Recupero crediti: come fare se il debitore è deceduto?

Recupero crediti: come fare se il debitore è deceduto?

Il recupero dei crediti è già di per sé una procedura complicata, ma cosa accade quando il debitore è deceduto? In questo caso la legge prevede che siano gli eredi a provvedere al pagamento per quanto riguarda la loro quota di eredità. Ma il creditore in che modo potrebbe rintracciarli? Facciamo chiarezza su questo tema nel nostro ultimo articolo.

INDICE:

  1. Come avviene il recupero dei crediti se il debitore è deceduto?
  2. Come rintracciare gli eredi in assenza di testamento?
  3. Vuoi risalire ai parenti di un defunto online?
  4. Due possibili soluzioni
  5. Cosa fare se non si trovano gli eredi del debitore?

Come avviene il recupero dei crediti se il debitore è deceduto?

L’art. 754 del Codice Civile stabilisce che, nel recupero dei crediti da un defunto, sono gli eredi a pagare i debiti e accollarsi i pesi ereditari in base alla loro quota. Con debiti ereditari, infatti, si intendono tutti i debiti del defunto al momento della sua morte che si trasmettono, insieme al patrimonio, agli eredi.

Il primo passo da fare è, quindi, individuare gli eredi del debitore, ovvero coloro che, per legge o testamento, hanno la possibilità di succedergli. Dopo di che, bisogna verificare quali hanno accettato l’eredità e quali, invece, l’hanno rifiutata. L’erede infatti diventa tale nel momento in cui accetta l’eredità del de cuius, poiché i successibili non sono automaticamente eredi, ma semplici chiamati all’eredità che possono acquisirne il titolo soltanto dopo un’accettazione formale di fronte al notaio.

A questo punto, il creditore si trova di fronte a due plausibili opzioni, a seconda che il defunto abbia o meno lasciato un suo testamento. Nel primo caso il creditore del de cuius potrà rintracciare gli eredi tramite il Registro generale dei testamenti, che dà al testatore la garanzia dell’esecuzione delle sue volontà. Vediamo, adesso, cosa accade nella seconda ipotesi al paragrafo successivo.

Come rintracciare gli eredi in assenza di testamento?

Il secondo caso, invece, si ha quando manca il testamento ed occorre verificare se vi siano eredi legittimari, cioè quei soggetti che per legge hanno diritto ad un quota di eredità (la legittima).

Per rintracciare gli eredi legittimari è possibile richiedere anche online il Certificato storico Stato di famiglia, che documenta la composizione originaria del nucleo familiare del defunto in un preciso anno presso il medesimo indirizzo di residenza e specificando i soggetti presenti nella famiglia.

Vuoi risalire ai parenti di un defunto online?

È possibile scoprire chi sono i discendenti fino al primo grado del de cuius grazie al servizio online Rintraccio eredi messo a disposizione da VisureItalia:

Rintraccio erediRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Rintraccio eredi

Il rintraccio eredi, infatti, consente di rilevare i nominativi degli eredi del de cuius fino al primo grado, comprensivi dei dati anagrafici e dell’indirizzo di residenza. Questo servizio, nello specifico, consente di conoscere:

  • nomi e dati anagrafici degli eredi fino al primo grado,
  • grado di parentela,
  • indirizzo di residenza fino a tre eredi,
  • utenze telefoniche, se disponibili in banca dati,
  • partita IVA e domicilio fiscale, sempre fino a tre eredi.

Due possibili soluzioni

Dopo aver ultimato la verifica al Registro dei testimoni e richiesto il certificato storico dello stato di famiglia, possono verificarsi due ipotesi: si trovano gli eredi oppure no.

Nella prima ipotesi, nel caso in cui questi non manifestino al creditore del defunto la propria volontà di accettare o meno l’eredità, quest’ultimo potrà esperire l’azione interrogatoria come disciplinato dall’art. 481 c.c. Questa azione è diretta a far stabilire dall’autorità giudiziaria un termine entro il quale l’avente diritto (il chiamato all’eredità) dichiari di voler accettare o meno l’eredità. Trascorso tale termine senza che l’avente diritto abbia fatto la dichiarazione, il chiamato perde il diritto di accettare l’eredità.

Cosa fare se non si trovano gli eredi del debitore?

Qualora non si dovessero rintracciare gli eredi, il creditore del de cuius potrà ricorrere al Tribunale per la nomina di un curatore dell’eredità giacente.

