Il futuro dei Big Data nell’immobiliare

I big data stanno assumendo un ruolo sempre più importante anche nel settore del real estate. L’impiego di queste metodologie innovative risulta utile, ad esempio, per anticipare le dinamiche di mercato e per attribuire con la massima precisione il giusto valore a ogni immobile. L’analisi dei big data nell’immobiliare rappresenta quindi un sistema vincente per questo settore.
La rivoluzione digitale dei big data nell’immobiliare
Il mercato immobiliare è in trasformazione anche in Italia e l’analisi dei big data è estremamente utile anche in questo settore. Il risultato della valutazione attenta e accurata di questa massa crescente di dati viene messo a disposizione di vari soggetti tra cui banche, fondi, sviluppatori e gestori di patrimonio.
Qual è il ruolo dei big data nell’immobiliare?
Pensiamo ad esempio che alcune banche, tra cui Unicredit, si avvalgono, attraverso Crif Res, di un sistema di valutazione degli immobili basato sull’Avm (Automated valuation model). Questo rende possibile confermare o correggere, in modo attendibile e veloce, il valore iniziale di un portafoglio di perizie immobiliari.
Le nuove tecnologie intervengono anche sulla stima del valore futuro di un immobile. Se prima questo avveniva attraverso due grandi categorie di dati, le serie storiche dei prezzi e delle compravendite, con i big data le cose cambiano. Oggi è possibile effettuare un incrocio di oltre 300 variabili concernenti il contesto economico, sociale e demografico in cui il fabbricato è inserito. Tra queste ci sono, ad esempio, la situazione del decoro urbano, l’apertura o la chiusura delle attività commerciali, la maggior presenza di famiglie o single, l’appeal dei tagli piccoli rispetto ai grandi e così via.
Prelios Valuations, società italiana di valutazione immobiliare del gruppo Prelios, ha recentemente lanciato Premium, una sofisticata piattaforma di analisi del rischio che promette di identificare le possibili perdite future sui mutui garantiti da immobili. Il sistema combina la rivalutazione statistica degli immobili con i Big data socio economici, così da riuscire a produrre una analisi innovativa del rischio di singoli beni o interi portafogli immobiliari nel breve e medio termine.
Fiaip e big data: come cambia l’immobiliare?
Il Presidente Nazionale dell’associazione di categoria Fiaip, Gian Battista Baccarini, ha recentemente rilasciato un’intervista al quotidiano economico Il Sole 24 Ore, in cui ha spiegato come anche gli agenti immobiliari debbano confrontarsi con le nuove tecnologie in modo da sfruttarle a loro vantaggio.
Da gennaio sarà attiva UnaFiaip, una piattaforma informatica basata sull’elaborazione dei big data. Gian Battista Baccarini ha aggiunto nell’intervista che: “Questo comporterà l’introduzione di un nuovo modo di lavorare, inizialmente più faticoso ma più preciso, che bisognerà far digerire sia agli agenti sia ai venditori. Ma è l’unica strada che abbiamo per tenere uno standard elevato e far comprendere al mercato la necessità degli agenti per il corretto svolgimento di una compravendita“.