Mercato immobiliare residenziale e commerciale: 2° trimestre in crescita

Buone notizie per il mercato degli immobili in Italia: il secondo trimestre 2015 ha registrato un netto miglioramento con un consistente +6,8%, dato che non veniva registrato da molto tempo.
Ripresa del mercato immobiliare nel secondo trimestre 2015
L’inversione di tendenza si è avuta in primis nel 2014, ed è stata influenzata dalla modifica dell’imposta di registro che ha portato al rogito degli acquisti compiuti tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014. Successivamente, un nuovo impulso è arrivato dal leggero rialzo del primo semestre del 2015. Ed oggi, un +6,8% che non veniva registrato da tempo.
In testa, il settore immobiliare commerciale con un +10,1% seguito dal residenziale con +8,2%. Diminuiscono invece il terziario e il produttivo, rispettivamente con -3,8% e un -8,0%. Nonostante i valori negativi, potrebbe essere un segnale più concreto della ripresa immobiliare in Italia.
I dati della ripresa: residenziale e commerciale
Analizzando nel dettaglio i dati delle compravendite immobiliari, nel periodo che va da aprile a giugno 2015 il settore residenziale ha registrato 116.514 transazioni, segnando un +8,2% rispetto alle 107.647 transazioni rilevate nello stesso trimestre del 2014, con un top di compravendite al nord (+10,3%), mentre al centro e al sud il rialzo si attesta intorno al 6%. Le grandi città mostrano tutte significativi risultati di crescita:
- Torino +16,3%
- Palermo +16,1%
- Firenze +11,8%
- Milano +9,2%
- Roma +5%
- Genova +4,4%
- Bologna +3,2%
- Napoli +0,5%.
Guardando le province, invece, la prima della lista nelle compravendite immobiliari è Milano, con un rialzo di oltre il 16%, seguita da Bologna e Genova, che superano il 13%, e Firenze (+10,3%).
E il mercato immobiliare non residenziale? Comparando i dati con quelli dello stesso trimestre del 2014, risulta in positivo solo il settore commerciale, che con 6.719 transazioni registra un incremento del 10,3%.
Ancora in ribasso, invece, le compravendite di immobili nel settore produttivo (-8%) e in quello del terziario (-3,8%). In particolare, il comparto produttivo risulta sostanzialmente stabile al centro, mentre registra valori negativi al nord (-8,2%) e soprattutto al sud (-16%); sul settore terziario invece pesa la performance negativa del Nord (-7,7%), che da solo muove oltre la metà del mercato, a differenza del centro che, in controtendenza, fa segnare un deciso rialzo del 16,3%.
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