In questo caso il creditore dovrà presentare un ricorso scritto, insieme alla documentazione che dimostra quanto dichiarato. Il Tribunale competente, inoltre, è quello situato nel luogo dell’ultimo domicilio del defunto. Il curatore, una volta nominato, si occuperà della custodia e dell’amministrazione dei beni dell’eredità. Oltre a questo, infine, dovrà anche occuparsi della ricerca degli eredi, effettuando le indagini dovute presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, gli archivi anagrafici e quelli catastali.

Potrebbe interessarti anche >> Le investigazioni per recupero crediti stragiudiziale e giudiziale

 

Content Marketing Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione e un Master in Digital Marketing. Attualmente ricopro il ruolo di Content Marketing Specialist presso VisureItalia® e aiuto i lettori del blog SmartFocus a restare sempre aggiornati sulle novità in ambito fiscale, tributario ed economico.

© Riproduzione riservata

Se hai trovato utile questo articolo o hai bisogno di un chiarimento, lascia un commento nel form a fine pagina o scrivici a smartfocus@visureitalia.com. Inoltre, iscriviti alla newsletter per ricevere gratuitamente aggiornamenti su attualità economica, novità fiscali e tributarie, consigli pratici su normative, leggi e tributi!
Servizi VisureItalia

36 commenti per "Recupero crediti: come fare se il debitore è deceduto?"

  • Alessandro ha detto:

    Buongiorno, mio padre con cui non avevo legami sin da piccolo è mancato. Essendo unico figlio mi sembrava minimo accollarmi spese funerarie , sgombero casa etc….
    Premetto che mio padre era una persona indigente che veniva aiutato dai servizi sociali del Paese. Tra i lavori svolti ho anche bloccato utenze energia ed ho scoperto che c’è un ammontare di €3.000 di bollette non pagate ( in base a quello che mi è stato comunicato dal fornitore ) .
    Sono obbligato a fare fronte anche di questa spesa ? Visto che mio padre non era proprietario di nessun bene immobile ? E solo di un ” misero ” libretto postale non sufficiente nemmeno a pagare le spese Funerarie … Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Alessandro, se non è in possesso dei beni ereditari, ha la possibilità di rinunciare all’eredità, evitando così di rispondere dei debiti di suo padre. La rinuncia deve essere formalizzata presso il tribunale e può avvenire entro dieci anni dalla morte del de cuius. Cordiali saluti.

  • Anna ha detto:

    Buongiorno a tutti,cortesemente vorrei esporre un dubbio.un fratello ha contratto debito con agenzia delle entrate di cui ha fatto un piano di rientro,tutto ciò per poter vendere una casa che era stata ipotecato dall agenzia. Domanda:se dovesse morire prima di aver estinto il debito,chi paga il restante? Premetto che è in separazione dei beni e i figli senz’altro faranno rinuncia eredità anche se è nullatenente..può l agenzia delle entrate rivalersi sui parenti prossimi tipo i fratelli? Grazie per la risposta.
    Penso di aver già fatto una domanda simile ma,questa è aggiornata ad oggi. Grazie ❤️

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Anna, quando suo fratello verrà a mancare, la sua eredità (comprensiva di beni e debiti) passerà al coniuge superstite e ai figli. Se questi decidono di rinunciare all’eredità, la successione procederà verso gli eredi più prossimi, ovvero i genitori. In assenza dei genitori, l’eredità passerà ai fratelli e alle sorelle. Tuttavia, nessuno è obbligato a rispondere per i debiti del defunto a meno che non accetti formalmente l’eredità. Se anche i fratelli e le sorelle rinunciano all’eredità attraverso un atto formale (davanti a un notaio o un tribunale), non saranno in alcun modo responsabili dei debiti lasciati dal defunto.
      Cordiali saluti.

  • paolo ha detto:

    Buongiorno, nostro padre lo scorso anno è venuto a mancare e abbiamo scoperto che aveva contratto molti debiti, tra cui uno molto importante, derivante da un prestito ipotecario vitalizio da lui contratto 10 anni fà, il quale ad oggi ammonta a circa 200.000 euro sulla casa dove viveva, ( che adesso ne vale circa 120.000 ). Io e mia sorella (unici figli) abbiamo fatto la rinuncia all’eredità, spaventati dalla mole di debiti, non solo verso la banca. Sebbene ci dispiaccia dover rinunciare alla casa per motivi affettivi, volevamo valutare se acquistando il credito alla banca, potevamo diventare i proprietari della casa, senza però rischiare di ereditare gli altri debiti. Ripeto non ci sono altri eredi.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Paolo, potrebbe valutare l’opzione dell’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario. Le consigliamo di confrontarsi con un notaio che possa analizzare nel dettaglio la sua situazione e indicarle come procedere. Cordiali saluti.

