Il mercato immobiliare è in ripresa: ecco i dati Istat

Finalmente è ufficiale: il mercato immobiliare è in ripresa. La prova? I dati Istat nel secondo trimestre dell’anno che mostrano percentuali in crescita in modo omogeneo al Nord come al Sud e, soprattutto, non solo nei grandi centri ma anche nei comuni minori senza distinzioni tra i comparti immobiliari.
Mercato immobiliare italiano: ultimi dati
Quali sono gli ultimi dati dell’Istituto Nazionale di Statistica? In generale, per quanto riguarda le convenzioni notarili, rogiti e atti di compravendita immobiliare si parla di 161.357 atti, una crescita del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2014. Lo scorso trimestre lo stesso dato aveva fatto registrare un -3,6% sull’anno precedente, con il comparto commerciale e alcune realtà territoriali più sacrificate che avevano penalizzato la crescita del residenziale.
Le percentuali rilevate dall’Istat confermano quindi quelle già fornite dall’Agenzia delle Entrate, che aveva parlato di un +6,8% anche se in riferimento alle compravendite e non agli atti notarili custoditi negli Archivi distrettuali, che possono anche avere ad oggetto più unità immobiliari. In questo caso, nel secondo trimestre dell’anno, sono state registrate il 97,3% delle transazioni riguarda immobili a uso abitativo o accessori, con 151.184 transazioni registrate e 9.299 compravendite a uso economico, il 5,8% secondo quanto rilevato dall’Istat. Solo uno 0,5% delle unità immobiliari compravendute sono multiproprietà o immobili a uso speciale.
Da Nord a Sud, crescita uniforme
Si tratta di una crescita uniforme in tutta Italia, con valori positivi nel settore degli immobili residenziali delle aree metropolitane (+8%) e nei piccoli centri (+5,4%), ma anche degli immobili a uso economico (+1,9% in entrambe le tipologie di centri). Relativamente alle vendite nel settore economico, gli aumenti si registrano anche nel centro e sud Italia, che con un rispettivo +16,4% e +2,1% realizzano numeri migliori rispetto al Nord, in perdite di circa l’1%, e alle Isole che fanno segnare il dato peggiore, -11,8%.
Bene invece il settore residenziale, a uso abitativo e accessori, con il Nord-est che raggiunge un +10,8% e +11,8% per i due comparti e le Isole, dove il settore accessori supera il +8% degli immobili a uso abitativo e realizza un +10%. Analizzando l’intero primo semestre dell’anno, è evidente che le compravendite aumentano dell’1,5% globale rispetto al 2014, ma così distribuito:
- +1,8% per il settore abitativo
- -1,8% per il comparto a uso economico
con un totale delle transazioni di 156.334. L’andamento positivo del mercato delle compravendite è collegato anche all’andamento del mercato dei finanziamenti. Il secondo trimestre dell’anno, infatti, è stato positivo anche in termini di mutui concessi da parte di banche e finanziarie, con un +23,1% e 88.173 nuovi dossier, in rialzo rispetto al +16% registrato nei primi sei mesi dell’anno. L’aumentato si è così distribuito:
- +23,3 nel Nord-est,
- +27,4% nelle Isole
- +27,7% al Sud.
In particolare, un fattore determinante nella positiva dinamica trimestrale e semestrale del comparto creditizio è la crescita di rinegoziazioni di mutui in corso di ammortamento: la diminuzione dei tassi di interesse di riferimento praticati nel sistema creditizio spinge parte di coloro che hanno acceso un mutuo a valutare l’opportunità di sostituire il precedente con un finanziamento negoziato a condizioni più vantaggiose. Anche la crescita di queste operazioni aiuta la crescita delle compravendite immobiliari.
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