Atto di precetto su assegno protestato: come affrontarlo

Hai ricevuto un assegno bancario come forma di pagamento di una prestazione professionale? Fai attenzione perché, in difetto di pagamento, hai 10 giorni dalla notifica dell’atto di precetto su assegno protestato per procedere con le azioni di recupero del credito. Inoltre, prima di dare inizio ad una esecuzione forzata, devi dare la possibilità al debitore di ricorrere ad un organismo di composizione. La procedura ti sembra complessa? Ti spieghiamo tutto qui.
Cos’è un atto di precetto?
L’atto di precetto è un’intimazione formale inviata dal creditore al debitore per avvisarlo dell’intenzione di avviare un’azione di recupero forzato. Il debitore ha un termine minimo di 10 giorni per adempiere all’obbligo di pagamento prima che il creditore possa procedere con l’esecuzione forzata. Questa procedura, disciplinata dal codice di procedura civile, è un avvertimento che precede l’esecuzione vera e propria, e la sua efficacia dipende dalla notifica ufficiale al debitore.
Relazione tra assegno protestato e atto di precetto
Un assegno protestato rappresenta un titolo di credito non pagato a causa di fondi insufficienti o altri motivi legali. Quando un assegno viene protestato, il creditore può decidere di agire tramite un atto di precetto per intimare al debitore di saldare il debito. In pratica, questo atto è la fase precedente all’esecuzione forzata, e serve come avvertimento legale al debitore che non ha onorato l’assegno protestato.
Come difendersi da un atto di precetto
Esistono diverse modalità di difesa contro un atto di precetto. Un debitore può opporsi all’esecuzione mettendo in discussione le prove del debito o contestando eventuali errori o vizi nell’atto stesso. Per farlo, è consigliabile rivolgersi a un avvocato esperto in diritto civile, che potrà valutare la situazione e presentare ricorso per evitare che l’esecuzione vada avanti. In alcuni casi, è possibile anche chiedere la sospensione dell’atto.
La procedura per l’atto di precetto su assegno protestato
Il creditore deve inviare al debitore un atto di precetto su assegno protestato. Si tratta di una intimazione al pagamento a saldo che, ai sensi dell’art. 480 C.p.C. deve contenere obbligatoriamente, pena la nullità, i seguenti elementi:
- dati anagrafici completi del creditore e dell’avvocato,
- dati anagrafici del debitore,
- dati completi dell’assegno (numero assegno, importo, banca, data di emissione),
- termine di pagamento non inferiore a 10 giorni,
- luogo e data,
- firma dell’avvocato.
L’atto di precetto, nel rispetto del DL 83/2015 , deve contenere un avvertimento esplicito per il debitore. In caso di crisi da sovra indebitamento, il debitore, ricorrendo ad un organismo di composizione della crisi o ad un professionista nominato dal Giudice, può concludere con il creditore un accordo di composizione della crisi o proporre un piano del consumatore.
I documenti da allegare all’atto di precetto sono:
- una copia dell’assegno, bancario o circolare,
- il certificato di conformità dell’assegno rilasciato dall’Ufficiale Giudiziario.
I termini da rispettare per la procedura dell’atto di precetto sono:
- 6 mesi : l’atto di precetto deve essere inviato entro e non oltre 6 mesi dalla data di presentazione in banca dell’assegno per l’incasso;
- 90 giorni : la procedura di esecuzione forzata avverso i beni del debitore deve avvenire entro i 90 giorni successivi alla data del precetto;
- 10 giorni : l’esecuzione forzata non può attuari prima che siano trascorsi 10 giorni dalla data del precetto.
2 commenti per "Atto di precetto su assegno protestato: come affrontarlo"
fac simile atto di precetto su assegno protestato
Buon pomeriggio Giuseppe, può scaricare gratuitamente il fac-simile per l’atto di precetto relativo al pagamento di un assegno protestato compilando il form che trova alla fine dell’articolo. Le sarà richiesto di inserire nome, cognome, professione e indirizzo email. Successivamente, sempre dalla stessa pagina, potrà procedere con il download del PDF. Cordiali saluti.