Certificato penale lavoro minorenni: scatta l’obbligo

Con la direttiva europea 2011/93/UE sulla lotta all’abuso dei minori e alla pedofilia, anche in Italia si rende necessario esibire il documento penale del dipendente per la tutela dei giovani al di sotto dei 18 anni. Ecco cos’è e come si può richiedere il certificato.
Dal 7 aprile di quest’anno, chiunque abbia dipendenti che lavorano a contatto con minori, necessita del documento penale che conferma che il dipendente stesso non sia stato incriminato o sospettato di abusi sessuali o sfruttamento dei giovani. Lo scopo è quello di escludere abbiano commesso reati previsti dal codice penale come prostituzione e pornografia minorile, turismo sessuale e adescamento di minorenni.
Certificato penale uso lavoro per minorenni: il provvedimento
La norma non specifica le tipologie di lavoratori interessati, che quindi si allargano fino ad arrivare a circa 98mila soggetti tra personale medico e infermieristico, insegnanti delle scuole primarie e degli asili, tutori delle ludoteche, operatori di strutture ricettive etc. Inoltre, non è chiaro chi debba provvedere al pagamento del documento (il rilascio costa 20€) che ha scadenza semestrale e pertanto deve essere rinnovato con una certa periodicità pena una sanzione dai 10mila ai 15mila€.
Per ovviare a inconvenienti interpretativi, e in attesa di ulteriori chiarimenti, è possibile comunque procedere all’impiego del dipendente con una dichiarazione sostitutiva del certificato (una volta fatta richiesta del Certificato al Casellario) nel caso si tratti di impieghi nella pubblica amministrazione. Per i dipendenti del settore privato, c’è bisogno di una dichiarazione del lavoratore sostitutiva dell’atto di notorietà avente lo stesso contenuto del certificato richiesto.