  • Donatella Mari ha detto:

    Buonasera, ho scoperto alla morte di mio zio (fratello di mio padre) nel mese di Gennaio che era in credito di tre cambiali scadenti in Marzo 2024 con il cognato da parte della moglie. Anche il cognato è venuto a mancare lo scorso anno e la sua unica erede, una figlia ha già fatto successione con accettazione dell’eredità. Io e mio padre siamo i soli eredi di mio zio possiamo far valere i titoli nei confronti dell’erede del debitore?

  • Antonio ha detto:

    Salve, chiedo un vostro parere.
    Mio padre è deceduto 3 anni fa. Non aveva nulla, solo debiti.
    Ad oggi mi ritrovo con i recupero crediti che vantano delle fatture di energia non pagate di mio padre risalenti a circa 8/9 anni fa e adesso vogliono i soldi da me.
    Preciso di non aver mai fatto nessuna successione di morte, tantomeno la rinuncia all’eredità. Chiedo cosa possono fare nei miei confronti, e cosa potrei fare io per evitare queste problematiche. Ringrazio anticipatamente

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Antonio, se non è in possesso dei beni ereditari, ha tempo dieci anni per rinunciare all’eredità e non rispondere dei debiti di suo padre. Cordiali saluti.

  • Ornella ha detto:

    Buongiorno vorrei sapere se mia madre deceduta a febbraio del 2023 sofferente di halzaimer e ricoverata in una casa di riposo dal 2018 ha lasciato insolute luce gas e telefono che non pagava dal 2016. Ora noi eredi siamo tenuti a pagare? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Ornella, se è vostra intenzione accettare l’eredità di vostra madre, dovrete farvi carico anche dei suoi debiti. Cordiali saluti.

  • valentino ha detto:

    buongiorno, avrei un quesito da chiedere. mia mamma deceduta nel 2018 era intestataria di un finanziamento con sua nipote come coobbligata, naturalmente come ovvio mia mamma dal 2018 non ha più pagato, ora la finanziaria chiede il resto del debito a me come erede sebbene ci sia un coobbligato, giustificandosi che loro non corrono dietro le persone perchè hanno chiamato più volte il coobbligato per il pagamento ma senza nessun risultato, si è reso irreperibile . chiedo : è legale che chiedano i soldi a me ? sebbene il coobbligato sia vivo e vegeto ? mi hanno minacciato che se non pago io mi pignorano la pensione sebbene io percepisca meno di 1000 euro quindi penso impignorabile. spero possiate darmi notizie cordiali saluti rimondi valentino.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Valentino, l’istituto di credito ha provato a rivalersi in primis sul coobbligato, ma non avendo avuto successo, sono passati agli eredi. Le suggeriamo di rivolgersi ad un legale per verificare come tutelarsi. Cordiali saluti.

  • Stefania ha detto:

    Buongiorno,
    mio padre è deceduto da poco e stava ammortizzando un piano di rientro con una spesa minima mensile. Mia madre dovrebbe iniziare a percepire la reversibile che sarà di circa 600,00 mensili, che è l’unica eredità lasciata, dal momento che non era possidente di nulla. Mi chiedo se questa società di recupero crediti può pretendere da mia madre la soddisfazione di questo debito. Noi 3 figli non abbiamo ricevuto nulla in eredità, poichè papà e mamma non hanno nulla, anzi interveniamo noi dove necessario. Grazie mille.

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Stefania, anche la pensione di reversibilità è pignorabile nei limiti del quinto, una volta esclusa la quota di minimo vitale assicurata per legge che consente di avere degli adeguati mezzi di vita. Le suggeriamo di chiedere supporto ad un CAF per il calcolo dell’importo che i creditori potrebbero pignorare dalla pensione di sua madre. Cordiali saluti.

  • Cristina D'Agostini ha detto:

    Buonasera,
    Mio suocero è deceduto lasciando delle bollette non pagate per euro 300 circa, mio marito e i fratelli hanno rinunciato all’eredità. ora la società di recupero crediti chiama in continuazione per recuperare aggiungebdi che le bollette sino escluse dalla rinuncia.
    I debiti delle bollette devono essere pagate dagli eredi che hanno rinunciato all’eredità?
    Grazie
    Cristina

    • Redazione ha detto:

      Gentile Cristina, chi rinuncia all’eredità non deve pagare i debiti del de cuius, incluse le bollette. Cordiali saluti.

