Catasto e adeguamento sismico degli edifici

Catasto e adeguamento sismico degli edifici

La frana di Ricasoli è un dissesto idrogeologico che dura dal 2001 con alterne vicende, finanziamenti del comune di Montevarchi e della regione Toscana, polemiche e discussioni politiche che ruotano intorno all’adeguamento sismico degli edifici ed alla necessità di provvedere al loro aggiornamento in Catasto.

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A seguito del recente terremoto, l’attenzione si è concentrata sulla impellente necessità di provvedere ad un adeguamento sismico degli edifici, constatando che oltre il 90% degli edifici pubblici non sono a norma, praticamente la quasi totalità. I finanziamenti per la ricostruzione sono disponibili ma occorre predisporre i progetti esecutivi, richiedere le autorizzazioni agli enti preposti, Genio Civile e Soprintendenza, predisporre la gara di appalto, affidare i lavori all’impresa richiedendo la consegna del 40% delle opere entro e non oltre il 31 dicembre 2016, pena la decadenza dei finanziamenti. I tempi sono quindi molto stretti ed il rischio è che non si riesca non solo a completare le opere ma, probabilmente, anche solo a dare inizio alla procedura di affidamento dei lavori. In questo contesto, è paradossale la situazione degli “immobili fantasma” che coinvolge anche numerosi edifici pubblici, immobili cioè non censiti in Catasto.

Come adeguare gli edifici al Catasto

La riforma del Catasto, ancora in discussione e rispetto alla quale si prevedono tempi lunghi di discussione ed approvazione, prevede che, a seguito di una ristrutturazione edilizia o, nella fattispecie, di un adeguamento sismico di un fabbricato si debba effettuare l’aggiornamento in Catasto dell’immobile, pena pesanti sanzioni. Ovviamente questo adempimento è esteso a tutte le tipologie di immobili, di proprietà privata o pubblica. Il paradosso è che molti immobili di proprietà pubblica sono classificabili come “immobili fantasma” in quanto, pur esistendo strutturalmente a seguito di un regolare progetto approvato dagli uffici tecnici del comune e depositato presso gli stessi, non risultano censiti in Catasto e non sono visibili attraverso un estratto di mappa catastale. Lo stesso dicasi per terreni edificabili che sono stati oggetto di interventi di lottizzazione con le relative aree in cessione all’amministrazione pubblica mai regolarizzate, per cui eseguendo la relativa visura catastale per immobile il bene risulta ancora catastalmente intestato al precedente proprietario.

L’assenza della procedura di voltura catastale dei beni immobili, vale a dire l’aggiornamento della banca dati catastale con l’inserimento dei dati del nuovo intestatario, contribuisce a determinare la diffusione nel territorio nazionale degli “immobili fantasma”.

 

Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

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