Come evitare di pagare la tassa di successione?

Mettiamo il caso in cui un genitore sia proprietario di due appartamenti che vorrebbe lasciare ai figli. Per lui sarebbe più conveniente fare una donazione oppure attendere la successione? Dove pagherebbe meno imposte? Scoprilo qui.
INDICE:
Cos’è la tassa di successione per una casa?
Chi riceve in eredità immobili e diritti reali immobiliari deve presentare la dichiarazione di successione e pagare, quando dovuta, l’imposta di successione. Dal 2017 i contribuenti possono presentare la dichiarazione di successione e la domanda di voltura catastale direttamente online, grazie ai servizi telematici delle Entrate.
Per farlo, bisogna entrare sul sito dell’Agenzia oppure rivolgersi ad un intermediario. La dichiarazione di successione, inoltre, deve essere presentata entro un anno dalla data di apertura della successione, da parte di uno dei soggetti obbligati come:
- i chiamati all’eredità e i legatari ed i loro rappresentanti legali;
- gli immessi nel possesso temporaneo dei beni;
- chi amministra l’eredità;
- gli esecutori testamentari.
Chi non è obbligato a pagare le imposte di successione?
Sono esonerati dall’obbligo di presentare la dichiarazione di successione i chiamati all’eredità ed i legatari che hanno rinunciato all’eredità ed i chiamati che, non essendo in possesso dei beni ereditari, hanno nominato un curatore per l’eredità giacente.
Inoltre, non vi è obbligo di presentarla anche se si verificano allo stesso tempo le seguenti condizioni:
- l’eredità passa al coniuge ed ai parenti in linea retta del defunto;
- l’attivo ereditario ha un valore inferiore ai 100.000 euro;
- l’eredità non contempla immobili o diritti reali immobiliari.
Quali documenti richiedere online per fare la dichiarazione di successione?
Prima di procedere con la dichiarazione di successione, è importante verificare l’entità dell’eredità e rintracciare gli eredi del defunto. Per farlo, puoi usufruire dei servizi messi a disposizione da VisureItalia, che consentono di raccogliere i dati utili alla presentazione della successione:
Dichiarazione di successione onlineclose
Ti serviranno:
- Cognome
- Nome
- Data di nascita
- Provincia di decesso
- Comune di decesso
- Data di decesso
Dichiarazione di successione immobili e conto correnteclose
Ti serviranno:
- Cognome
- Nome
- Data di nascita
- Provincia di decesso
- Comune di decesso
- Data di decesso
Dichiarazione di successione beni mobili ed immobiliclose
Ti serviranno:
- Cognome
- Nome
- Data di nascita
- Provincia di nascita
- Provincia di decesso
- Comune di decesso
- Data di decesso
Il primo servizio consente di disporre di tutti i dati necessari per presentare la dichiarazione di successione. Tra questi rientrano l’accertamento degli immobili del de cuius, la relazione ipotecaria, il rintraccio degli eredi, l’estratto dell’atto di morte e il certificato dello stato di famiglia del defunto.
La dichiarazione di successione immobili e quote, inoltre, fornisce una relazione patrimoniale con il dettaglio di tutti i beni mobili ed immobili di proprietà del de cuius. Il servizio comprende anche il rintraccio degli eredi, dei veicoli, delle quote societarie, l’estratto di morte e il certificato stato di famiglia del defunto.
Infine, il terzo servizio consiste in una relazione patrimoniale che elenca tutti i beni immobili di proprietà del de cuius, la stima immobiliare del loro valore di mercato, tutti i beni mobili e la eventuale titolarità di quote e azioni.
Come evitare di pagare la tassa di successione?
In realtà non esiste un modo per evitare di pagare la tassa di successione. L’unico sistema plausibile, infatti, comporterebbe il rifiuto all’eredità, soprattutto se è costituita più da debiti che da crediti.
Ma allora perché è diffusa l’idea che una donazione possa evitare la successione? Si può aggirare la dichiarazione di successione e le conseguenti pratiche burocratiche se il defunto si era già spogliato dei suoi beni mediante degli atti di donazione compiuti quando era ancora in vita.
Lo Stato, tuttavia, al fine di evitare che dietro alle donazioni si possa nascondere l’intento di eludere le imposte di donazione, ha disposto che le stesse funzionino nello stesso modo. Aliquote, franchigie e adempimenti, infatti, sono gli stessi per entrambi i casi. Inoltre, sia nel caso di donazione che di successione, bisogna versare l’imposta catastale e di registro per quanto attiene ai passaggi di proprietà degli immobili. Anche nel caso di donazione bisogna rispettare le quote di legittima che potrebbero essere impugnate dopo la morte di chi ha donato l’immobile.
In ogni caso, il vantaggio della donazione è rappresentato dal fatto che le imposte vengono calcolate sul valore del bene al momento della donazione. Attraverso il testamento, invece, viene considerato il valore al momento del passaggio di proprietà ma può capitare che gli immobili, nel tempo, vedano un aumento nel valore.
Come si può risparmiare sulla donazione?
Per ottenere dei vantaggi da un punto di vista fiscale, si può valutare l’alternativa della donazione con riserva di usufrutto. Ciò significa che il donatario riceve la nuda proprietà dei beni donati, poiché il donante possiede l’usufrutto di tali beni. Il valore degli immobili, inoltre, viene calcolato sull’attuale valore catastale senza la possibilità di rivalutazione. In conclusione, le imposte vengono pagate solo sul valore della nuda proprietà che è determinato in base alle tabelle ministeriali e a seconda dell’età dell’usufruttuario.
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