Fallimenti delle imprese in calo nel 2016

Nei primi 11 mesi del 2016 i fallimenti delle imprese in Italia si sono ridotti del 7,4%. Prosegue il trend positivo registrato anche nel 2015. Sono poco più di 1000 al mese le imprese che portano i libri in Tribunale. E’ quanto emerge dallo studio annuale di UnionCamere.

Fallimenti delle imprese
Tra gennaio e novembre 2016 sono state 11.655 le procedure fallimentari, contro le 12.583 del 2015. Dopo l’impennata del 2014 con 13.223 procedure aperte, si sta ritornando ai valori degli anni precedenti. Nel 2013 si registrarono infatti 11.541 procedure, un dato vicino a quello del 2016. Nel 2015, ogni 1000 imprese registrate in Camera di Commercio i fallimenti delle imprese sono stati 1,9.
Analizzando i dati, emerge che tutte le forme giuridiche adottate dalle imprese hanno registrato una riduzione con la solo eccezione dei consorzi e delle cooperative. In questo caso si è verificato un trend inverso:
- società di capitali : 8901 procedure fallimentari (-8,1% rispetto al 2015)
- società di persone : 1327 procedure fallimentari (-9,0% rispetto al 2015)
- ditte individuali : 911 procedure fallimentari (-7,5% rispetto al 2015)
- consorzi e cooperative : 516 (+13,2% rispetto al 2015)
I fallimenti delle imprese nel 2016
La distribuzione geografica della riduzione dei fallimenti delle imprese italiane è estesa in tutta Italia in modo pressoché omogeneo. Fanno eccezione solo la Basilicata (+14,3%), la Sardegna (+19,3%) e la Sicilia (+8,8%). Al contrario, Abruzzo (-34%), Friuli Venezia Giulia (-24%), Piemonte (-16%) e Molise (-14%) sono le regioni che registrano i maggiori miglioramenti. La Lombardia si conferma come la regione con il maggior numero di procedure fallimentari aperte: 2511 nel 2016. Seguono il Lazio (1373) ed il Veneto (1031).
I dati analizzati per settore confermano le difficoltà nel settore del commercio e delle costruzioni:
- Agricoltura, silvicoltura pesca: 74 (procedure fallimentari nel 2016) ; -8,6% (rispetto al 2015)
- Estrazione di minerali da cave e miniere: 21 (procedure fallimentari nel 2016); – 4,5% (rispetto al 2015)
- Attività manifatturiere: 2.187 (procedure fallimentari nel 2016); -6,7% (rispetto al 2015)
- Fornitura energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata: 33 (procedure fallimentari nel 2016); +135,7% (rispetto al 2015)
- Fornitura acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti: 62 (procedure fallimentari nel 2016); +8,8% (rispetto al 2015)
- Costruzioni: 2.380 (procedure fallimentari nel 2016); -6,1% (rispetto al 2015)
- Commercio all’ingrosso e al dettaglio: 2.705 (procedure fallimentari nel 2016); -11,7% (rispetto al 2015)
- Trasporto e magazzinaggio: 546 (procedure fallimentari nel 2016); -13,1% (rispetto al 2015)
- Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione: 743 (procedure fallimentari nel 2016); -1,8% (rispetto al 2015)
- Servizi di informazione e comunicazione: 224 (procedure fallimentari nel 2016); -24,1% (rispetto al 2015)
- Attività finanziarie e assicurative: 66 (procedure fallimentari nel 2016); -15,4% (rispetto al 2015)
- Attività immobiliari: 638 (procedure fallimentari nel 2016); -3,9% (rispetto al 2015)
- Attività professionali, scientifiche e tecniche: 380 (procedure fallimentari nel 2016); -4,5% (rispetto al 2015)
- Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese: 391 (procedure fallimentari nel 2016); -2,5% (rispetto al 2015)
- Istruzione: 47 (procedure fallimentari nel 2016); +42,4% (rispetto al 2015)
- Sanità e assistenza sociale: 77 (procedure fallimentari nel 2016); +37,5% (rispetto al 2015)
- Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento: 122 (procedure fallimentari nel 2016); -23,8% (rispetto al 2015)
- Altre attività di servizi: 110 (procedure fallimentari nel 2016); +17,0% (rispetto al 2015)