Categoria catastale B1: quali sono gli immobili compresi, i requisiti e le tasse?

Categoria catastale B1: quali sono gli immobili compresi, i requisiti e le tasse?

Dai collegi ai convitti, dagli orfanotrofi alle caserme, la categoria catastale B1 abbraccia una vasta gamma di strutture collettive che svolgono funzioni pubbliche. Ma quali sono i criteri che determinano se un immobile rientra in questa categoria? E quanto devono pagare in termini di IMU?

Continua a leggere per ottenere tutte le risposte e per avere una comprensione chiara di questa categoria e delle sue implicazioni fiscali.

INDICE:

  1. Cosa si intende con categoria catastale B1?
  2. Requisiti per rientrare nella categoria B1
  3. Immobili compresi nella categoria catastale B1
  4. La categoria B1 paga l’IMU?
  5. Domande frequenti sulla categoria catastale B1

Cosa si intende con categoria catastale B1?

La categoria catastale B1 identifica gli immobili a uso collettivo e destinati a servizi pubblici, legati ad attività sociali, assistenziali, educative o religiose senza finalità di lucro. Si tratta di strutture la cui funzione principale non è quella di generare reddito, ma di offrire un servizio alla collettività.

All’interno della categoria catastale B, che comprende immobili a destinazione ordinaria e speciale, la classificazione B1 si distingue per la specifica destinazione d’uso dell’immobile. Pur appartenendo alla stessa macro-categoria, ogni sottogruppo (come B1, B2, B3, ecc.) ha caratteristiche precise che ne facilitano l’identificazione ai fini catastali e fiscali. Nel caso della B1, è proprio la finalità sociale e non commerciale a costituire il principale criterio di classificazione.

Requisiti per rientrare nella categoria B1

Gli immobili classificati in categoria B1 devono appartenere al patrimonio immobiliare urbano e possedere una natura collettiva, ovvero essere destinati a ospitare o supportare attività di assistenza, formazione, spiritualità o accoglienza.

Per rientrare in questa categoria, l’immobile deve:

  • essere privo di scopo di lucro;
  • svolgere funzioni di interesse pubblico o sociale;
  • avere una destinazione d’uso specifica (es. convitti, seminari, collegi, ecc.);
  • essere conforme ai criteri catastali stabiliti dagli enti competenti.

Questa classificazione influisce anche sul trattamento fiscale dell’immobile, in quanto spesso gode di regimi agevolati o particolari forme di esenzione, proprio per la sua funzione sociale.

Immobili compresi nella categoria catastale B1

La categoria catastale B rappresenta delle tipologie di immobili caratterizzate da funzioni pubbliche. Nello specifico, la categoria catastale B1 si riferisce a:

  • collegi
  • convitti
  • educandati
  • ricoveri
  • orfanotrofi
  • seminari
  • conventi
  • ospizi
  • caserme

Si tratta quindi di una categoria che comprende tutte le strutture di carattere collettivo, destinate all’assistenza di soggetti disagiati, religiosi o caserme dello Stato.

La categoria B1 paga l’IMU?

Gli immobili appartenenti alla categoria catastale B1 sono soggetti al pagamento dell’IMU. Nonostante la loro destinazione collettiva e la natura non commerciale — come nel caso di strutture adibite ad alloggio, educazione o assistenza — il tributo è comunque dovuto, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente.

Il calcolo dell’IMU, infatti, si applica anche agli immobili della categoria B1, seguendo modalità specifiche legate alla rendita catastale. Quest’ultima rappresenta il valore reddituale attribuito all’immobile in via teorica, ovvero prescindendo dalla reale produzione di reddito.

Nel dettaglio, per gli immobili B1:

  • la rendita catastale viene rivalutata del 5%;
  • il valore ottenuto viene poi moltiplicato per il coefficiente 140, previsto dalla normativa per questa categoria catastale.

Il risultato di questo calcolo rappresenta la base imponibile su cui applicare l’aliquota IMU.
Questo criterio è stato confermato anche da numerose sentenze, che hanno ribadito l’assoggettabilità degli immobili B1 all’IMU, indipendentemente dalla loro funzione sociale o collettiva.

Domande frequenti sulla categoria catastale B1

In che casi un immobile B/1 può essere riclassato in categoria D?

La riclassificazione da B/1 a categoria D avviene quando l’immobile perde la sua funzione collettiva e non lucrativa e viene utilizzato per attività economiche o produttive, anche da enti non commerciali. È il caso, ad esempio, di un ex collegio trasformato in struttura ricettiva o commerciale.

Quali errori di planimetria causano più spesso un riclassamento sfavorevole della categoria B1?

Un riclassamento sfavorevole da B1 a categoria D può derivare da incongruenze tra la planimetria e l’effettivo utilizzo dell’immobile. Tra gli errori più frequenti ci sono la presenza di ambienti non compatibili con la destinazione collettiva, come uffici, alloggi indipendenti o spazi commerciali, e una suddivisione interna non coerente con funzioni assistenziali, educative o religiose.

Anche planimetrie non aggiornate, che non riflettono modifiche, ampliamenti o cambi d’uso, possono far emergere dubbi sull’effettiva destinazione. Inoltre, dotazioni e finiture di tipo privato o commerciale – come cucine complete, reception o bagni in ogni stanza – possono far presumere un uso non conforme. In tutti questi casi, l’Agenzia delle Entrate – Catasto può procedere con la riclassificazione in categoria D, comportando un carico fiscale più elevato.

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Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

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2 commenti per "Categoria catastale B1: quali sono gli immobili compresi, i requisiti e le tasse?"

  • Philippe Bredael ha detto:

    Buongiorno,
    sto considerando l’acquisto all’asta di un convento in categoria catastale B1 e di rendita catastale di 3600,00€. devo presentare la mia offerta dopo domani mattina e non riesco a trovare informazioni in merito a quanto verrà tassato l’immobile alla vendita, successivamente per l’IMU e se sarà possibile una conversione della categoria catastale da B1 a residenziale.
    Le sarei molto grato se mi potesse chiarire le idee su questi punti.
    Cordiali saluti
    Philippe Bredael

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno, siamo spiacenti ma non possiamo fornirle supporto per questa tipologia di verifiche. In questo caso le figure di riferimento sono il geometra e il commercialista. Cordiali saluti.

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