Credito immobiliare: ecco le nuove regole della Banca d’Italia

Il 27 settembre la Banca d’Italia ha pubblicato la Circolare n. 285 “Disposizioni di vigilanza per le banche” e la Circolare n. 288 “Disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari“. Entrambe adeguano la disciplina sul credito immobiliare al D.Lgs. n. 72 del 21 aprile 2016 che recepisce la direttiva comunitaria 2014/17/UE “Mortgage Credit Directive”. Il decreto legislativo n. 72 ha introdotto nel T.U.B. (Testo Unico delle leggi in materia Bancaria e creditizia) il Capo I-bis che specifica il credito immobiliare. Le nuove norme sono entrate in vigore con decorrenza dal 1 novembre 2016.
Clicca qui per scaricare la Circolare della Banca d’Italia.
La nuova disciplina sul credito immobiliare
Le principali innovazioni riguardano questi ambiti:
Valutazione immobiliare
I periti chiamati a seguire i processi di valutazione immobiliare possono essere: soggetti fisici o costituiti in forma societaria o associativa, dipendenti oppure esterni. Effettuare una corretta valutazione dei beni immobili è importante principalmente per due motivi:
- maggiore tutela nei confronti dei clienti, affinché possano effettuare una scelta conscia e informata;
- maggiore capacità da parte delle banche e degli intermediari finanziari nella gestione dei possibili rischi aziendali, sulla base di criteri minimi di natura sia oggettiva che soggettiva.
Pubblicità immobiliare
Il consumatore, prima di giungere alla conclusione del contratto di credito immobiliare, ha necessità di ricevere in maniera semplificata e standardizzata tutte le informazioni in merito alle offerte. Infatti, il set informativo pubblicitario deve risultare chiaro e ben strutturato, in modo da agevolarne la lettura e comprensione. Nello specifico, le informazioni sulla gamma dei contratti di credito immobiliare, si possono suddividere in due differenti tipologie:
- generali: devono essere veicolate in maniera precisa, anche proponendo esempi rappresentativi delle principali caratteristiche e dei costi del credito. Devono essere contenute in documenti redatti sulla base di un modello standard elaborato dalla Banca d’Italia;
- personalizzate: sono utili affinché il consumatore possa avviare un confronto critico tra le differenti offerte di credito sul mercato e possa prendere una decisione finale consapevole in merito alla conclusione del contratto.
Valutazione del merito creditizio
Potrebbe capitare che, a causa di una crisi del mercato immobiliare, risulti piuttosto complessa la vendita del bene immobile ipotecato e impossibile il recupero di un debito.
Pertanto, secondo la normativa, la valutazione del merito creditizio non deve basarsi sul valore del bene immobile in garanzia. È essenziale, invece, la capacità del consumatore di produrre un reddito sufficiente a poter restituire quanto ricevuto. Ciò, rappresenta una garanzia sia per la banca che per il consumatore.
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