Cassa forense: contributi minimi e scadenze

La Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense rappresenta l’Ente di Previdenza e Assistenza degli Avvocati Italiani. Gestisce infatti la previdenza obbligatoria e l’assistenza degli Avvocati esercenti sul territorio nazionale. Gli iscritti devono versare annualmente alla Cassa Forense: il contributo minino soggettivo obbligatorio, il contributo integrativo e il contributo di maternità. Può avvenire inoltre, in via volontaria ed eventuale, il versamento del contributo soggettivo modulare volontario.
INDICE:
Come vengono calcolati i contributi minimi obbligatori?
Le modalità di calcolo dei contributi che devono versare gli iscritti alla Cassa Forense sono stabiliti da Regolamento Unico della Previdenza Forense.
La riscossione di tali contributi avveniva in passato tramite MAV bancario e/o postale. Oggi, invece, avviene tramite avvisi di pagamento PagoPA o modelli F24, che possono essere generati e stampati da ciascun iscritto accedendo nell’area riservata del sito internet della Cassa.
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Contributo soggettivo di base
Questo contributo è proporzionale al reddito professionale netto prodotto nell’anno, come risulta nella dichiarazione ai fini dell’IRPEF e dalle successive definizioni. L’ultima rideterminazione ha previsto:
- aliquota del 15% per reddito sino ad euro 105.000,00;
- aliquota del 3% per reddito eccedente euro 105.000,00.
Contributo minimo integrativo
È determinato nella misura del 4% sul volume d’affari ai fini dell’IVA. Tuttavia, è stata stabilita a temporanea abrogazione fino al 2023.
Non è mai dovuto nel il periodo di praticantato e nei primi 5 anni di iscrizione alla Cassa, mentre per i successivi 4 anni è ridotto alla metà se l’iscrizione riguarda under 35.
Contributo di maternità
Il contributo di maternità viene determinato annualmente dal Consiglio di Amministrazione in base all’andamento della spesa per indennità di maternità.
Quando si pagano i contributi cassa forense 2022?
I pagamenti dei tre contributi della Cassa Forense sopraccitati sono previsti solitamente in quattro rate che seguono le seguenti scadenze:
- 28 febbraio
- 30 aprile
- 30 giugno
- 30 settembre
Fonte: Cassa Forense