Truffa dall’amministratore di condominio: ecco come recuperare i crediti

Come può agire il condominio per recuperare i crediti se la truffa è stata architettata proprio dall’amministratore? E’ quanto si è verificato a Reggio Emilia dove l’amministratore di condominio, ora sotto inchiesta dalla Procura della Repubblica, ha causato un ammanco di 120 mila euro.
Il pubblico ministero che sta svolgendo le indagini, Maria Rita Pantani, attraverso un’indagine nei bilanci di cinque condomini, ha scoperto una maxi truffa che si è protratta dal 2009 al 2014. Gabriella Ferretti, all’epoca di svolgimento dei fatti amministratore di condominio, ha causato un ammanco nella contabilità dei fabbricati da lei amministrati intascando un importo totale di oltre 120 mila euro. I quaranta condomini si sono costituiti parte civile e, assistiti dal loro legale, cercano ora di fare luce nella contabilità e nei bilanci. Non sarà semplice ricostruire le fatture di acqua e riscaldamento non pagate, i prelievi per cassa dell’amministratore, i bonifici senza causale. Ma come potranno agire i condomini a tutela dei loro interessi?
Come recuperare i crediti in caso di truffa dell’amministratore del condominio?
Vista l’entità dell’importo, è bene effettuare una verifica sui beni immobili e mobili del truffatore attraverso:
1. Visure ipotecarie
Il primo aspetto da approfondire è capire se il truffatore è proprietario di beni immobili, liberi da gravami ed ipoteche, da aggredire con procedura esecutiva. Per disporre di una relazione patrimoniale completa ed approfondita che possa poi essere messa a disposizione di un legale è bene richiedere una visura ipotecaria uso legale. La visura ipotecaria in questo caso viene estesa non solo allo stato attuale ma anche ai cinque anni antecedenti, con evidenza degli atti di provenienza e di eventuali servitù, gravami, ipoteche o pregiudizievoli.
2. Indagine reddituale ed occupazione lavorativa
In secondo battuta si deve dare inizio alle indagini sulla occupazione lavorativa finalizzate alla determinazione del reddito annuo. Attraverso un’azione di rintraccio del posto di lavoro si potrà verificare la posizione lavorativa o quella pensionistica INPS, il datore di lavoro (impresa privata o ente pubblico) e la capacità reddituale annua. Qualora non si riscontri un risultato soddisfacente, l’indagine può essere estesa per determinare eventuali cariche (attuale e cessate), qualifiche o quote azionarie in imprese. Il documento estratto sarà una scheda completa della persona.
3. Indagine bancaria
Per capire dove sono finiti i soldi truffati è possibile ricorrere ad un’indagine sul censimento bancario del truffatore. In questo modo, infatti, si può risalire alla banca ed ai dati del conto corrente per un’azione legale di pignoramento del conto presso terzi.
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2 commenti per "Truffa dall’amministratore di condominio: ecco come recuperare i crediti"
amministratore condominiale 5 bilanci non sono mai stati approvati per questi 5 anni un ammanco di oltre 26 mila euro di ammanco senza pagare i dovuti costi agenzia entrate ascensore ed altre spese ora e stato licenziato ma come posso recuperare il dovuto, essendo i condomini di non fare causa ma accettare il tutto e pagare ogni condomina la sua quota
puo intervenire la finanza –
grazie
Gentile Alberto, la situazione che descrive è delicata, le suggeriamo pertanto di confrontarsi con un legale per verificare come agire. Cordiali saluti.