Recupero crediti e piccoli debiti: le polemiche

Ha scatenato non poche polemiche la decisione della Corte di Cassazione di sanare tutti i micro debiti e degli importi irrisori. La motivazione? La riscossione di piccoli importi costituisce un abuso del processo.
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La Cassazione blocca il recupero di micro-debiti: ecco perché
Secondo i Giudici, il creditore deve agire per importi che non siano di scarso valore, fermo restando i casi nei quali all’importo magari irrisorio si sommano danni di natura non patrimoniale.
Un esempio? Un cliente che paghi un debito per 10mila euro non può essere oggetto di un decreto ingiuntivo per non aver versato anche gli interessi che ammontano a 50euro. Il caso, invece, cambia del tutto nel caso di lesioni del nome o del decoro. La motivazione? Uno stop alle cause legali che rallentano la giustizia per piccoli debiti legato a questioni personali o di rivalità lavorativa.
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Quali rischi per le aziende con la nuova sentenza sul recupero crediti?
La sentenza sul recupero crediti ha destato molte perplessità, legate al fatto che l’applicazione “puntuale” della stessa creerebbe diversi scompensi nell’economia nazionale, poiché sono moltissime le aziende che offrono prestazioni e servizi a costi bassi. Prime fra tutte le aziende telefoniche.
In realtà, il caso in esame presentava una forte sproporzione tra il debito saldato di 17mila euro e gli interessi non versati per un valore di appena 37euro. La sanzione della Corte riguarda qui un comportamento che frammenta le azioni giudiziarie per un credito unitario. Ma resta il rischio che il principio venga interpretato in senso troppo stretto.
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