Saldo IMU e TASI per le imprese

Il prossimo 16 dicembre scade il pagamento del saldo IMU e TASI sugli immobili a destinazione commerciale e terziaria. Le imprese si troveranno ad affrontare una batosta con un considerevole incremento delle imposte calcolate sulla rendita catastale dei beni strumentali.

Saldo IMU e TASI
Il pagamento delle imposte sugli immobili è cadenzato ogni anno in due momenti. Il primo acconto è stato versato entro il mese di giugno 2016. Venerdì 16 dicembre scade il pagamento del saldo IMU e TASI. La legge di Stabilità 2016 ha abolito anche il pagamento della TASI sulla prima casa, già esentata dal pagamento dell’IMU. E’ invece sempre dovuto il pagamento delle due imposte per gli immobili di lusso. Lo stesso dicasi per i beni strumentali delle imprese per le quali non si prospetta in materia alcuna agevolazione. Confermate le esenzioni per i terreni agricoli ed i fabbricati rurali, purché strumentali per lo svolgimento dell’attività.
Saldo IMU e TASI per le imprese. Chi paga e chi no.
In totale, le imprese italiane verseranno oltre 5 miliardi di euro al Fisco. Sarà una batosta per alcune categorie mentre rimangono le esenzioni per gli imprenditori agricoli. Vediamo nello specifico quali saranno le categorie catastali più penalizzate. Per una completa consultazione della tabella delle categorie catastali è possibile scaricare gratuitamente la dispensa di approfondimento. Per conoscere la rendita catastale di un immobile è possibile scaricare online la visura catastale. Nel documento sono indicati i dati catastali dell’immobile, la categoria catastale e la rendita.
Lo sforzo maggiore sarà sostenuto dagli albergatori che verseranno mediamente 6.000 euro per ogni immobile a destinazione turistico – alberghiera (categoria D/2). I centri commerciali (categoria D/8) pagheranno poco meno, 4000 euro per ogni immobile. I fabbricati industriali (D/7) dovranno corrispondere un importo medio di 3220 euro. Anche artigiani e piccole e medie imprese dovranno versare circa 2.000 euro per ogni immobile strumentale, i capannoni tipicamente (D/1). I liberi professionisti, mediamente, verseranno circa 1.000 euro per gli uffici (A/10). Negozi, locali commerciali (C/1) avranno un saldo IMU e TASI medio di 49 euro. I locali a destinazione artigianale (C/3) verseranno in media 377 euro.
Rimangono le esenzioni per i terreni agricoli ed i fabbricati rurali. Gli imprenditori agricoli ed i coltivatori diretti, per gli immobili strumentali, possono tirare (per quest’anno) un sospiro di sollievo.