Parenti e affini: quali sono le differenze?

Parenti e affini: quali sono le differenze?

Anche se spesso vengono confusi, parenti e affini non sono la stessa cosa. Si tratta di concetti, infatti, che mostrano caratteristiche differenti. Vediamo allora qual è il loro significato.

INDICE:

  1. Qual è il significato di persone affini?
  2. Cosa si intende per parentela?
  3. Che differenza c’è tra parenti e affini?

Qual è il significato di persone affini?

L’affinità è il vincolo che lega un coniuge ai parenti dell’altro coniuge. Ciò significa che tutti i parenti di un coniuge sono affini con l’altro coniuge. Ad esempio, sono ritenuti affini i cognati, la suocera e la nuora. Come per la parentela, concetto che analizzeremo nel paragrafo successivo, per l’affinità è necessario stabilire un grado.

Chi sono gli affini entro il 2 grado?

Il grado di affinità è il medesimo che unisce il parente di uno dei coniugi. Per fare qualche esempio, sono quindi
affini di primo grado il suocero ed il genero, perché la moglie è parente di primo grado con il proprio padre, ed il
suocero con la nuora.

Sono affini di secondo grado: marito e fratello della moglie (in quanto la moglie è parente di secondo grado con il
proprio fratello), moglie e sorella del marito e così via. Ancora, tra gli affini di terzo grado rientrano lo zio del marito rispetto alla moglie (lo zio è parente di terzo grado rispetto al marito nipote) e la zia della moglie rispetto al marito. In ultimo, sono considerati affini di quarto grado il cugino del marito rispetto alla moglie (i cugini sono, fra di loro, parenti di quarto grado).

Per quanto riguarda i coniugi, in questo caso il loro legame è dato da un rapporto di coniugio e dunque, giuridicamente, non sono né parenti né affini.

Cosa si intende per parentela?

La parentela è il legame tra individui che discendono dalla stessa persona. Nello specifico, da un punto di vista giuridico la parentela è:

  • in linea retta se esiste tra le persone di cui l’una discende dall’altra (come padre e figlio);
  • in linea collaterale quando esiste tra le persone che, pur avendo un avo in comune, non discendono l’una dall’altra (ad esempio i fratelli e le sorelle).

Questa distinzione serve a determinare il calcolo del grado della parentela che:

  • nella linea retta è dato dal numero delle generazioni, senza contare quella più anziana (ad esempio, padre e figlio sono tra loro parenti di primo grado);
  • nella linea collaterale è determinato dal numero delle generazioni da una persona all’avo comune e da questi all’altra persona, senza contare l’avo comune (ad esempio, fratelli e sorelle sono tra loro parenti di secondo grado).

Conoscere i gradi di parentela è importante perché, solitamente, la legge non riconosce il vincolo di parentela oltre il sesto grado. Di conseguenza, le persone legate fra loro da una parentela più remota non vantano fra loro alcuna pretesa legittima nelle successioni.

Che differenza c’è tra parenti e affini?

Riassumendo, quindi, la parentela riguarda soggetti di cui l’uno è discendente dell’altro oppure che hanno un ascendente in comune. D’altra parte, l’affinità è una diretta conseguenza del matrimonio e indica il legame che si crea tra uno dei coniugi e i parenti dell’altro coniuge.

Inoltre, prima della riforma della filiazione, la parentela si basava soltanto sul vincolo di sangue, sia in linea retta che collaterale. Con l’entrata in vigore della Legge n. 219/2012, invece, non esiste più nessuna differenza tra i figli nati all’interno del matrimonio, quelli nati fuori e i figli adottivi. Fa eccezione alla regola soltanto il caso di adozione di maggiorenni, che non determina l’instaurazione di vincoli di parentela.

 

Content Marketing Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione e un Master in Digital Marketing. Attualmente ricopro il ruolo di Content Marketing Specialist presso VisureItalia® e aiuto i lettori del blog SmartFocus a restare sempre aggiornati sulle novità in ambito fiscale, tributario ed economico.

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