Mercato immobiliare 2019: scopri il rapporto DSN del primo semestre

È stato recentemente pubblicato il nuovo rapporto Dati Statistici Notarili con i dati sulle compravendite di beni immobili per il primo semestre 2019. Vediamo qual è l’andamento del mercato immobiliare 2019.
Come sta andando il mercato immobiliare 2019?
Il Consiglio Nazionale del Notariato ha condotto una rilevazione sull’attività notarili presso tutti i notai in esercizio nel 2019, attraverso l’applicazione realizzata da Notartel, la società informatica del Notariato italiano.
Dalle informazioni raccolte ha preso forma il Rapporto Dati Statistici Notarili (DSN), riguardante le vendite immobiliari per il primo semestre 2019.
Rapporto Dati Statistici Notarili (DSN): primo semestre 2019 mercato immobiliare
Il Rapporto riporta dati positivi, che confermano anche nel 2019 il trend di crescita del mercato immobiliare italiano. Nel primo semestre 2019 si è raggiunto un + 5,91% per le compravendite di fabbricati rispetto al 2018. Analizziamo i dati principali del Rapporto Dati Statistici Notarili (DSN).
Aumento delle compravendite rispetto al 2018
Le compravendite di fabbricati registrate nel primo semestre del 2019 sono state 344.249, determinando un aumento del 5,91% rispetto al primo semestre 2018. Dei fabbricati abitativi:
- l’88,63% è stato venduto da privati, con un incremento del 4,53% per le prime case e dell’8,68% per le seconde case;
- il restante 11,37% è stato venduto dalle imprese costruttrici, con una crescita del +7.70% per le prime case e del +6,12% per le seconde.
Su 254.806 fabbricati abitativi è stata chiesta per l’acquisto l’agevolazione prima casa.
Per quanto riguarda, invece, le compravendite di fabbricati strumentali:
- il 17,06% è stato venduto da imprese;
- l’82,94% da privati.
Al Nord sono state effettuate più della metà delle compravendite, precisamente il 56,28%. In particolare, la Lombardia si riconferma la regione nella quale sono stati scambiati più immobili, pari al 20,69% del totale delle contrattazioni sull’intero territorio nazionale. Gli immobili venduti nel primo semestre 2019 ammontano a 93.641, un dato che corrisponde all’aumento del 5,93% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Segue il Veneto con il 9.43% e il Piemonte con il 9.24%. Le regioni che riportano segno meno sono, invece, la Basilicata (-9.97%), la Puglia (-2.57%) e l’Umbria (-0,47).
Anche nel primo semestre 2019 sono stati venduti più terreni agricoli (55.647) rispetto ai terreni edificabili (13.887), anche se questi ultimi hanno determinato un incremento del 5,34% contro un aumento di appena lo 0,17% dei terreni agricoli.
Salgono i prezzi delle nuove abitazioni
L’incremento dei prezzi riguarda solo gli immobili venduti da imprese (200.000 euro rispetto ai 185.288), mentre diminuiscono lievemente i prezzi degli immobili venduti da privati (110.001 euro rispetto ai 113.000) e dei fabbricati strumentali (74.000 euro rispetto a 75.500 euro).
La maggior parte degli scambi nel primo trimestre 2019 riguarda gli immobili che rientrano nelle seguenti fasce di prezzo:
- tra 0 e 99.999 euro, uguale al 43,15% cui corrisponde un +6,51% rispetto al I semestre 2018;
- tra 100.000 e 199.999 euro, pari al 38,88% cui corrisponde un aumento del +2,80% rispetto al I semestre 2018.
All’interno di queste fasce di prezzo rientrano l’82,03% degli acquisti di fabbricati e il 49,85% degli acquisti di terreni agricoli, mentre per i terreni edificabili il 68,26% del totale delle transazioni è inferiore ai 40.000 euro.
Solo lo 0,20% delle compravendite ha per oggetto fabbricati di valore superiore al 1.000.000 euro, con una diminuzione del -2,71% rispetto al primo semestre 2018.
La situazione dei mutui nel primo semestre del 2019
Nel primo semestre del 2019 i mutui registrano un leggero calo rispetto gli anni precedenti.
I finanziamenti sui fabbricati, numericamente più significativi, segnano un -0,61% per più di 1000 operazioni su base semestrale. Risultano in calo anche i finanziamenti relativi a terreni edificabili (-1,59%).
Dal Rapporto emerge una prevalenza dei finanziamenti di importo fino a 150.000 euro, nonché un significativo aumento dei mutui di importo compreso tra i 200.000 e i 300.000 euro.
A livello regionale, la Valle d’Aosta, dopo il trend negativo degli anni precedenti, registra un +37,58%. Il trend è positivo anche per il Friuli Venezia Giulia (+8,41%), per l’Abruzzo (+8,47%) e la Calabria (+8,58%). Il Molise (-12,74%) e la Basilicata (-16,74%) registrano, invece, un segno particolarmente negativo, mentre la Lombardia, il Veneto ed l’Emilia-Romagna rimangono sostanzialmente inveriate.
Fonte: Notariato