La Centrale Allarmi Interbancaria – CAI: iscrizione e cancellazione

La Centrale Allarmi Interbancaria – CAI: iscrizione e cancellazione

La Banca d’Italia è titolare del trattamento dei dati della Centrale Allarmi Interbancaria (CAI). In questo articolo analizzeremo il funzionamento di questo archivio elettronico dall’iscrizione fino alla cancellazione.

INDICE:

  1. CAI: cos’è la Centrale Allarmi Interbancaria
  2. Come verificare i propri dati alla Centrale Allarmi Interbancaria?
  3. Quali dati contiene la Centrale di Allarme Interbancaria?
  4. Come avviene l’iscrizione al CAI?

CAI: cos’è la Centrale Allarmi Interbancaria

La Centrale Allarmi Interbancaria, CAI, è un archivio informatizzato degli assegni bancari e postali e delle carte di pagamento. È stato istituito presso la Banca d’Italia per dare attuazione alle innovazioni introdotte dalla Legge 15 dicembre 1990, n. 386 come modificata dal D. Lgs. 30 dicembre 1999 n.507. Una riforma che ha riguardato la disciplina sanzionatoria relativa agli assegni bancari e postali emessi senza autorizzazione o senza provvista e che risponde alla necessità di migliorare i sistemi per la tutela della circolazione di questi titoli di credito.

La gestione tecnica dell’archivio è affidata a un concessionario e la sua attività è sottoposta a controlli sistematici da parte della Banca in modo da poter intervenire in caso di anomalie segnaletiche. La Centrale d’Allarme Interbancaria, pur essendone titolare sempre la Banca d’Italia, non deve essere confusa con la Centrale dei rischi. Quest’ultima riguarda, invece, le informazioni sui rapporti finanziari tra la clientela e gli intermediari finanziari. 

A cosa serve il CAI Centrale Allarmi Interbancaria?

La Centrale Allarmi Interbancaria ha lo scopo di sanzionare e prevenire l’utilizzo anomalo degli assegni bancari e postali e delle carte di pagamento, nonché assicurare il regolare funzionamento del sistema dei pagamenti.

Cosa comporta la segnalazione al CAI?

La segnalazione al CAI comporta diverse conseguenze negative come il divieto, per la durata di 6 mesi, di emettere assegni e di stipulare nuove convenzioni di assegno presso il sistema bancario e postale.

Come verificare i propri dati alla Centrale Allarmi Interbancaria?

Puoi richiedere una visura CAI per controllare segnalazioni e blocchi su assegni e carte di credito, oltre a eventuali sanzioni amministrative e penali per persone fisiche e imprese:

VISURA CAI BANCA D’ITALIARichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

VISURA CAI BANCA D’ITALIA

Quali dati contiene la Centrale di Allarme Interbancaria?

L’archivio informatizzato della Centrale Allarme Interbancaria contiene i dati identificativi:

  • del soggetto che ha emesso assegni bancari e postali senza autorizzazione o senza disporre dei fondi necessari,
  • degli assegni bancari e postali emessi senza autorizzazione o senza disporre dei fondi necessari,
  • degli assegni bancari e postali non restituiti dopo la revoca dell’autorizzazione,
  • degli assegni bancari e postali di cui sia stato denunciato il furto o lo smarrimento o bloccati per altri motivi,
  • dei soggetti ai quali è stata revocata l’autorizzazione all’utilizzo di carte di pagamento,
  • delle carte di pagamento revocate e di quelle di cui sia stato denunciato il furto o lo smarrimento,
  • dei soggetti ai quali sono state applicate sanzioni amministrative pecuniarie e accessorie da parte dei prefetti per aver emesso assegni bancari e postali senza autorizzazione o senza disporre dei fondi necessari,
  • dei soggetti ai quali sono state applicate sanzioni penali dall’Autorità giudiziaria per l’inosservanza degli obblighi imposti come sanzione amministrativa accessoria.

Come avviene l’iscrizione al CAI?

La procedura di iscrizione nell’archivio della CAI è articolata in tre fasi:

  1. in caso di sussistenza di specifici requisiti, i soggetti tenuti alla segnalazione devono redigere una dichiarazione informatica con i dati anagrafici del soggetto da iscrivere in archivio ed inviarla alla sezione centrale dello stesso per via telematica,
  2. i dati trasmessi verranno poi sottoposti a verifiche e ritrasmessi, sempre per via telematica, alle sezioni remote installate presso i soggetti segnalanti,
  3. per ultimo avverrà l’iscrizione nella CAI, che produrrà i suoi effetti nel momento in cui i dati saranno consultabili simultaneamente sia presso la sezione centrale, sia presso le sezioni remote.

I soggetti iscritti alla Centrale Allarmi Interbancaria possono verificare i dati registrati a proprio nome, controllare la regolare circolazione di assegni bancari o postali e di carte di pagamento. L’iscrizione nella CAI per revoca dall’utilizzo di carta di pagamento dura due anni e ha valore soltanto informativo. Ciascun emittente può infatti decidere autonomamente se rilasciare o meno una carta al soggetto iscritto.

Nel caso degli assegni, invece, il soggetto iscritto alla CAI non può più utilizzarli per il periodo di 6 mesi. La cancellazione e la rettifica dei dati iscritti nella Centrale d’Allarme Interbancaria è consentita ai soggetti segnalanti dall’art. 3, comma 2, del d.m. n. 458/2001, limitatamente ai dati errati.

Come avviene la cancellazione al CAI?

I dati restano iscritti per il rispettivo periodo di durata stabilito in base al caso specifico e vengono cancellati in modo automatico alla data di scadenza. Se il protestato effettua il pagamento prima della scadenza, oppure se riscontra un’iscrizione illecita o errata, è possibile richiedere la cancellazione dagli elenchi CAI anche prima della scadenza stabilita. In questo caso, sarà necessario contattare l’ente che ha effettuato la segnalazione o un giudice.

FONTE: Banca d’Italia

 

Sono un avvocato del Foro di Cagliari, specializzato in materia di diritto civile e, in particolare, in diritto di famiglia e minori, recupero del credito e risarcimento del danno. Da oltre 15 anni metto a disposizione dei Clienti le mie competenze specialistiche e attraverso SmartFocus voglio aiutare persone e le imprese a capire i problemi connessi con il recupero di un credito nei confronti di un debitore.

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