Quando non serve il DURC?

Quando non serve il DURC?

Il DURC è il Documento unico di regolarità contributiva che attesta il rispetto dei pagamenti e degli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi di un’azienda. Oltre a questo, certifica anche tutti gli altri vincoli previsti dalla legge verso INPS, INAIL e Casse Edili. Ma chi ha l’obbligo di effettuare tale verifica di regolarità contributiva? Vediamo di cosa si tratta e, nello specifico, quando non serve il DURC.

INDICE:

  1. Cos’è il DURC?
  2. Quando non serve il DURC?
  3. Durc e Durc fiscale (DURF) sono la stessa cosa?
  4. Come richiedere il Durc fiscale (DURF) e quanto costa?

Cos’è il DURC?

Come abbiamo visto, il DURC consente di verificare la regolarità contributiva nei confronti di INPS, di INAIL e, per le imprese che applicano contratti del settore edilizio, di Casse edili. Dal 1° luglio 2015, con l’entrata in vigore del decreto ministeriale 30 gennaio 2015, la verifica della regolarità contributiva avviene con modalità telematiche e con il rilascio del DURC online con validità di 120 giorni dalla richiesta.

Se la procedura non fornisce in tempo reale un esito di regolarità, ciascuno degli enti trasmette tramite PEC all’interessato o al soggetto da esso delegato il sollecito a regolarizzare entro un termine non superiore a 15 giorni dalla notifica dello stesso. Il DURC online, inoltre, è sempre consultabile sia dal soggetto che lo ha richiesto che da chiunque ne abbia interesse.

Leggi anche >> DURC: come verificare la regolarità contributiva di una impresa?

Quando non serve il DURC?

I soggetti che risultano essere obbligati ad effettuare la verifica di regolarità sono i seguenti:

  • le amministrazioni aggiudicatrici, gli organismi di diritto pubblico, gli enti aggiudicatori e altri soggetti aggiudicatori e le stazioni appaltanti,
  • la Società Organismi Attestazione (SOA), di attestazione e qualificazione delle aziende che attestano l’esistenza degli elementi di qualificazione (per chi esegue lavori pubblici),
  • le amministrazioni pubbliche concedenti,
  • le amministrazioni pubbliche procedenti, i concessionari e i gestori di pubblici servizi (decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445),
  • l’impresa o il lavoratore autonomo in base alla posizione contributiva o chiunque ne abbia interesse (con delega),
  • le banche o gli intermediari finanziari con delega del titolare del credito, in relazione alle cessioni dei crediti certificati con la Piattaforma elettronica di certificazione dei crediti.

Per riassumere, i soggetti che devono chiedere il Durc sono tre: chi commissiona l’appalto, chi lo esegue e infine chi certifica che l’impresa abbia i requisiti per farsi carico dell’appalto. Quando allora non serve il DURC? Tale documento non è obbligatorio per tutti i soggetti che restano esclusi dall’elenco di cui sopra e nei rapporti tra privati, se non quando le prestazioni riguardano lavori edili che devono essere autorizzati.

Durc e Durc fiscale (DURF) sono la stessa cosa?

Questi due documenti certificano delle informazioni differenti. Il concetto di Durc fiscale o Durf, infatti, corrisponde al certificato di sussistenza dei requisiti previsti dal comma 5 dell’art. 17-bis. Questo si distingue dal DURC perché è rilasciato dall’Agenzia Entrate e consente di verificare che le imprese appaltatrici abbiano i requisiti richiesti per le ritenute negli appalti superiori ai 200.000 euro.

Come richiedere il Durc fiscale (DURF) e quanto costa?

È possibile ottenere il Certificato di sussistenza dei requisiti per imprese appaltatrici (Durc fiscale o Durf) direttamente online su VisureItalia al costo di € 50,00 esclusa IVA in pochi semplici click:

Durc fiscale agenzia entrate o durfRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Durc fiscale agenzia entrate o durf

Il certificato viene rilasciato dall’Ufficio Provinciale dell’Agenzia delle Entrate competente in base alla sede legale dell’impresa, ha una validità di 4 mesi dalla data di rilascio ed è esente dal versamento dell’imposta di bollo.

I requisiti per richiedere il DURC fiscale o DURF, inoltre, sono quattro:

  • svolgere attività da almeno 3 anni,
  • essere in regola con gli obblighi dichiarativi,
  • versare nel conto fiscale dell’ultimo triennio almeno il 10% di ricavi o compensi,
  • non avere iscrizioni a ruolo, accertamenti esecutivi o addebiti oltre 50.000 euro.

FONTE: Inps e Inail

 

Content Marketing Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione e un Master in Digital Marketing. Attualmente ricopro il ruolo di Content Marketing Specialist presso VisureItalia® e aiuto i lettori del blog SmartFocus a restare sempre aggiornati sulle novità in ambito fiscale, tributario ed economico.

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6 commenti per "Quando non serve il DURC?"

  • Paolo ha detto:

    Ho una associazione di volontariato iscritta al terzo settore. Faccio il lavoro di salvamento a mare con dipendenti. È un affidamento diretto e il costo è sottoforma di contributo ma senza gara d’appalto. Il comune può richiedere il durc?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Paolo, solitamente viene richiesto in caso si appalto. Le suggeriamo di far riferimento a quanto prevede il comune. Cordiali saluti.

  • battista cossu ha detto:

    buonassera ,sono un subappaltatore di un lavoro privato il lavori appaltanti no ammontano a quarantamilaeuro il sub appalto e di circa 15000 euro ,devo trasmettere il durc al commitente ??

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Battista, il DURC per gli appalti privati non è necessario in caso di opere in edilizia libera, come le manutenzioni ordinarie e tutti i lavori per i quali non è richiesto alcun titolo abilitativo da parte dell’amministrazione. Le suggeriamo di chiedere conferma del Suo caso particolare al commercialista. Cordiali saluti.

  • Sergio ha detto:

    Ho partita iva individuale lavoro da solo impresa di pulizie condominiali devo fare il durc?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Sergio, dipende che genere di attività dovrà svolgere. Nei rapporti tra privati non è obbligatorio. Cordiali saluti.

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