Cambia il modello di avviso di intimidazione. Ecco come.

Con il provvedimento 17.2.2015, cambia il modello di avviso di intimidazione che l’agente della riscossione deve notificare al debitore prima di procedere con l’esecuzione forzata.
Cos’è l’avviso di intimidazione?
Si tratta di un procedimento previsto dall’articolo 50 del d.p.r. n° 602 29/9/1973, e si attua mediante una notifica al debitore prima che venga attuata la procedura di esecuzione forzata se è decorso un anno dalla data in cui la cartella di pagamento è stata notificata.
In sostanza, l’atto indica che l’intimidazione debba essere compiuta entro il termine di 5 giorni dalla data della sua notifica, e deve essere notificato:
- prima di procedere all’esecuzione forzata, se questa non è iniziata entro un anno dalla data di notifica della cartella di pagamento
- prima di avviare la procedura di esecuzione forzata, se questa non è iniziata entro un anno dalla data di notifica del cosiddetto avviso di accertamento esecutivo e dei successivi atti emessi dall’Agenzia delle Entrate
- prima di avviare la procedura di esecuzione forzata, se questa non è iniziata entro un anno dalla data di notifica degli atti emessi dall’agenzia delle dogane.
Il debitore, una volta ricevuto l’atto, ha 5 giorni di tempo per eseguire il pagamento della somma dovuta, per beneficiare del pagamento in forma rateale oppure richiedere la sospensione della procedura di riscossione.
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Nuovo modello di avviso di intimidazione
Equitalia ha modificato il modello di avviso di intimidazione nella veste grafica e nel contenuto alla cartella esattoriale. Il nuovo modello è composto di tre pagine:
- un frontespizio dell’avviso contenente un prospetto riassuntivo in cui vengono indicati dall’Agente della riscossione gli elementi identificativi della cartella di pagamento o degli atti di morosità.
- Una seconda pagina contenete informazioni e chiarimenti utili al debitore.
- Una terza pagina dedicata alla notifica, con le informazioni relative al destinatario dell’avviso di intimidazione di pagamento, le modalità e le tempistiche con le quali è avvenuta la notifica.
L’obiettivo? Rendere più intuitiva e chiara la lettura dei dati, oltre che di rendere il modello adattabile a tutti gli atti per la riscossione coattiva.
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