  • Paolo ha detto:

    Salve vorrei chiedere un prestito di 45000 euro presso una finanziaria,con gli interessi arriva a circa 63000 però le spese dell’assicurazione non sono coperte in quanto ho un Invalidità superiore alla percentuale richiesta, che succede in caso di mia dipartita? Ho un quarto della proprietà

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Paolo, trattandosi di una casistica specifica, le suggeriamo di richiedere informazioni presso la banca. Cordiali saluti.

  • Martina ha detto:

    Buongiorno, vi descrivo il mio caso. Ho acquistato un impianto fotovoltaico da una ditta individuale alla quale ho versato dietro presentazione di fattura la somma pattuita (esiste un preventivo, o meglio dire un foglio sul quale il venditore e installatore mi ha indicato la spesa). La data prevista per l’installazione era nel prossimo mese di marzo, ma la notizie di oggi è che questa persona si è tolta la vita. Come posso fare per recuperare i miei soldi? Grazie
    Martina

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Martina, trattandosi di una situazione particolare, le suggeriamo di confrontarsi con un legale. Cordiali saluti.

  • Antonio ha detto:

    Buongiorno,
    Ho prestato a mio padre 10000 euro nel 2008 su c/c che a sua volta glieli versa su c/c di snc di cui
    era garante con mio fratello. Nel 2013 mio padre muore lasciando testamento ed eredi. Come posso chiedere la somma prestata a mio padre dagli eredi? La somma prestata a mio fratello può rientrare nella fattispecie di “donazione indiretta”?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Antonio, in merito alla sua situazione, trattandosi di un caso particolare, le suggeriamo di chiedere la consulenza di un legale. Cordiali saluti.

  • Antonio ha detto:

    Gentilissima Dottoressa, avrei bisogno di sapere se i figli degli eredi già rinunciatari dell’eredità del de cuiod, con atto formale, risultano anch’essi potenziali debitori?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Antonio, le confermiamo che i figli degli eredi rinunciatari dovranno anch’essi rinunciare all’eredità del de cuius. Cordiali saluti.

  • Elisa ha detto:

    Buongiorno. Mio padre è deceduto il 4agosto 2022, lasciando agli eredi diretti molti debiti.
    Su consiglio di un avvocato abbiamo già provveduto alla rinuncia dell’eredità.
    Purtroppo stiamo ricevendo lettere da uffici di recupero crediti x prestazioni non pagate e volevamo sapere mandando l’atto all’Istituto siamo esenti dal pagamento richiesto.
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Elisa, avendo rinunciato all’eredità non rispondete più di tali debiti, dovrebbe essere sufficiente quindi presentare una copia della rinuncia. Le suggeriamo di chiedere conferma al Suo legale. Cordiali saluti.

  • RICCARDO ha detto:

    Buongiorno, ho prestato ad una signora (per me come una madre) la somma di 5000,00 tramite bonifico con la causale PRESTITO INFRUTTIFERO PER SPESE SANITARIE (perchè caduta),in quanto altri 4 fratelli non se ne sono mai presi cura; ora la signora è deceduta, posso richiede la restituzione del prestito ai 4 fratelli? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Riccardo, potrebbe provare a rivalersi sui fratelli, in quanto eredi della signora. Le suggeriamo di confrontarsi con un legale per chiarire quali siano i suoi diritti e le modalità di azione migliori in tale situazione. Cordiali saluti.

  • Simone Feltrinelli ha detto:

    Buonasera,
    Luciano (mio padre) ha 3 fratelli: Erminio, Natale e Benito.
    Benito ha prestato ad Erminio 75.000€.
    Erminio è morto, non restituendo il debito ad Erminio, ma lasciando 150.000€ di titoli che sono stati suddivisi in 3 parti uguali tra mio papà (Luciano), Benito e Natale ovvero 50.000€ a testa.
    Benito pretende da mio padre Luciano e dall’altro fratello Natale la restituzione dell’intera somma di 75.000€, è corretto? Mio padre Luciano ed il fratello Natale gli hanno proposto la restituzione di 25.000 a testa in quanto anche Benito ha già preso la sua quota ereditaria ovvero alla fine si ritroverà con 50.000€ di divisione + 25.000€ da Luciano + 25.000€ da Natale cioè un totale di 100.000€ mentre ai fratelli rimarrà una quota proveniente dall’eredità di 25.000€ la quale sarebbe equivalente al fatto che se Benito avesse accettato subito la somma di 75.000€ proveniente dai 150.000€ dell’eredità quale rimborso debito e la restante parte sarebbe stata suddivisa in parti uguali tra i tre fratelli ovvero 150-75/3 = 25.000€ a testa.
    Accettando la proposta di Benito mio padre Luciano e Natale si troverebbero con una quota di 12.500€ a testa mentre Benito incasserebbe 125.000€ (+100.000€ rispetto agli altri fratelli quando il suo debito ammontava a 75.000€) ben oltre alla somma quota spettante ed al debito contratto.
    Grazie.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Simone, la legge prevede che i debiti del de cuius debbano essere ripartito tra tutti i coeredi in proporzione alle loro quote. La vostra situazione è, però, particolare, in quanto Suo zio Benito ricopre il ruolo di creditore ma anche erede. Ipotizziamo che in tal caso l’erede che è anche creditore compensi con sé stesso la propria quota e che debba agire per la restante parte dei confronti dei coeredi, ma le raccomandiamo vivamente di rivolgersi ad un legale per far chiarezza sulla situazione. Cordiali saluti.

