Assegno bancario o assegno circolare: le differenze

Assegno bancario o assegno circolare: le differenze

Gli assegni sono uno strumento di credito accettato come pagamento in sostituzione al denaro contante. Il livello di sicurezza dipende tuttavia dalla tipologia di assegno emesso. Per questo motivo è importante conoscere le differenze tra assegno bancario e assegno circolare.

differenza tra assegno bancario e circolare

Differenza tra assegno bancario e circolare

Gli assegni rappresentano in generale una soluzione sicura, utilizzata come mezzo di pagamento alternativo al denaro contante. Soprattutto per operazioni commerciali di importo elevato, l’assegno è tipicamente il metodo di pagamento più utilizzato. Peraltro, non è sempre necessario essere titolari di un conto corrente. Nel caso degli assegni circolari, ad esempio, questi possono essere emessi da qualunque sportello bancario, indipendentemente dal fatto di essere titolari o meno di un conto corrente. La banca, prima dell’emissione, richiede il versamento dell’importo da parte del soggetto che ne richieda l’emissione.

Il problema della sicurezza della transazione commerciale investe, al contrario, il creditore. La sicurezza o “copertura” dell’assegno dipende, infatti, dalla tipologia. Nel caso dell’assegno circolare questa è certa e sicura. L’assegno circolare viene, infatti, definito anche “moneta costante“. Con l’assegno bancario l’esito della transazione è a rischio sino all’effettivo incasso del titolo di credito.

Vediamo quindi le principali caratteristiche e le differenze tra i due titoli di credito.

Assegno bancario: come è fatto

Con l’apertura di un rapporto di conto corrente, la banca consegna un libretto o carnet contenente 10 o 20 assegni contraddistinti da una numerazione progressiva. Il numero assegno è riportato solitamente nel corpo centrale, in basso a sinistra e nella cedola o ricevuta. È un dato importante in quanto consente di tracciare le movimentazioni del titolo di credito nel circuito bancario. Inoltre, il numero di assegno viene sempre indicato nei contratti in modo da individuare le modalità di pagamento di un acconto, di una caparra o del saldo.

Tutti gli assegni riportano la dicitura pre stampata Non Trasferibile. Cosa significa? Da oltre 10 anni, con l’entrata in vigore del d.lgs. 231/2007 (Normativa antiriciclaggio) è sanzionato l’uso di assegni di importo superiore a 1.000 euro privi della clausola non trasferibile. È bene sapere che la sanzione (d.lgs. 90/2017) può variare da minimo 3.500 sin a 50.000 euro per l’emissione di assegni bancari privi sia della clausola sia del nome del beneficiario.

Ultimo elemento da rilevare è la dicitura Pagamento a vista. Il beneficiario può, infatti, presentarsi presso lo sportello della banca emittente e richiedere il pagamento a vista dell’importo indicato nell’assegno. Non è necessario essere titolari di un conto corrente per l’incasso di un assegno bancario.

Come compilare un assegno bancario in 5 step

La compilazione e emissione di un assegno bancario è apparentemente semplice ma occorre prestare particolare attenzione ad alcuni aspetti.

1. La data di emissione

La data deve essere indicata con giorno, mese e anno. Da quel momento decorre il termine utile per l’incasso dell’assegno ed il conseguente addebito in valuta. Non è possibile indicare una data futura. In questo caso si incorrerebbe nelle sanzioni previste per l’emissione di assegni postdatati. La data è un elemento sostanziale. In assenza, l’assegno è nullo e ha valore solo come mera promessa di pagamento.

2. Il luogo di emissione

L’indicazione del luogo è fondamentale per identificare gli assegni su piazza da quelli fuori piazza. I primi possono essere incassati solo nello stesso comune in cui sono emessi. Gli assegni fuori piazza possono essere pagati in un comune diverso da quello di emissione.

3. L’importo dell’assegno bancario

L’importo deve essere indicato in numeri e lettere. In alto a sinistra, l’importo dovrà essere scritto in numeri. I decimali devono essere preceduti sempre dalla virgola. È buona prassi inserire una linea prima del numero in modo che l’importo non possa essere modificato o alterato. In corrispondenza della dicitura “euro” si dovrà scrivere per esteso l’importo in lettere. Ad esempio, euro 1250,50 dovranno essere indicati come “milleduecentocinquanta/50”. In caso di discordanza tra le due diciture, prevale sempre l’importo scritto in lettere.

4. Il nome del beneficiario

Il nome del beneficiario, persona fisica o giuridica, deve essere sempre specificato e non può essere omesso. Il beneficiario va inserito in corrispondenza della dicitura “all’ordine“.

5. La firma

Ogni correntista, al momento dell’apertura di un rapporto di conto corrente, deposita la sua firma in banca. La locuzione “specimen di firma” identifica esattamente la firma depositata. La firma dell’assegno deve corrispondere sempre a quella depositata.

Tempi di incasso e revoca

I tempi per l’incasso di un assegno bancario sono 8 giorni per gli assegni su piazza e 15 giorni per quelli fuori piazza. Il beneficiario ha quindi 8 o 15 giorni per provvedere all’incasso dell’assegno al fine di evitare la revoca. Qualora il termine venga superato, sarà possibile revocare l’assegno in modo che le somme ritornino nella piena disponibilità del titolare del conto corrente. Nel caso in cui la banca non rispetti l’ordine di revoca ed abbia effettuato il pagamento dell’assegno, sarà tenuta alla restituzione delle somme a favore del titolare del conto corrente.

Assegno bancario insoluto e protesto

Il principale rischio degli assegni bancari è proprio dato dalla copertura. Un assegno bancario può infatti essere emesso anche in assenza di una somma di denaro depositata sul conto a garanzia del titolo. Cosa succede in caso di assegno scoperto? Il beneficiario, entro 8 o 15 giorni, a secondo che si tratti di un assegno su piazza o fuori piazza, può protestare l’assegno bancario. L’atto di precetto deve essere inviato da un pubblico ufficiale, un notaio, al titolare del conto corrente. In caso di mancato pagamento entro i successivi 10 giorni, verrà iscritto al Registro Protesti della Camera di Commercio competente.

Assegno circolare

L’emissione di un assegno circolare avviene con la compilazione in banca del modulo di emissione. Non si dispone in questo caso di un carnet o di un libretto come per gli assegni bancari. Il modulo è infatti disponibile presso la banca e viene compilato direttamente allo sportello. I dati sono i medesimi dell’assegno bancario.

La differenza fondamentale tra i due titoli di credito è data dalla copertura e dalla sicurezza e certezza del pagamento. Gli assegni emessi direttamente dalla banca devono essere infatti coperti. La banca, prima dell’emissione di un circolare, verifica che i fondi disponibili nel conto corrente siano pari o superiori all’importo dell’assegno circolare. In difetto, è impossibile che la banca emetta un assegno.

I requisiti dell’assegno circolare

  1. dicitura “assegno circolare”
  2. firma della banca emittente che garantisce la disponibilità dell’importo indicato nell’assegno
  3. importo
  4. indicazione di data e luogo
  5. indicazione del beneficiario
 

Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

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