Mercato immobiliare più efficiente: cresce l’attenzione verso la classe energetica

Mercato immobiliare più efficiente: cresce l’attenzione verso la classe energetica

Quale peso assume la classe energetica nelle compravendite immobiliari? Troviamo risposta a questa domanda nell’analisi sul monitoraggio delle dinamiche del mercato immobiliare in funzione delle caratteristiche energetiche degli edifici condotta da ENEA, I-Com e FIAIP. Analizziamo quanto è emerso dal report in relazione al 2018.

L’analisi sul monitoraggio delle dinamiche del mercato immobiliare in funzione delle caratteristiche energetiche degli edifici nasce dalla collaborazione tra l’ENEA, l’Istituto per la Competitività (I-Com) e la Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionisti (FIAIP). Uno studio frutto dell’elaborazione delle risposte di oltre 600 agenti immobiliari su tutto il territorio nazionale e che analizza l’andamento del mercato immobiliare nel 2018, con particolare focus sulla classe energetica degli immobili.

Che cosa è la classe energetica?

A ogni immobile è associata una classe energetica, che esprime la quantità di energia necessaria ad assicurare il comfort attraverso i diversi servizi erogati dai sistemi tecnici presenti, in condizioni convenzionali d’uso.  

Come indicato nel DM 162/15“La classe energetica dell’edificio è determinata sulla base dell’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile dell’edificio EPgl,nren, per mezzo del confronto con una scala di classi prefissate, ognuna delle quali rappresenta un intervallo di prestazione energetica definito”.

La classe energetica è contrassegnata da un indicatore alfabetico che va da A4 fino a G, per un totale di 10 classi:

  • la lettera A è la classe con il miglior indice di prestazione e a questa corrispondono minori consumi energetici;
  • la lettera G rappresenta, invece, la classe caratterizzata dall’indice di prestazione più elevato, quindi con maggiori consumi energetici.

Un totale di 10 classi, distribuite in ordine crescente di consumi. La classe energetica, insieme ad altri indicatori, deve essere riportata nell’APE, acronimo di Attestato di Prestazione Energetica.

Classe energetica: come influenza le compravendite?  

Lo studio condotto da ENEA, I-Com e FIAIP evidenza un mercato immobiliare più efficiente, nonostante la cultura del risparmio energetico nell’immobiliare non si sia ancora totalmente radicata tra le famiglie.

Dal report emerge una diminuzione della percentuale di immobili compravenduti appartenenti alle ultime quattro classi energetiche rispetto all’anno precedente. Questo conferma che inizia a farsi largo la percezione dei vantaggi economici e di comfort collegati all’acquisto o alla vendita di un immobile di classe energetica più elevata.

Nel 2018 si è raggiunto, infatti, circa l’80%, mentre nel 2017 si superava il 90%. Un dato incoraggiate, considerato l’importante peso che hanno gli immobili di classe G.

I dati raccolti nel report

L’acquisto di immobili di pregio ricadenti nelle prime tre classi energetiche (A+ A e B) passa del 22% del 2017 al 28% del 2018.

Per quanto riguarda la riqualificazione energetica, il report ha esaminato anche la distribuzione percentuale della classe energetica rispetto all’ubicazione dell’immobile. È emerso un miglioramento per tutti i segmenti analizzati, ad eccezione degli immobili ubicati nelle zone centrali (10% circa). Un dato giustificato dalla complessità che si incontra nell’eseguire interventi strutturali sugli immobili datati e ubicati nei centri storici.

La distribuzione percentuale delle classi energetiche in funzione dello stato di conservazione dell’immobile oggetto della compravendita presenta, invece, forte discontinuità rispetto ai trend evidenziati negli anni precedenti. La percentuale di immobili con classe energetica A+, A e B rappresenta il 77% delle nuove costruzioni vendute nel 2018. Prosegue il trend di crescita degli anni precedenti, interrotto però nel 2017. 

La situazione relativa agli immobili in buone condizioni e da ristrutturare si presenta, invece, stabile. La percentuale di edifici nelle prime tre classi energetiche rappresenta rispettivamente il 11% e il 5% del totale. Gli immobili ristrutturati appartenenti alle classi energetiche più performanti (A+, A e B) sono passati dal 10% del 2017 al 22% del 2018.

FONTE: FIAIP.IT
 

Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

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