La crescita delle startup innovative nel Registro Imprese

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il 4 luglio 2018 scorso, sul proprio sito istituzionale, il 16° rapporto trimestrale con i dati aggiornati al 2° trimestre 2018. Dal report emerge che le startup innovative iscritte nella sezione dedicata del Registro delle Imprese ammonta a 9.396. Un quantitativo in aumento di ben 499 unità rispetto a fine marzo 2018 e che rappresenta il 3% di tutte le società di capitali costituite in Italia negli ultimi 5 anni e tuttora in stato attivo.

Report MEF: la crescita delle startup innovative del 2° trimestre 2018
Che cosa sono le startup innovative
Il Decreto Crescita 2.0, ovvero il decreto-legge 179/2012, ha introdotto nell’ordinamento giuridico italiano la definizione di nuova impresa ad alto valore tecnologico, la startup innovativa.
Sono qualificabili come startup innovative le società di capitali, anche cooperative, di nuova costituzione o costituite da meno di cinque anni, che operano nel campo dell’innovazione tecnologica. Il loro fatturato annuo deve essere inferiore a 5.000.000 di euro e non devono essere non quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione. È essenziale il possesso di determinati indicatori relativi all’innovazione tecnologica, previsti dalla normativa sopracitata.
I requisiti per le startup innovative
Siamo in presenza di un’impresa innovativa quando questa possiede, in base al decreto-legge 179/2012, almeno uno dei tre seguenti criteri:
“1) le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 30 per cento del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione della startup innovativa […];
2) impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un’università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di
ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero;
3) sia titolare o licenziatario di almeno una privativa industriale relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale direttamente afferenti all’oggetto sociale e all’attività d’impresa.”
La disciplina dedicata alle start up innovative è stata oggetto in questi ultimi anni di diversi interventi di potenziamento, come il D.L 76/2013, il D.L. 3/2015 e da ultimo la Legge 232/2016. Per approfondire vi consigliamo la lettura dell’articolo sulle semplificazioni per start up innovative. Tra le novità vi è la possibilità per le startup innovative costituite online con firma digitale di modificare il proprio atto costitutivo e statuto utilizzando sempre la procedura semplificata.
Start up innovative in aumento nel secondo trimestre 2018
Il 16° rapporto trimestrale con i dati aggiornati al 2° trimestre 2018 è stato realizzato congiuntamente dal MISE e InfoCamere, con la collaborazione di UnionCamere. Nel report sono contenuti i trend demografici e le performance economiche delle startup innovative italiane nel periodo in esame. Alla crescita delle start up corrisponde anche un incremento dei valori occupazionali, le stesse hanno coinvolto infatti 48.965 persone tra soci e lavoratori subordinati.
Il 2,72% delle 345.000 società di capitali costituite in Italia negli ultimi cinque anni e ancora in stato attivo è registrato come startup innovativa alla data del report. Un dato in crescita rispetto al 2,65% registrato nel primo trimestre 2018.
Scarica il report in .pdf con i dati completi.
I principali dati del report MISE – InfoCamere
Ecco alcuni aspetti che emergono dalla lettura del report:
- il capitale sociale sottoscritto complessivamente dalle startup è in continua crescita. Negli ultimi tre mesi ha raggiunto quota 521,6 milioni di euro, corrispondenti a un +5% sul trimestre precedente. Un startup ha in media un capitale sociale di 55.523 euro;
- il 71,7% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese, in particolare nei settori dello sviluppo di software e consulenza informatica (32,9%) e della ricerca e sviluppo (13%);
- la Lombardia è la regione con il maggiore numero di startup innovative. Queste ammontano a 2.286, ovvero il 24,3% del totale nazionale. Seguono il Lazio e l’Emilia Romagna;
- Milano è la provincia in cui è localizzato il numero più elevato di startup innovative. La provincia con il maggiore rapporto tra startup innovative iscritte e nuove società di capitali è invece Trieste e poi Trento;
- si è in presenza di un elevatissimo grado di immobilizzazioni sull’attivo patrimoniale netto. Nel trimestre in esame il rapporto tra immobilizzazioni e attivo patrimoniale raggiunge infatti il 27,86%, più di sei volte maggiore rispetto al valore registrato per le altre nuove società, pari al 4,26%;
- le start up innovative sono a prevalenza giovanile. Gli under-35 compaiono in quasi una start up su due (44,8%), contro il 35,2% fatto registrare dalle altre neo-imprese.
Fonte: Ministero Sviluppo Economico