Startup innovative: continua la crescita nel 2019

Startup innovative: continua la crescita nel 2019

È stato recentemente pubblicato il nuovo rapporto trimestrale sulle startup innovative, risultato della collaborazione tra MiSE e InfoCamere, con il supporto del sistema delle Camere di Commercio. Vediamo quanto emerge dal report.

Cosa sono le startup innovative

Sono passati quasi sette anni dal d.l. 179/2012, convertito con modificazioni dalla Legge 221/2012, disciplina di riferimento delle startup innovative.

Per coloro che non hanno ancora ben chiaro cosa siano le startup innovative, troviamo una definizione proprio nell’art. 25, c. 2, del sopraccitato d.l. 179/2012: “[…] l’impresa startup innovativa, di seguito «startup innovativa», è la società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione, […]”.

Questa definizione comprende anche le modifiche e le integrazioni introdotte dai provvedimenti successivi, ovvero il d.l. 76/2013, l’art. 11 bis del d.l. 83/2014 n. 83, le circolari 16/E dell’11 giugno 2014 dell’Agenzia delle Entrate e 3672/C del 29 agosto 2014 del Ministero dello Sviluppo economico, il d.l. 3/2015 e il d.l. 135/2018.

La normativa prevede inoltre una serie di requisiti affinché una società possa qualificarsi come startup innovativa.

Report sulle startup innovative: secondo trimestre 2019

Dall’analisi del precedente rapporto trimestrale di monitoraggio, pubblicato a febbraio, era emersa una crescita delle startup costituite online.

Anche l’ultimo report conferma il loro trend di crescita. Analizziamo i dati più significativi riportati nel rapporto di monitoraggio trimestrale dedicato ai trend demografici e alle performance economiche delle startup innovative.

Numero e dimensione delle start up innovative

Cresce ancora il numero delle startup iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese. Al 1° luglio 2019 risultano registrate 10.426 startup, che rappresentano 2,88% di tutte le società di capitali costituite in Italia negli ultimi cinque anni e ancora in stato attivo.

Tra il primo e il secondo trimestre 2019 è stato rilevato un aumento di 351 unità, che corrisponde a una variazione percentuale del + 3,48. Se parliamo, invece, in termini di capitale sociale risulta in aumento, raggiungendo quota 546.438.286 euro.

Distribuzione territoriale e per settori di attività

La Lombardia rimane ancora la culla delle startup italiane ospitandone il maggior numero, ovvero il 25,5% del totale nazionale. Pensate che nella sola provincia di Milano sono presenti 1.860 startup innovative, che rappresentano il 17,8% del totale nazionale.

Solo il Lazio supera quota mille, in gran parte localizzate a Roma (1.012, 10% nazionale). Seguito dall’Emilia-Romagna (903, 8,7% del totale nazionale) e dal Veneto (890, 8,5%) . La regione con la più elevata incidenza di startup innovative in rapporto al totale delle società di capitali è il Trentino-Alto Adige, dove rappresentano il 5,5% di tutte le società costituite negli ultimi 5 anni è una startup.

Per quanto riguarda, invece, la distribuzione per settori di attività:

  • 73,1% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese (es. produzione di software e consulenza informatica, attività di R&S, attività dei servizi d’informazione, ecc.);
  • 18,1% opera nel manifatturiero;
  • 3,5% opera nel commercio.

Prevalenza femminile e giovanile

Il totale degli addetti impiegati dalle startup ammonta a 60.000 persone, delle quali almeno 45.000 sono soci di capitale dell’azienda.

Le startup innovative con una prevalenza femminile sono il 13,5% del totale, un valore inferiore rispetto al 22% dell’universo delle neo-società di capitali.

Cresce, invece, il numero delle startup innovative a prevalenza giovanile (under 35). Rappresentano il 19,3% del totale, un valore di oltre tre punti percentuali superiore rispetto a quello riscontrato tra le nuove aziende non innovative (16,1%).

Fatturato, investimenti e redditività

Il valore della produzione medio per startup innovativa è inferiore ai 150.000 euro, dato anche dovuto al ricambio costante cui è soggetta questa popolazione.

Permane, inoltre, una maggioranza di società in perdita: 55% contro 34% complessivo. Le società in utile mostrano, invece, valori particolarmente positivi in termini di redditività (ROI e ROE) e valore aggiunto.

Uno dei parametri che contraddistingue le startup innovative rispetto altre nuove società di capitali è il tasso di immobilizzazioni, che risulta tra i principali indicatori della propensione a investire delle aziende. Questo appare circa 6 volte superiore rispetto alle altre aziende comparabili ed pari al 4,3%.

Fonte: Report trimestrale MiSE-Unioncamere-InfoCamere

 

Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

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