I tempi di pagamento su fatture commerciali rallentano in Italia

I tempi di pagamento su fatture commerciali rallentano in Italia

Le aziende italiane riescono ad incassare le vendite a credito sul mercato domestico circa una settimana più tardi rispetto ad un anno fa. Nel 2016, infatti, la durata media dei pagamenti su fatture commerciali non pagate alla scadenza era di 81 giorni, contro gli attuali 87 giorni data fattura.

Si tratta di tempistiche ben al di sopra della media dell’Europa occidentale pari a 56 giorni. I tempi di pagamento peggiori sono in Grecia dove le fatture commerciali vengono incassate dalle aziende solo trascorsi 111 giorni dalla data fattura.

Atradius: i tempi di pagamento sulle fatture commerciali diventano più lente

Oltre il 93% degli intervistati ha lamentato un rallentamento dei tempi di pagamento delle fatture commerciali. Questo ha comportato lo spostamento in avanti anche del DSO medio (Days Sales Outstanding) registrato dalle aziende fornitrici italiane. Nel 2016 si sono registrati sei giorni in più di ritardo. Ciò si attesta su valori pari a quasi il doppio della media dell’Europa occidentale (44 giorni).

Il balzo in avanti di questo importante indice potrebbe indicare che il rallentamento dei tempi di pagamento sia a carico proprio delle fatture commerciali di maggiore importo. Si rileva quindi un maggiore affanno rispetto al passato dei tempi di pagamento da parte dei propri clienti. Ben sette aziende fornitrici su dieci intervistate in Italia lo hanno evidenziato. Di queste, una su quattro si dice preoccupata che il DSO della propria azienda possa peggiorare nell’arco dei prossimi dodici mesi.

Questo avrà impatti negativi sulla liquidità delle aziende, caratterizzata dal 2% medio di perdite su crediti (contro l’1,3% medio dell’Europa occidentale). La maggior parte degli intervistati (54%) individua la causa nel fallimento o nella cessazione dell’attività del cliente. Il 38% degli intervistati evidenzia il fallimento dei reiterati tentativi di recupero del credito insoluto.

L’indagine di Atradius

Oggetto dello studio è l’Europa occidentale. L’Italia, insieme a Grecia (52%), Irlanda (51%) e Gran Bretagna (48%), si colloca tra i Paesi che registrano le maggiori percentuali di fatture pagate in ritardo sul mercato nazionale. Il 47% del valore totale delle fatture commerciali in Italia viene pagato oltre la scadenza originaria della fattura. Ben il 27% di tale valore risulta non pagato decorsi oltre tre mesi dalla data della fattura.

Il 45% delle aziende fornitrici intervistate (contro il 14,5% a livello di Europe occidentale) attende un peggioramento sull’andamento dei comportamenti di pagamento delle aziende clienti. I settori più a rischio sono agricolo, alimentare, edilizia e materiali da costruzione, beni durevoli di consumo e servizi.

Riassumendo:

  • 9 aziende fornitrici su 10 intervistate in Italia lamentano ritardi di pagamento su fatture commerciali nel corso dell’ultimo anno
  • il 47% delle fatture commerciali emesse in Italia non pagato alla scadenza
  • atteso un ulteriore rallentamento delle tempistiche di pagamento da parte di 1 azienda fornitrici su 2 intervistate

Barometro Atradius sui tempi di pagamento tra aziende

Il barometro sui comportamenti di pagamento tra aziende a livello internazionale pubblicato ogni anno da Atradius copre quattro regioni in tutto il mondo: Europa occidentale, Europa orientale, Americhe e Asia Pacifico. Misura le pratiche di pagamento ed i comportamenti di pagamento delle aziende. 2.769 aziende hanno partecipato al sondaggio in Europa occidentale.

 

Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

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