  • massimo ha detto:

    salve il 25 maggio 2022 mi e’arrivata un indebito di 400 euro circa della pensione di mia madre deceduta sulla mia pec ,volevo sapere come mai ancora oggi 10 giugno non e’ arrivato ancora nulla ai miei fratelli ?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Massimo, è probabile che la comunicazione arriverà ai suoi fratelli per posta, se non è nota la loro PEC. Per ulteriori informazioni le suggeriamo di rivolgersi presso l’ente che ha invito l’indebito. Cordiali saluti.

  • massimo rossi ha detto:

    Buongiorno,
    vi scrivo come erede.
    Mia madre, deceduta alcuni mesi fa, era intestataria di una utenza Tim per il solo telefono fisso e per il solo servizio “voce” senza nessun contratto di connessione internet.
    Quando è deceduta ho mandato a Tim una regolare richiesta di cessazione della linea con allegati tutti i documenti che Tim richiedeva, compreso il certificato di morte, senza alcuna richiesta di voltura o altro perchè la casa dovrà essere venduta.
    Tim ha impiegato molto tempo prima di cessare la linea (durante questo tempo il telefono di casa è rimasto assolutamente inattivo sia per le chiamate in uscita che in entrata).
    Quando finalmente (dopo un paio di mesi) si sono decisi a staccare la linea, Tim ha mandato una bolletta che oltre al costo di disattivazione (…??…) aveva dentro anche i canoni del servizio relativi a tutto il periodo trascorso oltre la data della mia richiesta di disattivazione.
    Per questo motivo mi sono deciso a non pagare quella bolletta di importo risibile (53,00 €), perchè Tim stava palesemente e impunemente richiedendomi costi che non avrebbe dovuto addebitarmi.
    Da allora ho ricevuto innumerevoli tentativi di contatto da una sedicente “società di recupero crediti” che ho sempre rifiutato dichiarandomi “non interessato alle loro argomentazioni”, in pratica ho sempre risposto di non capire perchè stessero contattando proprio me.
    Ammetto che questo mio atteggiamento è solo di “principio” visto che il debito ammonta a poche decine di euro e perchè sarei anche disposto a pagare il costo della disattivazione (anche se non capisco perchè si debba pagare per chiudere una utenza il cui titolare è morto) ma non intendo assolutamente pagare il servizio (peraltro non usufruito) del periodo successivo alla data della richiesta di cessazione.
    Per questo vi chiedo:
    1) secondo voi è possibile che il recupero di questo piccolissimo credito (53,00 €) possa essere portato avanti dalla Società incaricata fino alla apertura di un giudizio che porti ad un decreto ingiuntivo ??
    2) La proposta inviatami per email dalla Società di recupero per una “chiusura extragiudiziale a saldo e stralcio”, senza peraltro indicare alcuna cifra a riguardo, è da prendere in considerazione ? Cioè, secondo la vostra esperienza, il saldo e stralcio potrebbe essere per una cifra inferiore al solo debito (53,00 €) oppure superiore perchè contemplerebbe anche le spese di recupero eventualmente da loro dichiarate come già sostenute ?
    Grazie dell’attenzione e per quello che vorrete rispondermi.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Massimo, in base a quanto esposto è probabile che la società di recupero crediti operi anche su pratiche di importo minimo. Per quanto riguarda la procedura di saldo e stralcio, le suggeriamo di rivolgersi ad un legale affinché, una volta analizzata nel dettaglio la sua situazione, possa fornirle le indicazioni di cui necessità. Cordiali saluti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *