirente consenzienti alle normali condizioni di mercato dopo un’adeguata promozione commerciale, nell’ambito della quale entrambe le parti hanno agito con cognizione di causa, con prudenza e senza costrizioni».
La stima di valore di mercato di un negozio
Comprendere il reale valore di un negozio non è molto semplice e immediato, poiché dipende da un insieme di fattori, interni ed esterni, che influenzano il prezzo di vendita e d’acquisto.
I principali criteri utilizzati per l’estimo di un negozio sono:
- stima a vista, criterio molto approssimativo per la determinazione precisa del valore di mercato di un negozio;
- stima storica, criterio che si preferisce utilizzare per gli immobili storici (da qui il termine);
- stima attraverso gli estimi catastali, l’immobile iscritto in catasto viene classificato a seconda delle sue caratteristiche, dopo tale catalogazione, vengono applicate le tariffe d’estimo, ossia coefficienti di valore espressi in denaro;
- stima per confronto, ci si basa sulla comparazione del bene con altri che hanno caratteristiche simili, prendendo come termine di paragone un parametro, tecnico o economico, che deve essere direttamente proporzionale al valore dei beni;
- stima per capitalizzazione del reddito, si applica a quei beni definiti a fecondità ripetuta, cioè che forniscono una serie di redditi, limitati o illimitati.
Calcolare il valore di mercato
Il valore di mercato può essere calcolato secondo un calcolo specifico:
Valore di mercato = Superficie commerciale x Quotazione al mq x Coefficienti di merito
Di cui:
- la superficie commerciale è l’estensione effettiva del negozio;
- la quotazione al mq è la reale stima di mercato di ogni metro quadro;
- i coefficienti di merito sono le caratteristiche costruttive del negozio rispetto determinati valori. ecco alcuni esempi:
- per gli uffici: -10% (ubicazione in posizioni di elevato interesse); 0% (ubicazione in posizione intermedie); -5% (ubicazione in posizioni secondarie);
- per i negozi: +50% (posizioni particolarmente favorevoli al commercio), +20% (posizioni favorevoli al commercio); 0% (posizioni ordinarie); -30% (posizioni poco favorevoli al commercio); +20% (altezza soffitti superiore a 4,5 metri);
- per i magazzini: 0% (a piano terreno o rialzato con accesso carraio); -10% (a piano terreno o rialzato senza accesso carraio); -15% (a piano seminterrato con accesso carraio); – 30% (a piano seminterrato accessibile solo da scale);
- per i capannoni: 0% (a piano terreno); – 5% (a piano rialzato); -10% (senza accesso autoarticolati): -15% (senza area di pertinenza).
- inoltre, nel caso di locazione per tutte le tipologie di immobili ad uso commerciale, il coefficiente di merito da utilizzare nel calcolo del valore di mercato è -20% in casso di locazione con scadenza a 6 anni e -30% nel caso di immobili che sia già avviato commercialmente.
Per conoscere il valore di mercato di un immobile è ti consigliamo di richiedere online una stima immobiliare.
La banca dati immobiliare
L’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate, è una banca dati che permette di consultare dati sulle quotazioni dei valori immobiliari e delle locazioni sull’intero territorio nazionale.
La funzione dell’OMI è basata su tre principi fondamentali:
- la garanzia di massima affidabilità delle quotazioni dei prezzi di mercato degli immobili e sui valori di riferimento che sono contenuti all’interno della sua banca dati;
- la valorizzazione a fini informativi e statistici in merito a tutti i dati disponibili nelle banche dell’Agenzia del Territorio;
- ruota attorno allo sviluppo di analisi e studio del mercato immobiliare e di tutti i fenomeni che lo caratterizzano.
Le quotazioni immobiliari presenti nell’OMI vengono pubblicate con cadenza semestrale. Queste individuano, per ogni zona territoriale (definita come zona OMI) e per ogni tipo di immobile, un intervallo di valori di mercato minimo o massimo per unità di superficie, rispetto a unità immobiliari che sono ubicate nella stessa OMI.
Paolo Matassa, AvvocatoFlash
Fonti normative
Regolamento dell’UE n° 575 del 2013
Sei un avvocato? Iscriviti gratuitamente su AvvocatoFlash.it per trovare nuovi clienti.
4 commenti per "Valore di mercato di un negozio: come si trova?"
Buonasera, quindi il valore di mercato di un’attivita’ commerciale non dipende dal reddito generato ma solo dalle caratteristiche degli edifici (es.: ufficio + magazzino)? Se fosse cosi, a parita’ di valore di stima degli immobili, i medesimi relativi a due attivita’ commerciali strumentali a generare un reddito diverso hanno lo stesso valore di mercato? Grazie. Saluti, Ale.
Gentile Ale, il presente articolo è relativo al valore di mercato dell’immobile, senza entrare nel merito dell’attività commerciale in esso svolta, in quanto si tratta di due aspetti diversi. Occorre pertanto scindere il valore dell’immobile dall’attività commerciale che in esso è eseguita. Cordiali saluti.
ok mi siete stati utili e Vi ringrazio
Grazie a lei Renato per il feedback, siamo contenti di esserle stati d’aiuto :)